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31 gennaio 2010

2010/01/31 Inquinamento in Puglia, Cerano, Ilva,e discariche sui pozzi ..../CENTRALI A CARBONE, ARIA PULITA, VAPORE ACQUEO E RAPPORTI POCO PULITI.

Tratto da Sdime.com

Inquinamento in Puglia, Cerano, Ilva,e discariche sui pozzi dell'acquedotto.

Video ben realizzato, che documenta l’impressionante quantità di inquinanti presenti in Puglia, dovuti alla centrale termoelettrica di Cerano (Brindisi), all’ILVA di Taranto, alla Copersalento a Maglie, e infine l’inquinamento che avremo in futuro, con una discarica che sorgerà PROPRIO SUI POZZI DA CUI L’ACQUEDOTTO SALENTINO PRELEVA L’80% DELL’ACQUA POTABILE. Tutto ciò è incredibile. Ed è il frutto di errori, e di stupidità da parte di chi amministra il territorio. Siamo in mano a degli incoscienti........ Tutto ciò era prevedibile.Se l’energia venisse prodotta con fonti rinnovabili, come eolico e solare, e se i rifiuti fossero differenziati, e non si pretendesse la differenziazione dai cittadini, che non potrà mai arrivare al 100%, ma si creasse una società che analizza i rifiuti e li seleziona e differenzia, si potrebbe davvero arrivare a percentuali di differenziata altissime, e risolvere il problema dei rifiuti, che di questo passo ci sommergeranno. E come ragazzo di 20 anni, mi chiedo, come abbiano potuto le vecchie generazioni, non capire delle cose cosi elementari. Video realizzato da Current Piattaforma S ky Canale 1 3 0, ed è andato in onda in eurovisione. Per fortuna finalmente le tv, iniziano a parlare di questo problema…dopo anni di silenzio. Il programma che ha trasmesso tutto è Van guard, che ringraziamo….


Guarda il video suddiviso in tre parti
Prima parte http://www.youtube.com/watc...
Seconda parte http://www.youtube.com/watc...
Terza parte
http://www.youtube.com/watc...

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Tratto da Trucioli Savonesi
di Antonia Briuglia

CENTRALI A CARBONE, ARIA PULITA, VAPORE ACQUEO E RAPPORTI POCO PULITI

.....Sulla stampa del 28 gennaio scorso compare nuovamente un’altra classifica che torna premiare Savona, questa volta proprio per l’aria che qui si respira eufemisticamente” a pieni polmoni”, corredata da dati che ne dovrebbero attestare la veridicità.

Ci piacerebbe pensarlo, ma come i medici del Moda e il Dott. Franceschi, responsabile dei medici per l’ambiente e l’Ordine dei medici di Savona affermano da tempo, i dati non sono proprio quelli.

Il superamento delle polveri sottili PM10 è ormai accertato anche perché i quattro analizzatori automatici, collocati dall’ARPAL sul territorio, sono dichiaratamente non a norma e quindi non attendibili.

Quelle sottili, strettamente legate alla combustione delle centrali a carbone, PM2,5 a Savona non si sono mai misurate, nonostante sia obbligatorio dal 2002 e raccomandato dall’organizzazione Mondiale della Sanità e nonostante ne sia provata la pericolosità per la salute degli abitanti.

Tutte le Autorità e tutte le Amministrazioni sono a conoscenza, a diversi livelli, di tutto questo ma nulla è ancora cambiato neanche in questi ultimi anni, densi di battaglie e di conflitti sull’aberrante richiesta di potenziamento della centrale a carbone da parte di Tirreno Power e, da più parti, fortemente osteggiata.

Anche le Autorità degli Enti locali che si sono dichiarati contrari promuovendo ricorsi al TAR, non hanno denunciato apertamente questa imbarazzante situazione, non hanno respinto quest’ultima attestazione di Legambiente, forse pensando che in periodi preelettorali possa fare sempre comodo.

Così Legambiente torna, provvidenzialmente, a premiare, ignorando ciò che già il Piano Regionale dell’aria affermava e cioè che nella zona 2 (Savona, Vado e Quiliano) la centrale termoelettrica è la prioritaria responsabile d’inquinamento da NOX(68,3), SOX(89,7),PM10(34,9),COV(37,9).

Meglio tranquillizzare la popolazione, invece che stigmatizzare comportamenti irresponsabili di chi inquina e di chi non esige, concretamente e urgentemente, corretti controlli, soprattutto se si è azionisti di Sorgenia insieme a De Benedetti, proprietario proprio di Tirreno Power.

La stessa Tirreno Power che risponde sulla Stampa al dott. Franceschi che le più consistenti emissioni dai camini della centrale di questi giorni, altro non sono che vapore acqueo, dovuto alla rigida temperatura esterna.

La stessa risposta mi fu data, in un’altra regione, sulla richiesta di chiarimenti circa i fumi di un inceneritore: vapore acqueo!

Se così è, nulla in contrario, quindi, se sia un Ente esterno e qualificato a verificare i controlli sulle emissioni, a richiedere centraline di monitoraggio più efficienti e attendibili, a esigere finalmente controlli sulle PM2,5?

Savona non può aspettare ancora e ha il diritto e il dovere di non rinunciare a combattere la sua battaglia per la salute.

Savona: “futuro centro dell’energia del nord” (!!??), non potrà ridursi a barattare la salute dei cittadini per qualche cattedra di docenza nella sua Università, non dovrà perpetrare un atteggiamento compromissorio tenendo il piede in più scarpe, quella delle energie rinnovabili di facciata e quella più concreta ma, da più parti, ampiamente superata del carbone: dovrà fare scelte coraggiose e realmente innovative che dovranno necessariamente passare dalla bocciatura dell’ampliamento della centrale e dal depotenziamento dei due gruppi esistenti, ormai fuori legge, senza falsità, senza calcoli preelettorali e ipocrisie, senza ignoranza.

Solo così potrà ritirare meritatamente il suo premio.

Leggi l'Articolo integrale di su Trucioli Savonesi di ANTONIA BRIUGLIA
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Tratto da UNONOTIZIE


PARMA / 30-01-2010

PARMA, SCANDALO NELLE SCUOLE / Enia Spa presentata a Parma come insegnante in temi ambientali nella scuola

Emilia Romagna, ultime notizie Parma - Sempre più insegnanti e genitori ci segnalano preoccupati e contrariati per la la presenza invadente nelle scuole di Parma di una azienda privata come Enia, che si è assunta, non è dato sapere a che titolo, il ruolo di educatore su temi ambientali come il trattamento dei rifiuti.
La facoltà che viene data a questa azienda di comunicare il proprio punto di vista sulla miglior gestione dei rifiuti, durante le ore scolastiche obbligatorie, genera negli allievi l’impressione di essere di fronte, non ad opinioni particolari, ma a dati certi provenienti dall’istituzione scolastica stessa.

E ovviamente non esiste contraddittorio, che spiegherebbe invece loro che le pratiche di trattamento dei rifiuti sono varie e molto diversificate fra loro.

L’opuscolo che viene distribuito ad ogni studente, che in realtà è materiale pubblicitario ed autoreferenziale, suggerisce che l’incenerimento (rinominato termo-valorizzazione) sia l’esito naturale della raccolta differenziata, fornendo in tal modo una informazione falsa, parziale e fuorviante.

L'incenerimento sembra essere l'unico metodo per trattare l'indifferenziato residuo, mentre invece altre tecniche innovative stanno prendendo piede in Italia, tecniche che mettono da parte una volta per sempre gli inceneritori.

Qui invece si tenta maldestramente di far passare l'idea dell'innocuità dell'incenerimento, quando invece sappiamo bene i gravi danni all'ambiente che produce, come ad esempio succede a Pistoia dove il latte materno è risultato essere inquinato da diossina prodotta da un inceneritore.
Riteniamo gravissimo che le Istituzioni Provinciali, Comunali e Scolastiche abdichino al loro diritto-dovere di educare con completezza e imparzialità i bambini e i ragazzi, a favore di un portatore di pesanti interessi privati.
E' un po' come se vedessimo nelle nostre scuole una proposta di educazione alimentare affidata senza controllo a Mc Donald's o a Coca Cola.

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Parma & Provincia
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