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05 agosto 2008

2008-08-05 "L'OZONO SEMBRA ESSERE LA CHIAVE DELL'AUMENTO DI MORTI PER CAUSE CARDIOVASCOLARI DURANTE LE ONDATE DI CALORE"


04-08-08Riceviamo dal Dottor Paolo Franceschi
portavove per l' Ambiente dell' Ordine dei medici di Savona e pubblichiamo


Siamo alle solite: morti per il caldo.

Nessuno però dice che :
L’ozono sembra essere la chiave dell’aumento delle morti per cause cardiovascolari durante le ondate di calore (Occup. Environ Med 2007).
Ai fini della protezione della salute umana, secondo l’Unione Europea, i limiti dei livelli massimi di ozono, calcolati nella media di otto ore, non devono superare i 120 mg /m3.
L’ozono si forma dalla ossidazione di composti organici volatili (VOCs) in presenza di NOx e dei raggi solari. I VOCs rappresentano il combustibile mentre gli NOx agiscono come una sorta di catalizzatori della reazione di ossidazione poiché non diminuiscono durante la reazione chimica che porta alla formazione di ozono. La fotochimica dell’ozono è un processo complesso e fortemente non lineare (European Commission - Ozone Position Paper).
L’esposizione all’ozono, un inquinante secondario, provoca: respiro rapido e superficiale, irritazione delle vie respiratorie, tosse, spasmo bronchiale, riduzione della funzionalità polmonare, riacutizzazione dell’asma, riduzione della capacità del sistema immunitario nel combattere le infezioni batteriche, riduzione della performance atletica, congiuntivite, nascite premature, neonati di basso peso, possibile morte improvvisa del lattante, malformazioni congenite, riduzione dello sviluppo polmonare, possibili “modificazioni” a livello del cervello che renderebbero in qualche modo più sensibile l’organismo all’azione degli inquinanti (U.S. EPA. Air quality criteria for ozone and related photochemical oxidants; 600/P-93/004aF).
Ad ogni aumento di un grado Celsius di temperatura corrispondono, negli Stati Uniti, circa 1000 decessi per inquinamento e circa il 40 % di queste morti è causata dall'ozono (GEO. RES. LETT, V. 35, L03809, doi:10.1029/2007GL031101, 2008).
Come al solito l’ Italia è il paese europeo con i maggiori livelli di ozono.
Anche i valori di qualità dell’ aria sono i peggiori in Europa, eppure sul sito della Giunta Regionale si legge trionfalisticamente che gli studi di IST e ARPAL hanno dimostrato che non esistono in Provincia di Savona problemi per la salute correlati all’ inquinamento!
Vergogna!!!

Noi medici ci rendiamo conto giornalmente dei gravi problemi correlati all’ inquinamento atmosferico nella nostra provincia, caratterizzato principalmente da un aumento di ricoveri di persone anziane per insufficienza cardiaca e respiratoria, e da un aumento delle riacutizzazioni asmatiche fra i bambini.
Eppure pochi sembrano sapere che il problema esiste.

La classe medica è refrattaria a comprendere fino in fondo la portata del problema, anche se le pubblicazioni scientifiche internazionali su questo argomento si moltiplicano di anno in anno.
Queste cose però non si insegnano all’ Università, bisogna studiarsele sulle riviste scientifiche specializzate.
Le Linee guida per la cura dell’ asma sono arrivate a raccomandare di non far svolgere sport e attività fisica all’ aperto ai bambini, e ciò significa che siamo arrivati alla frutta!
“ Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 183

Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all'ozono nell'aria
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 23 luglio 2004 - Supplemento Ordinario n. 127
Art. 7.
Informazioni al pubblico
2. Le regioni e le province autonome competenti mettono regolarmente a disposizione del pubblico informazioni sulle concentrazioni di ozono nell'aria, aggiornate con frequenza almeno giornaliera ovvero, se opportuno e possibile, con frequenza oraria
. Dette informazioni includono almeno i casi di superamento dell'obiettivo a lungo termine riferito alla protezione della salute umana (120 µg / m3), i casi di superamento delle soglie di informazione e delle soglie di allarme, con la specificazione delle ore di superamento, nonché, se opportuno, una breve valutazione degli effetti sulla salute di tali casi di superamento.
Le informazioni e le relazioni summenzionate sono rese pubbliche con i mezzi adeguati secondo i casi, ad esempio mediante mezzi radiotelevisivi, stampa o pubblicazioni, pannelli informativi o reti informatiche, quali Internet.
Gli Stati membri fanno in modo di fornire tali informazioni anche nei casi in cui si prevede un superamento della soglia di informazione o di allarme.”
Da metà giugno siamo in una situazione di allerta ozono, con valori ben al di sopra dei 120 g/m3 con superi dei valori di legge quasi quotidiani, ma nessuno di noi ha avuto modo di sapere dalle nostre istituzioni che esiste questo problema, che è necessario proteggersi e come farlo.
SI RACCOMANDA DI NON PASSARE MOLTO TEMPO ALL’APERTO, SOPRATTUTTO NELLE ORE PIU’ CALDE.
LA RACCOMANDAZIONE VALE SOPRATTUTTO PER I SOGGETTI PIU’ SENSIBILI COME GLI ANZIANI, I BAMBINI E GLI AMMALATI.


30 luglio 2008: valori di ozono intorno ai 180 microgr./m3



Per domani sono previsti valori fino a 240 microgr/m3, doppi rispetto al limite di allarme: chissà se leggeremo qualcosa a riguardo? Quanti saranno le morti dovute all’ inquinamento?
N.B. Le tabelle riportate sono quello pubblicate giornalmente dal Rhenish Institute for Environmental Research at the University of Cologne

Dottor Paolo Franceschi
Portavoce dell’ Ordine dei Medici di Savona per l’ Ambiente.

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