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04 dicembre 2010

VALERIA ROSSI :Com’è profondo il ivello di inquinamento del Nostro mare Ligure


Pubblichiamo un articolo di Valeria Rossi sull' inquinamento dei nostri fondali.

Mettetevi calmi ,leggete attentamente e poi traete le conclusioni che ritenete più opportune .
Conclusioni che dovrebbero trarre prima di tutto coloro che da anni danno le autorizzazioni agli Scarichi alle "Ditte" e soprattutto gli " Enti preposti ai controlli "


BUONA LETTURA A TUTTI.............
MA CI SORGE UN DUBBIO: IL SANTUARIO DEI CETACEI NON POTREBBE SUBIRNE LE CONSEGUENZE ?
.... SE NON SI PREOCCUPANO PER TALI DATI E DIAGRAMMI ........E PER LE RICADUTE SUL NOSTRO MARE SPERIAMO ALMENO ABBIANO UN OCCHIO DI RIGUARDO PER GLI ANIMALI ?

Tratto da Savona e Ponente



Com’è profondo il (livello di inquinamento del) mare di VALERIA ROSSI

– Un altro po’ di “terrorismo ambientalista”? Eh, sì. Ci tocca.
Non riusciamo proprio a farne a meno, dopo aver visto la relazione dell’ARPAL sul monitoraggio effettuato nel 2008-2009 lungo le coste liguri allo scopo di rilevare il livello di inquinamento delle acque.
La relazione è del gennaio di quest’anno, ma come al solito nessuno ne ha parlato, nessuno ce l’ha mostrata, i giornali hanno bellamente taciuto: quindi arriviamo con molto ritardo (e solo grazie all’Associazione Uniti per la Salute Onlus, che ci ha fornito i dati ufficiali) a presentarli anche a voi. Ma in fondo non è mai troppo tardi.

Si tratta di una lunga serie di diagrammi, sigh, che noia.
Ma state tranquilli, non vi chiediamo di star lì a consultarli con troppa attenzione. Vi interessi solo sapere che per ogni elemento preso in considerazione troverete due colonnine, una verde e una rossa.
La verde si riferisce alla presenza di quell’elemento in superficie,
la rossa si riferisce alla sua presenza nello strato più profondo dell’acqua.
E’ semplicissimo.

Più semplice ancora identificare il LIMITE DI LEGGE, rappresentato dall’unica linea orizzontale rossa presente nel diagramma.
Lo so che stenterete un po’ a trovarla: dovete guardare in basso. A volte molto in basso.
Ma per quanto possa sembrare incredibile, il limite di legge sta proprio lì.
Dove stiano i livelli di inquinamento, invece, lo lasciamo osservare a voi.

Ah, ancora una cosa: le sigle.
IMPS significa Imperia
VADS significa foce del torrente Quiliano, a Vado Ligure
LERS significa foce del torrente Lerone: e i dati relativi vanno osservati con grande attenzione, perché il torrente Lerone, come tutti saprete, è quello che è stato interessato dagli scarichi della Stoppani: quello sul quale il Secolo XIX, nell’anno 2000, titolava “Inquinamento da record!” e che veniva equiparato al Bormida ai tempi dell’ACNA.
MESS significa Punta Mesco (nel parco delle 5 terre)
MARS significa foce del torrente Marinella.


Basta così: la parola alle immagini 

 Ecco il link  al programma di monitoraggio integrale
http://old.arpal.gov.it/Temi/Mare/Doc/Relazione%20Monit%20Minist%202010.pdf 

ATTENZIONE: da adesso in poi si comincia a vedere la linea rossa che si spezza.

Perché? Perché va FUORI SCALA.Il livello di inquinamento è così elevato che non sta dentro al foglio previsto per il diagramma.
E per quale sostanza, a Vado ligure, andiamo così allegramente fuori scala (per non parlare dei valori di legge, che stanno sempre laggiù, in fondo in fondo…)?
Per il benzo(a)pirene, potentissimo cancerogeno classificato dallo IARC (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro) nella categoria 1, quella di massima pericolosità, a proposito del quale il nostro governo, sempre interessatissimo alla nostra salute, alla vigilia del Ferragosto di quest’anno ha modificato la legge favorendo gli inquinatori.
Ne avevamo scritto in questo articolo, probabilmente sfuggito a molti.
Anche con tutte le modifiche salva-industriali di questa terra, però, è difficile credere che livelli come quelli sotto riportati possano essere accettati in tutta serenità.


Non andiamo oltre: se volete vedere tutti i livelli dei vari inquinanti, vi consigliamo (sempre se avete lo stomaco abbastanza forte) di scaricarvi l’intero documento come da link più sopra e di guardarveli uno per uno.
Noi riportiamo ancora un solo diagramma, questo, che riguarda le IPA totali:




Lo riportiamo perché è particolarmente interessante quel numerino (53,7) in alto, accanto alla linea rossa: significa che, se questa linea fosse stata riprodotta interamente per il valore riportato, sarebbe occorso un foglio TRE VOLTE PIU’ GRANDE di quello previsto per il diagramma.
E naturalmente vi invitiamo ancora una volta ad osservare dove sta la linea orizzontale, quella dei limiti previsti dalla legge. E anche dove stanno i valori relativi al torrente Lerone, quello dell’”inquinamento da record”.

Come può succedere?

Come può andare tutto avanti così, tranquillamente?

Semplice: si va avanti così perché nessuno dice niente.Ma se qualcuno tenta di aprir bocca (ovviamente i soliti “terroristi ambientalisti”, i pazzi fanatici........), le istituzioni li prendono per i fondelli.

Se si parla di aria, ti rispondono che stanno “predisponendo le zonizzazioni per prevedere la localizzazione di nuove centraline“; se si parla di acqua, ti dicono che devono ancora capire bene se i termini di legge sono riferiti all’acqua di fiume o a quella di mare, perché ovviamente una foce è al confine tra i due e quindi ci vuole un po’ di tempo per chiarirsi le idee
E se non hai le idee chiare non puoi neppure pensare SE e COME (eventualmente, MOLTO eventualmente) intervenire, dicendo magari qualcosina a chi scarica in quelle zone (nella fattispecie, la Tirreno Power).
Ci devono pensare su.

Poi ci daranno una risposta, eh… ma con calma.

Bene: sono trent’anni che ci pensano su.

E sono esattamente trent’anni che andiamo avanti così… con una calma pressoché infinita, ovvero quella che serve a NOI per non saltare in aria, sprizzando scintille dalle orecchie e lingue di fuoco dalla bocca, quando qualcuno ci dà dei “terroristi”.
Perché SE mai sprizzassimo anche solo una scintillina, avrebbero gioco facile: “ahhhh! Visto? L’avevamo detto che erano pazzi furiosi, incontenibili, pericolosissimi!”
E allora cerchiamo di restare sempre calmi ed equilibrati…col risultato che non ci fila nessuno, perché tanto “siamo innocui”.
Abbaiamo un po’, ma non mordiamo.


Cari lettori, QUESTA è la verità.

E se i dati relativi all’aria non possiamo mostrarveli con immagini altrettanto palesi, perché NON sono pubblici… quelli sull’acqua sono lì, chiari e tondi e limpidi come il sole.
Dati ARPAL, eh! Non targati “Savona e Ponente”, o “Valeria Rossi”, o “Uniti per la Salute”.
ARPAL: ovvero “Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ligure”.
L’ENTE ISTITUZIONALE incaricato di fornire dati ufficiali sull’inquinamento costiero, oltre che su quello dell’aria.
Pensate solo che questi dati li hanno resi pubblici, ma quelli sull’aria no.
Questi dati, così come li avete appena visti, sono stati giudicati “guardabili” dai comuni cittadini: quelli sull’aria, evidentemente, no.
Lasciamo a voi qualsiasi conclusione su quello che potrebbero contenere. Dopodiché ci pregheremo di cominciare a capire, magari, perché siamo un filino inca..ati.

E perché, se finora siamo stati calmi, tranquilli e innocui, saremo costretti a cominciare a mordere (legalmente, sia chiaro) ora che si parla addirittura di volere RADDOPPIARE le emissioni della centrale di Vado.

Perché anche alla calma (e alle prese per i fondelli) c’è un limite.



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