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09 febbraio 2020

GRAZIE AL MEDICO ISDE GIOVANNI GHIRGA E A TUTTI I MEDICI che in questi anni ci hanno supportato con i loro studi nella nostra lotta a TUTELA DELLA SALUTE

CHI E’ IL MEDICO ISDE GIOVANNI GHIRGA   
Dottor G. Ghirga Direttore Unità Operativa Complessa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia ,Referente ISDE Italia per i rapporti con Heal esperto sugli effetti sanitari del carbone
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Sotto una piccola parte del grande contributo che il dottor GHIRGA ha dato ,nel corso di tutti questi anni , per la tutela della salute dei cittadini esposti
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Alcuni post pubblicati su" Uniti per la Salute " del Dottor  Ghirga relativi alle centrali a carbone

Riportiamo il post del 27 novembre 2014 IL MEDICO ISDE GIOVANNI GHIRGA CI MOSTRA

"Effetti del carbone sulla salute, Dott. Ghirga"

Effetti del carbone sulla salute, le rinnovabili sinonimo di salute e lavoro

850 milioni di Euro di danni alla salute, 67 sostanze inquinanti immesse nell’ambiente, cancro, arteriosclerosi, alterazioni genetiche, aggressività, lievi lesioni al sistema nervoso e ritardo scolastico per i bambini: queste sono solo alcune delle conseguenze che siamo costretti ad affrontare a causa della presenza di centrali a carbone in Italia. Il dott. Ghirga, medico pediatra, membro del Comitato degli Esperti della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE) e referente ISDE per l’Italia della “Health and Environment Alliance”, l’importante organizzazione europea che studia come l’ambiente influisce sulla salute nell’Unione Europea, ci spiega perché il carbone è la fonte di energia più sporca che esista e perché le fonti rinnovabili sono sinonimo di salute e lavoro.

Ringraziamo il Dottor G.Ghirga per le sottostanti  efficacissime slide che focalizzano assai bene le problematiche per la nostra salute  connesse con la combustione del carbone.

Tratto da Slideshare.net
Gli Effetti del Carbone sulla Salute (Giovanni Ghirga)

  • Gli effetti del carbone sulla salute Giovanni Ghirga
  • Nei 27 paesi della UE i COSTI SANITARI causati dalla combustione del CARBONE per la produzione di energia, ammontano incredibilmente a circa 43 miliardi di euro l’anno. In Italia la spesa è di 857 milioni di euro l’anno. Health and Environment Alliance, 2013.

  • LE CENTRALI A CARBONE emettono 67 sostanze inquinanti. Tra queste, 55 sono note per la loro capacità di interferire patologicamente con lo sviluppo del sistema nervoso (1). Di queste 55, 24 sono sostanze carcinogene dimostrate, possibili o probabili (2). 1) U.S. EPA. 1998. 
  • Le POLVERI FINI PM 2.5 sono l’inquinante più importante prodotto dalla combustione del carbone ed il maggior responsabile della mortalità e della morbilità. Le polveri PM 2.5 sono state recentemente dichiarate carcinogene appartenente al Gruppo 1 (IARC, 2013). 
  • Ricerche effettuate negli USA sulla relazione tra la mortalità della popolazione statunitense ed il materiale particolato in rapporto alla fonte di emissione, hanno dimostrato che le POLVERI FINI EMESSE DALL’USO DEL CARBONE come combustibile, risultano essere quelle più dannose per la salute umana, in quanto strettamente legate all’eccesso di mortalità. 
  • LE POLVERI TOSSICHE Un micron (μm) equivale ad un milionesimo di un metro PM 2.5 Polveri Fini PM 10 Polveri sottili CAPILLARI VENULE Polveri “Ultrafini” Ø dia 0.1 - 0.001 μm Fuliggine Ø dia > 10 μm Giovanni Ghirga
  • La combustione del carbone emette nell’aria soprattutto polveri fini di diametro compreso tra 0.1 – 0.5 μm (pag. 8, col. 2, riga 43) e l’efficacia dei filtri a manica, si riduce sensibilmente per le polveri di diametro < 1 μm (1). PM 0.3 PM 0.5 PM 0.1 PM 0.2 PM 0.3 PM 0.5 1)  La maggior parte del materiale particolato (PM) causato dalla combustione del carbone si forma successivamente alla emissione dei fumi (PM secondario), come conseguenza della condensazione di altri inquinanti emessi in forma gassosa (NOx, SO2) (1).
  • Molti inquinanti come l’arsenico sono veicolati in grande quantità dalle polveri delle stesse dimensioni di quelle emesse dalla combustione del carbone. 
  • Arsenico - Mercurio -  Nichel - Piombo
  • Le polveri fini causano una moltitudine di malattie a carico di vari sistemi ed apparati (cardiocircolatorio, respiratorio, ecc.). Il danno può avvenire in modo acuto già poche ore dopo l’esposizione ad alti livelli, oppure in seguito ad una esposizione cronica. Non esiste un livello di polveri fini che non sia comunque associato a danni alla salute. 
  • Numerosi inquinanti come arsenico (As), mercurio (Hg) e diossine, emessi nell’ambiente attraverso la combustione del CARBONE, dei rifiuti e da altre attività antropiche, possono interferire con il sistema endocrino e causare un ampio spettro di problemi di apprendimento e di sviluppo (sessualità precoce, riduzione della fertilità maschile, ecc.) 
  • As, Pb, Hg, Cd, Ni, Mg, Fl, diossine e numerosi altri inquinanti emessi nell’ambiente attraverso la combustione del CARBONE, dei rifiuti e da altre attività antropiche possono causare, anche a dosi estremamente basse, danni al sistema nervoso in via di sviluppo che si possono manifestare con riduzione dell’attenzione, lieve incoordinazione dei movimenti, turbe del linguaggio, aggressività, riduzione del quoziente intellettivo, turbe della sfera emotiva e riduzione della performance scolastica. Il cervello di milioni di bambini continua a ricevere un danno. Le loro menti sono la risorsa più preziosa per la società.
  • Arsenico, mercurio, piombo, diossine e numerosi altri inquinanti emessi nell’ambiente attraverso la combustione del CARBONE, dei rifiuti e da altre attività antropiche, hanno la capacità di modificare l’espressione genetica, vale a dire la funzionalità o meno di determinati geni. Tale modifica può «predisporre» ad una malattia cronica come il diabete, l’arteriosclerosi ed il cancro, che può manifestarsi decine e decine di anni dopo ed essere trasmessa alle generazioni successive.
  • In Italia il 62 % delle polveri fini PM 2.5 è legato alla al ciclo della produzione di energia da combustibili fossili. EEA Air Pollution 2013. PM 2.5 il 62 % da ENERGIA (ciclo produzione) 
  • TERNA una potenza totale di circa 120 GW contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW 
  • Riscaldamento Terrestre: «Il Peggior Nemico è il Carbone»  La combustione del carbone emette nell’aria circa il doppio di anidride carbonica (CO2), per unità di energia, del gas naturale; la combustione dell’olio, invece, sempre come emissione di CO2, si colloca fra il carbone ed il gas. La combustione del carbone provoca emissioni di materiale particolato PM 2.5 che rappresentano un’altra causa molto importante del riscaldamento terrestre. 
                                                                                                                                                         E poi ......nella sottostante immagine : la collocazione della centrale a carbone Tirreno Power chiamata CENTRALE IN CITTA' per  la sua particolare ubicazione , posizionata tra  le aree residenziali di Vado Ligure e Quiliano, dove vi è già una situazione ambientale e sanitaria problematica , come  già accertato dai risultati delle recenti indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Savona  .

   Postato il 02 novembre 2019

Dottor Ghirga: “Carbone e inquinamento ritardano il neurosviluppo”




CIVITAVECCHIA – E’ una lettera-appello documentata e accorata quella che il Dottor Giovanni Ghirga ha inviato al Sindaco Ernesto Tedesco per esprimere tutta la sua preoccupazione circa l’aumento del carbone che viene bruciato a TVN ed il normale sviluppo neurologico dei bambini di questo comprensorio. Di seguito il testo integrale della sua lettera.
“Egregio Sindaco,
nel Comprensorio di Civitavecchia, una tra le città italiane più inquinate per la presenza di una centrale elettrica alimentata a carbone, di un porto con intenso traffico navale e di un moderato traffico stradale, sono presenti indicatori indiretti che confermano quello che genitori, insegnanti e pediatri osservano tutti i giorni: “TANTI BAMBINI NON RISPETTANO LE TAPPE DEL LINGUAGGIO DEL NORMALE NEUROSVILUPPO, secondo l’Evidence Based Medicine (1)”. Per alcuni di questi bambini, purtroppo, il ritardo del linguaggio può essere il primo sintomo di importanti disturbi del neurosviluppo come la sindrome dello spettro autistico (2). Questo è uno dei motivi fondamentali della necessità di una valutazione specialistica in quei bambini che non hanno un vocabolario sufficiente ad una data età. Tra questi indicatori spiccano LE LUNGHE LISTE DI ATTESA PER L’INIZIO DI UN PERCORSO ASSISTENZIALE, nonostante la buona offerta delle strutture dedicate della ASL ROMA 4, dell’Ospedale Bambin Gesù e delle numerose strutture private specializzate.
Il problema risulta di importanza fondamentale alla luce di continui studi internazionali che confermano l’importanza della esposizione ambientale ad agenti tossici come un fattore importante che, associato ad un determinato patrimonio genetico, può favorire la comparsa di disturbi del neurosviluppo (3 – 6).
Uno studio recente, effettuato su 18.000 bambini del Regno Unito, ha dimostrato che, vivere in aree dove sono presenti importanti fonti di inquinamento dell’aria, aumenta il rischio di difficoltà di apprendimento, siano esse associate o meno a sindromi specifiche come la sindrome dello spettro autistico (7).
Il problema è particolarmente rilevante in quanto un bambino italiano ogni 77 (considerando solo la limitata fascia di età compresa tra i 7 ed i 9 anni) ha un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 maschi ogni 1 femmina). Questo, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, finanziato nel 2016 dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della Salute (8).
L’alta prevalenza dei Disturbi dello Spettro Autistico che va purtroppo aumentando di anno in anno, indica l’entità del fenomeno e suggerisce in modo imperativo la necessità di adottare politiche sanitarie, educative e sociali atte ad incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie. Inoltre, rimane fondamentale cercare in ogni modo di limitare l’esposizione a quei fattori ambientali che possono concorrere a favorire l’insorgenza della stessa sindrome dello spettro autistico, come l’immissione di inquinanti nell’aria.....
Infine, esami effettuati in laboratori internazionali, su tessuti di bambini affetti da disturbi del neurosviluppo, residenti nel comprensorio di Civitavecchia, hanno messo in evidenza la presenza di metalli pesanti a livelli superiori a quelli “ritenuti sicuri” per legge, per il sistema nervoso in via di sviluppo. Questi risultati aprono la strada ad un probabile grande contenzioso legale per l’ingiustificata esposizione, quando sarà a breve possibile risalire alla provenienza della sostanza o dell’elemento inquinante.
In conclusione, oggi è indispensabile l’esigenza di una immediata riduzione del carico degli inquinanti emessi dalla Centrale a Carbone di Torre Valdaliga Nord, attraverso una DIMINUZIONE DEL CARBONE CHE VIENE BRUCIATO OGNI ANNO. Questo è un obbligo di tutta la società nei confronti dei più deboli che hanno una lunga speranza di vita: “I bambini!”
Dr. Giovanni Ghirga – (Pediatra) Membro del Comitato degli Esperti della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE, Italia)

 Pubblicato il. 18 febbraio 2019


GIOVANNI GHIRGA: A global perspective on coal -fired power plant....

 Le sottostanti immagini sono  tratte dalla pagina Facebook 
del Medico Isde Giovanni Ghirga del 29 gennaio 2019.

 Uno studio appena pubblicato  ha dimostrato che esiste un’ ASSOCIAZIONE tra INQUINAMENTO dell’aria causato dalle 
CENTRALI A CARBONE e l’ incidenza del CANCRO AL POLMONE: 
E’ ORA CHE SI INIZI A PAGARE I DANNI!!!!



 Postato il 26 gennaio 2019


Medico Isde Giovanni Ghirga:"Cittadini aprite gli occhi!"

Tratto dalla pagina facebook del
Medico Isde Giovanni Ghirga
Cittadini aprite gli occhi!
DI ESTREMO INTERESSE PER CIVITAVECCHIA, DOVE LA PREVALENZA DI CASI DI TUMORE AL SENO È ELEVATA ...

 Laddove le concentrazioni di polveri fini sono calcolate su dati satellitari e non sulle centraline di rilevamento, soggette ad appalti e subappalti, studiosi hanno scoperto che la mortalità nelle pazienti esposte a maggiori concentrazioni di particolato atmosferico fine, ha mostrato un incremento tra il 72% e l’82% rispetto al rischio delle pazienti esposte a concentrazioni minori di PM2.5».

«I risultati dello studio sono altamente rappresentativi in quanto basati su un Registro Tumori di popolazione capace di intercettare tutti i casi di neoplasia presenti su un territorio e su una popolazione di donne numericamente elevata (2021)- illustra Contiero-. Inoltre i risultati sono simili a quanto già osservato nello studio californiano e in quello cinese.
Uno dei punti di forza dello studio di INT è l’utilizzo innovativo dei dati satellitari (gli studi californiani e cinesi usano metodiche basate sulle centraline di rilevazione degli inquinanti) che identificano le concentrazioni di particolato nelle diverse zone con copertura esaustiva di tutto il territorio».
https://bmjopen.bmj.com/content/6/11/e012580. BMJ OPEN, 2016.

 Postato l' 08 novembre 2018


Giovanni Ghirga :Su un “terreno costituzionale predisponente”, sostanze ed elementi tossici ambientali giocano un ruolo fondamentale nella genesi del disturbo autistico.

“Disturbi autistici in aumento a Civitavecchia a causa dell’inquinamento”

CIVITAVECCHIA – “Disturbi autistici in aumento a Civitavecchia a causa dell’inquinamento”.Ne è convinto il Dottor Giovanni Ghirga, Pediatra e Membro della Commissione degli Esperti della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente, che cita in proposito una corposa e dettagliata bibliografia medica, esprimendo forte preoccupazione per la situazione del nostro territorio. Motivo per il quale ha deciso di scrivere una lettera aperta al Governatore del Lazio Nicola Zingaretti al fine di sensibilizzare la Regione su questo delicato argomento, chiedendo che tra i milioni di euro di fondi governativi destinati alla cura dei soggetti affetti da autismo possa essere compresa una specifica quota riservata proprio al territorio di Civitavecchia. Di seguito il testo integrale della sua lettera.
“Presidente Zingaretti,
nel comprensorio di Civitavecchia numerosi bambini sono affetti dal Disturbo dello Spettro Autistico.
La prevalenza del Disturbo Autistico negli ultimi anni è aumentata e continua ad aumentare in tutto il mondo anche prendendo accuratamente in considerazione una maggior attenzione e una miglior capacità di diagnosi del disturbo autistico stesso. Su un “terreno costituzionale predisponente”, sostanze ed elementi tossici ambientali giocano un ruolo fondamentale nella genesi del disturbo autistico. L’esposizione all’inquinamento dell’aria, per esempio, è stata associata ad un aumento del rischio di ammalarsi di autismo in numerosi studi caso-controllo e, recentemente, anche in studi prospettici.
Da una prevalenza di 4-5 casi su 10.000 persone nel 1966, si è passati ai circa 100 casi attuali ogni 10.000 persone. Questa stima è comunque un valore medio e la prevalenza varia sensibilmente tra le diverse nazioni. Negli Stati Uniti, i dati sulla prevalenza dell’autismo del CDC’s Autism and Developmental Disabilities Monitoring Network (ADDM) of Autism Spectrum Disorders, hanno messo in evidenza un aumento della prevalenza da 1 caso ogni 150 bambini nel 2007 (riferimento anni 2.000 – 2002) ad 1 caso ogni 59 bambini nel 2018 (riferimento anno 2014).
In Italia, gli ultimi dati ISTAT del 2018 (riferimento anni 2016 – 2017) mettono in evidenza un costante aumento delle disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Tra le cause di queste disabilità sono di particolare rilevanza i problemi del neurosviluppo tra i quali il disturbo dello spettro autistico.
Ricevere una diagnosi di autismo per un genitore è una grandissima sofferenza ed una infinita preoccupazione.
Al momento, un intervento molto utile per i bambini affetti dal disturbo autistico è l’Analisi Applicata del Comportamento (ABA). La Medicina Basata sull’Evidenza (EBM) afferma che interventi precoci ed intensivi con la tecnica ABA in bambini di età uguale o inferiore ai 12 anni, migliora le funzioni cognitive, il comportamento adattivo, la gravità dei sintomi, il/la linguaggio/comunicazione e la competenza sociale.
Purtroppo, la notevole sproporzione tra il numero dei bambini che si gioverebbero di questo intervento terapeutico e l’offerta insufficiente fornita dal Sistema Sanitario Nazionale, causata dall’elevato numero di pazienti affetti da autismo, fa sì che molti bambini non possano ricevere l’ABA. Solo coloro i cui genitori hanno una discreta possibilità economica, possono effettuarla a proprie spese; i costi per un anno di trattamento possono arrivare anche a numerose migliaia di euro. Tale cifra può essere sostenuta solo da poche famiglie.
Presidente Zingaretti, questa lettera aperta ha lo scopo di sensibilizzare il Governo della Regione Lazio sulle reali necessità terapeutiche di tutti bambini affetti dal disturbo dello spettro autistico. A tal fine risulta indispensabile che, tra i milioni di euro del fondo governativo destinato alla cura dei soggetti affetti da autismo, possa esserci una quota destinata a permettere a tutti i bambini del Comprensorio di Civitavecchia che ne hanno bisogno ma anche a coloro che vivono in altre aree della regione Lazio, di usufruire dell’ABA”.
Dr. Giovanni Ghirga

 Postato il 15 ottobre 2017



L'esposizione all'inquinamento ambientale durante la gravidanza aumenta il rischio di asma per tre generazioni.

Tratto da Facebook del Medico  Isde Giovanni Ghirga 
Questo post vale veramente la pena di rimetterlo. 
L'esposizione all'inquinamento ambientale durante la gravidanza aumenta il rischio di asma per tre generazioni. Il rapporto tra asma ed inquinamento dell'aria è stato ripetutamente, scientificamente dimostrato e l'asma bronchiale allergica è in costante aumento nei paesi sviluppati. 
Questa nuova ricerca scopre degli aspetti fondamentali di questa malattia che oggi non si può più definire solo infiammatoria ma epigenetica. Infatti, l'esposizione all'inquinamento dell'aria provoca una alterazione nella espressione genica che aumenta in modo statisticamente significativo il rischio di ammalarsi di asma. Questo importantissimo studio ha scoperto che queste modifiche epigenetiche sono trasmissibili alle generazioni successive. 
Questi dati sono per me estremamente interessanti avendo il sottoscritto diretto per 20 anni il servizio di "Ambulatorio/Day-Hospital della UOC di Pediatria, dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia (servizio chiuso per carenza di fondi).
David J Gregory, Lester Kobzik, Zhiping Yang, Connor C McGuire, Alexey V Fedulov. Transgenerational transmission of asthma risk after exposure to environmental particles during pregnancy.. American Journal of Physiology - Lung Cellular and Molecular Physiology, 2017; ajplung.00035.2017 DOI: 10.1152/ajplung.00035.2017

 Postato il 04 settembre 2017


NELL'EPIDEMIA DI TUMORE AL SENO GIOCA UN RUOLO L'ESPOSIZIONE ALL'INQUINAMENTO.....

Tratto da Facebook del Medico Isde Giovanni Ghirga

QUESTA È UNA DELLE NOTIZIE PIÙ IMPORTANTI CHE DEVONO ESSERE DIFFUSE. "NELL'EPIDEMIA DI TUMORE AL SENO GIOCA UN RUOLO L'ESPOSIZIONE ALL'INQUINAMENTO, SIA ESSO DELL'ARIA CHE NON, PERCHÈ CAUSA UN AUMENTO SIGNIFICATIVO DEL RISCHIO DI AMMALARSI". CONDIVIDENDO QUESTO POST SI CONTRIBUIRÀ, VERAMENTE SENZA ALCUNO SFORZO, ALLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE CAUSE CHE LO PROVOCANO.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4135458/
State of the evidence 2017: an update on the connection between breast cancer and the environment. Gray et al. Environmental Health (2017) 16:94 DOI 10.1186/s12940-017-0287-4


Post del 16 novembre 2012

Dott. Giovanni Ghirga : "Ossido di carbonio (co) e rischi per le popolazioni.

A PROPOSITO DI CO............
Tratto da Facebook del Dottor Giovanni Ghirga Medico Isde dell' Alto Lazio che ringraziamo per la collaborazione e competenza.

In merito alla richiesta di innalzamento del valore limite di 50 mg/Nm3 di CO, leggete i rischi per le popolazioni:
Uno studio effettuato sulla popolazione di 19 città europee, APHEA-2 (Air Pollution and Health: A European Approach) Project, ha analizzato l’effetto a breve termine dell’esposizione outdoor all’ossido di carbonio (CO) sulla mortalità.

 

Gli autori hanno rilevato che i livelli outdoor di CO causano un aumento della mortalità giornaliera per tutte le cause ed in particolare per malattie cardiovascolari.
 Questi gravi effetti sulla salute persistono anche a livelli molto bassi di CO ed indicano che non esiste una soglia sotto la quale respirare questo gas tossico non crea problemi all’essere umano.
La relazione tra esposizione al CO è la mortalità è di tipo lineare, vale a dire che la mortalità aumenta in proporzione all’aumentare dei livelli di questo inquinante. 

 In particolare ad ogni aumento di 1 mg/Nm3 di CO corrisponde un aumento dell’1 % della mortalità totale.
Lo studio ha utilizzato il più vasto database europeo disponibile ed i suoi risultati non sono stati una sorpresa per la comunità medica perché l’associazione CO/mortalità è stata già dimostrata a Los Angeles, California (Kinney e Ozkaynak, 1991; Shumway e coll. 1988), in Olanda (Fischer e coll. 2003), in Russia (Katsnel’son e coll. 2.000) ed in Canada (Burnett e coll. 1998°, 1998b).



Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione al CO causa un aumento dei ricoveri ospedalieri per scompenso cardiaco (Morris e Naumova 1995; Morris, 1998; Burnett e coll. 1997; Schwarts e Morris 1995).
Una ricerca pubblicata su the American Journal of Epidemiology ha messo in evidenza un legame diretto tra CO e malformazioni cardiache nel neonato quando l’esposizione avviene al secondo mese di gravidanza.


Il costo sia in termini di sofferenza per la popolazione che di spese per la società è enorme e la richiesta di risarcimento per i danni provocati non potrà che essere a carico di chi, nonostante sia stato messo a conoscenza, proceda nella autorizzazione ad un aumento del valore limite di emissione di CO.
 

Una modifica del valore limite imposto di 50 mg/Nm3, dato il grave impatto sulla salute della popolazioni, rende imperativa l’informazione sui rischi che verranno fatti correre anche alle donne in stato di gravidanza; questo nel rispetto della direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (dir. 2003/4/CE). Secondo tale direttiva il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea e riconosciuto dallo stato italiano (decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195).
Anche a Civitavecchia è stata chiesta ed ottenuta una deroga alle emissioni di ossido di carbonio: AMEN !http://www.savonanews.it/2012/11/15/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/le-incredibili-parole-del-sindaco-di-vado-sulle-concessioni-a-tirreno-power.html#.UKVFqpBd59B





29 febbraio 2016

Il Dottor Ghirga a Parigi per parlare di patologie infantili e inquinamento

CIVITAVECCHIA – Il 29 febbraio ed il primo marzo prossimi si terranno a Parigi numerosi incontri, a vari livelli, su ambiente e salute. Il dr Giovanni Ghirga, quale rappresentante della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE, Italia, Civitavecchia) parteciperà in difesa dello sviluppo neurologico dei bambini minacciato da numerosi agenti tossici emessi nell’ambiente da attività umane che contribuiscono ad aumentare l’incidenza di numerosi problemi quali la difficoltà nella lettura, nella scrittura, nell’attenzione, nel rendimento scolastico e nel comportamento. I bambini sono il futuro della società e vanno protetti ad ogni costo.

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Incontro pubblico del 23 Ottobre 2009 con la partecipazione del Dottor Ghirga

Potenziamento a carbone : Punto del non ritorno ?18 febbraio 2011 con il Dottor G.Ghirga 


Inquinamento e Reati Ambientali Savona 16 Marzo 2013  con  il Dottor Ghirga

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