Non ha retto alla commozione e ha iniziato a piangere questa mattina Christiana Figueres, capo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico (Unfccc) quando dalle mani dell’arcivescovo anglicano Thabo Makgoba ha ricevuto le petizioni che le Chiese, le religioni, le Ong di tutto il mondo hanno consegnato ai leader di governo e ai capi di Stato per la Conferenza Onu sul clima, Cop21. “Vi ringrazio – ha detto la rappresentante Onu – per il vostro contributo, per le vostre preghiere, per la vostra fede. Avete camminato in pellegrinaggio in ogni continente. Vi ringrazio per ogni singola tappa che avete attraversato. Ci avete dimostrato che è possibile fare grandi cose”. La consegna solenne delle petizioni (che in tutto il mondo hanno raccolto quasi 2 milioni di firme) è avvenuta questa mattina nella Salle de la Légion d’Honneur di Saint-Denis, la città-banlieue nella periferia nord di Parigi, teatro solo due settimane fa degli attentati di Parigi. Rappresentanti delle religioni cristiane, musulmana, sikh, indù e leader di associazioni e Ong di tutto il mondo chiedono ai leader politici che da domani si riuniranno a Parigi per la Cop21, il “coraggio” di arrivare a un accordo “vincolante” che possa contribuire a “salvare il pianeta” dall’aumento costante della temperatura. “Vi chiediamo in quanto responsabili politici – si legge nella petizione – di reagire con urgenza di fronte alla minaccia del cambiamento climatico e di fissare l’obiettivo di arrivare al 100% delle energie rinnovabili da qui al 2050. Abbiamo bisogno di azioni audaci”. Per il governo francese era presente Nicolas Hulot, inviato speciale di François Hollande per la protezione del pianeta. Yeb Sano, leader spirituale dei “pellegrini climatici”, rivolgendosi alle autorità politiche, ha detto: “Abbiamo la grande opportunità qui a Parigi di essere ricordati nella storia come la generazione che ha trovato il coraggio e la forza di cambiare. Guardate nei vostri cuori e agite per il bene dell’umanità”.