
"che si facciano gli accertamenti necessari, che si utilizzino DAVVERO (e non soltanto come slogan) le migliori teconologie disponibili, che si apra la mente (e lo sviluppo economico) a tutte le possibilità che oggi vengono offerte dalle energie rinnovabili."
“NO al Carbone si all’Ambiente e alla Salute”.

Necessaria una drastica riduzione (almeno 30%) del carbone bruciato nelle centrali elettriche
Bruciare carbone comporta l’emissione di notevoli quantità di metalli pesanti (quali Mercurio, Arsenico, Piombo, Cadmio, Nichel, Cromo), Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), diossine, altamente tossici e cancerogeni per l’uomo.Inoltre la combustione del Carbone produce CO2 gas clima alterante e Anidride Solforosa responsabile delle piogge acide, polveri sottili, PM 10 e PM 2,5, per non parlare degli isotopi radioattivi presenti nel carbone.
Esistono studi recenti sull’aumento di mortalità e di ricoveri per cause cardiovascolari e respiratorie nei giorni in cui si registra un innalzamento delle concentrazioni degli inquinanti nell’aria. La letteratura scientifica riporta patologie a carico dei nascituri e dei bambini che risiedono nei pressi di centrali energetiche che utilizzano carbone. Le emissioni nocive hanno un impatto anche sulla salute dei bambini e nascituri.“Si può ben comprendere come la richiesta di una forte e drastica riduzione dell’uso del carbone a Brindisi è di fondamentale importanza per la salvaguardia della salute pubblica e non quindi un capriccio di oltranzisti eco talebani come qualcuno interessato più agli affari ed ai profitti ci dipinge.
In tal modo il consumo del carbone a Brindisi passò da 2,5 a 8 milioni di tonnellate annue con una diminuzione del numero degli addetti alla centrale smentendo quindi la favoletta “più carbone più lavoro” con cui si è illusa o forse meglio ricattato una intera città, mentre di contro i numeri di decessi per neoplasie in Provincia di Brindisi son passati da 450 a circa 550 all’anno.
Vogliamo sottolineare inoltre che per noi il carbonile coperto e le opere di ambientalizzazione sono qualcosa di dovuto, poiché se tali tecnologie esistono l’Enel ha il dovere di applicarle ed il Sindaco di Brindisi deve in qualità di prima autorità sanitaria a Brindisi pretenderle, arrivando anche a ordinare la chiusura della centrale se tale opere non si dovessero realizzare.
Noi non ci stiamo e chiediamo che l’oggetto delle convenzioni torni ad essere il tetto al consumo del carbone, che sin da subito deve diminuire di almeno il 30% prevedendo anche un percorso che nell’arco di qualche anno ci porti a convertire a gas quelle centrali.
Per questo invitiamo tutti i cittadini a partecipare, indossando le magliette No al Carbone, alla grande manifestazione del 19 giugno per gridare tutti insieme “NO al Carbone si all’Ambiente e alla Salute”.

Sabato 19, manifestazione pacifica a Vado ligure per la salute e contro il carbone
Dall’ UNIONE DI ASSOCIAZIONI, COMITATI E CITTADINI per la tutela della salute e dell’ambiente in provincia di Savona –
Dall’ UNIONE DI ASSOCIAZIONI, COMITATI E CITTADINI per la tutela della salute e dell’ambiente in provincia di Savona –
Sabato 19, dalle ore 9 alle ore 19,
tutti i cittadini che tengono alla propria salute e a quella dei bambini sono invitati a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a VALLEGGIA, in via A. Diaz, in difesa dell’aria che respiriamo.
Sarà una pacifica e civile dimostrazione della presa di posizione di tutti coloro che non vogliamo neppure definire “ambientalisti”, ma semplicemente“persone che non intendono ammalarsi e morire precocemente per inquinamento“.
Sarà un NO al carbone, ma anche un SI a tutte le possibili migliorie della nostra aria, che – esattamente come l’acqua – è un bene che nessuno deve permettersi di ritenere “privato”, né tantomeno “corruttibile per scopi ed interessi privati”.
NOI NON VOGLIAMO COMBATTERE NESSUNO, ma chiedere CON FORZA che la nostra salute venga tutelata: che si facciano gli accertamenti necessari, che si utilizzino DAVVERO (e non soltanto come slogan) le migliori teconologie disponibili, che si apra la mente (e lo sviluppo economico) a tutte le possibilità che oggi vengono offerte dalle energie rinnovabili.
Non siamo fanatici, né allarmisti: siamo persone che si sono interessate al problema, che hanno capito che IN TUTTA LA PROVINCIA DI SAVONA c’è una grave emergenza ambientale e che vogliono fare tutto ciò che è in loro potere affinché questa emergenza venga risolta.
Vogliamo i fatti, e vogliamo che siano fatti tesi al benessere di tutti e non solo all’ interesse privato di pochi.
Questa prima manifestazione darà il via ad una serie di altre iniziative informative, culturali, scientifiche, popolari che l’Unione dei Comitati intende presentare in tutta la Provincia affinché si diffonda una VERA comprensione dei problemi ambientali che ci stanno opprimendo (e che molti ancora ignorano) al fine di creare un’unione di intenti – anche con le forze politiche interessate –
verso una soluzione che non danneggi nessuno, ma che aiuti la popolazione del savonese a vivere meglio, senza timori e soprattutto senza malattie da inquinamento.
SABATO 19 – dalle ore 9 alle ore 19 – VALLEGGIA, VIA A. DIAZ
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Con orgoglio vi comunichiamo che, grazie all’impegno dei numerosissimi cittadini che hanno acquistato i biglietti della lotteria “Fai la tua parte diventa protagonista del tuo futuro” e al contributo motivato di aziende e cooperative del settore agricolo e turistico, è stato completato il primo “MONITORAGGIO AMBIENTALE AUTONOMO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA” nel nostro territorio.
La solidarietà tra i cittadini è stato il punto di forza di questo progetto e la solidarietà è un presidio di difesa della vita democratica della collettività
Complessivamente sono stati raccolti e utilizzati circa 80.000 euro per finanziare due campagne di monitoraggio svolte nel 2008 e nel 2009 ed è solo l'inizio. La parte più delicata da sviluppare riguarderà l'esame dei tessuti colpiti da malattie tumorali, che conservano spesso traccia delle sostanze scatenanti la patologia.I tessuti in questione sono conservati nei centri che hanno effettuato l'esame istologico e la loro utilizzazione per fini di studio può essere autorizzata solo dai legittimi proprietari. Per questo abbiamo interpellato tutti I medici di Tarquinia, consapevoli che senza il loro aiuto di testimoni di sofferenze dovute in vario modo all'inquinamento non potremo continuare il percorso iniziato.
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