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28 dicembre 2012

BUON 2013 A TUTTI DA UNITI PER LA SALUTE


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"BUON 2013" DA 
UNITI PER LA SALUTE

da PensieriParole 170139?f=t:102> Così come sempre tra l’indifferenza di molta gente, dei politici, del potere di chi avrebbe potuto fare ed ha fatto  poco o  non ha fatto niente ,tra  incombenti angosce e  vane speranze è trascorso  il 2012......

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Per il 2013, il  Nuovo Anno  che sta bussando alla porta, c'è sempre più bisogno di aiuto,di collaborazione,di competenze,di occhi spalancati...
La storia ci insegna che spesso   poche persone possono far  tanto, ma, il nostro  augurio è che  tutti,possano fare anche solo una piccola cosa....

Per migliorare questo mondo sempre più provato, sempre più trascurato sempre più soggiogato agli interessi di pochi
 
BUON 2013 A TUTTI DA UNITI PER LA SALUTE...CON LA SPERANZA CHE  SIA MIGLIORE  DEL 2012 !!!!
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27 dicembre 2012

Ilva di Taranto: i giudici contro il Governo

Tratto da Il Sole 24 ore

Ilva, i giudici contro il Governo

TARANTO :Parte l'offensiva della Procura di Taranto contro le norme che consentono all'Ilva di continuare l'attività produttiva e di vendere i semilavorati e i prodotti finiti sequestrati lo scorso 26 novembre. I giudici hanno sollevato davanti alla Corte Costituzionale il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato contestando il decreto n. 207 del 3 dicembre scorso. Analoga iniziativa riproporranno non appena la legge di conversione sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, essendo stato il decreto approvato dal Parlamento nella scorsa settimana.

Il punto che evidenziano i giudici tarantini è che il Governo, con le nuove norme, impedisce l'azione penale e interferisce con le indagini che a fine luglio hanno portato al sequestro degli impianti dell'area a caldo del siderurgico essendo stato ravvisato il reato di disastro ambientale. Il decreto del Governo non revoca il sequestro, ma reimmettendo l'Ilva nel possesso di altiforni e acciaierie, cosa che è già avvenuta nelle scorse settimane, de facto, per i magistrati, consente la produzione che la stretta giudiziaria di fine luglio aveva invece bloccato, essendo quel sequestro senza facoltà d'uso. In buona sostanza, dicono i pm, gli impianti del siderurgico sono stati sequestrati perché fonte di pericolo per la salute pubblica e la facoltà d'uso era stata vietata proprio per evitare che si continuassero a riversare nell'aria le emissioni inquinanti – cioè fumi, veleni e polveri – proseguendo così il reato. A ciò si aggiunga che il sequestro dell'area a caldo è ormai definitivo perché l'Ilva in questi mesi non ha avanzato ricorso alla Corte di Cassazione e i termini per farlo sono ormai scaduti. La tesi dei magistrati è che nel momento in cui si consente all'Ilva di produrre, da un lato si permette la continuazione di ciò che i giudici ritengono sia un pericolo e dall'altro si mette al riparo l'azienda dall'azione penale che è invece obbligatoria.

Il conflitto di attribuzione alla Consulta è una delle due mosse studiate dai magistrati. Non appena ci sarà l'occasione, i giudici intendono sollevare anche l'eccezione di incostituzionalità sulla legge e in tal senso l'occasione potrebbe essere rappresentata dalla discussione, in calendario l'8 gennaio prossimo, del ricorso col quale l'Ilva ha chiesto al Tribunale dell'appello il dissequestro delle merci bloccate a fine novembre. Diversamente dal conflitto di attribuzione, l'eccezione di incostituzionalità ha infatti bisogno di una sede tecnica per essere sollevata.....

È indubbio che la nuova mossa della magistratura tarantina dimostri come sia fragile la tregua raggiunta con la legge che, oltre all'Ilva, si applica a tutti i siti industriali con più di 200 dipendenti riconosciuti di "interesse strategico nazionale". In verità, proprio la magistratura non ha mai fatto mistero in queste settimane della sua volontà di impugnare gli atti sia del Governo sia del Parlamento, atti che anche i movimenti ambientalisti hanno duramente contestato.

Tra l'altro, lo scorso 15 dicembre a Taranto c'è stata anche una manifestazione contro il decreto e 10mila persone in corteo che hanno chiesto che le norme sull'Ilva non venissero convertite in legge. Un'opposizione che a tutt'oggi non si è placata anche se, dal varo alla conversione in legge, il decreto è stato ampiamente modificato con l'introduzione di una parte che riguarda la Valutazione del danno sanitario dovuta all'inquinamento. Tutto questo nonostante il presidente Giorgio Napolitano abbia di recente affermato che il decreto «bilancia» diritti fondamentali come salute, ambiente e lavoro.

Leggi  l'articolo integrale su Il Sole 24 ore

 

Tratto da Il Sole 24 ore

Ilva, la procura di Taranto fa ricorso alla Consulta contro il decreto del governo che tiene aperto l'impianto

Conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato: la Procura di Taranto lancia l'offensiva contro le norme che consentono all'Ilva la continuità produttiva nonostante il sequestro disposto dall'autorità giudiziaria a luglio a causa del reato di disastro ambientale.
È stato infatti presentato l'annunciato ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge numero 207 del 3 dicembre scorso che riguarda l'Ilva di Taranto ma si applica anche a tutti gli stabilimenti industriali ritenuti di interesse strategico nazionale e con occupazione superiore ai 200 addetti.

Poiché il decreto é stato nel frattempo convertito in legge - l'approvazione da parte di Camera e Senato é avvenuta proprio la scorsa settimana - la Procura attenderà ora la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» per inoltrare alla Consulta un secondo ricorso, basato stavolta sulla legge ma con le stesse motivazioni del primo.L'articolo integrale su Il Sole 24 ore

 

LE NOSTRE VITE VALGONO PIU' DEI LORO PROFITTI....


da Noalcarbone

ESISTE UNA VIA D' USCITA? 

Incontro Dibattito al circolo ALTER di Cisternino con MAURIZIO PORTALURI,ROBERTO APRILE e

FRANCESCO RIZZO

25 dicembre 2012

Taranto: “Il regalo sarebbe non ammalarci più”

 Tratto da Articolo tre

Le donne dell’Ilva di Taranto: “Il regalo sarebbe non ammalarci più”

donne ilva- 25 dicembre 2012- "Noi non vogliamo avere più dottori e strutture di eccellenza dove curarci, noi vogliamo semplicemente non ammalarci più".
Lo sostengono in una nota i componenti del Comitato Donne per Taranto che, in occasione del Natale, vogliono "ringraziare i politici locali che tanto si sono spesi per farci capire quanto bravi siano stati ad introdurre nel decreto legge n. 207/2012 le assunzioni nelle Asl e la valutazione del danno sanitario".
"Vogliamo dire ai nostri amministratori e ai nostri politici – prosegue la nota – che facciamo volentieri a meno di queste modifiche e di questi 'contentini'". "Quest'anno i tarantini – si sottolinea – hanno dovuto scartare il loro regalo di Natale, ben confezionato da chi ha il dovere di difendere la salute dei cittadini, in anticipo nonostante più di 4000 cittadini abbiamo firmato una petizione indirizzata al Presidente Napolitano e ai Ministri Clini e Balduzzi con la quale richiedevano di inserire nell'Autorizzazione Integrata Ambientale i dati aggiornati dello studio Sentieri". 
"Nonostante la stessa Aia – si legge ancora – sia stata rilasciata in assenza di un Piano di Emergenza Esterno; nonostante 6000 persone abbiano sfilato in una fiaccolata per sostenere il lavoro della magistratura; nonostante il 15 dicembre 2012 in più di 20mila abbiamo gridato 'No' al decreto Salva Ilva e Ammazza Taranto".
"A chi ha votato a favore del decreto 'ad Ilvam' – conclude la nota – consigliamo vivamente di non decidere di candidarsi a Taranto perché  da noi non riceverà alcun voto. A chi invece ha deciso di votare questi candidati, chiediamo di riflettere sulla propria scelta perchè non si può più essere complici di chi ha deciso di sacrificare la vita di una intera città in nome del profitto di un singolo e delle banche".

24 dicembre 2012

BUON NATALE DA UNITI PER LA SALUTE


Cari amici
 si conclude un anno molto difficile: c'è stato il decreto sul potenziamento e  la conferenza dei servizi sull'AIA.
Tuttavia ci sono stati aspetti molto positivi per le nostre finalità : la costituzione  operativa della Rete Savonese fermiamo il carbone che raggruppa numerose associazioni, comitati e partiti  convintamente uniti nella azione per la tutela della salute e del territorio. 
Abbiamo ottenuto il pieno appoggio alle nostre azioni  anche dal livello nazionale delle maggiori associazioni come WWF, LEGAMBIENTE, ARCI e GREENPEACE che, a seguito di un incontro avvenuto a Roma con i loro vertici , hanno deciso di appoggiare le nostre azioni collaborando e sottoscrivendo il ricorso che abbiamo presentato contro il decreto sul potenziamento.

 Inviamo  a queste Associazioni,ai Tecnici,agli Avvocati un Grande Ringraziamento ed anche  a tutti coloro ,e sono molti ,che in questo lungo e faticoso anno hanno collaborato con noi formulando loro   i nostri  più sinceri auguri di Buone Feste  e di un  veramente felice 2013 che porti  per tutti  salute e serenità.

L'ASSOCIAZIONE " UNITI PER LA SALUTE "ONLUS AUGURA A TUTTI GLI AMICI E A TUTTI GLI ISCRITTI UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO,CON LA PROMESSA DI UN RINNOVATO IMPEGNO PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DEL NOSTRO AMBIENTE.

22 dicembre 2012

UE :Seguire l'esposizione alle sostanze inquinanti ambientali

Tratto da  Cordis.europa.eu

Seguire l'esposizione alle sostanze inquinanti ambientali

Il lavoro sul miglioramento della qualità dell'aria è una delle aree in cui l'Unione europea è stata più attiva attraverso il controllo delle emissioni di sostanze nocive, il miglioramento della qualità dei carburanti e l'integrazione dei requisiti di protezione ambientale nei settori dei trasporti e dell'energia. Ora la UE sta finanziando il suo più grande investimento nella salute ambientale in un'iniziativa unica. Dei soggetti porteranno degli smartphone dotati di sensori per misurare le esposizioni all'ambiente e il loro sangue verrà analizzato per monitorare i cambiamento molecolari. Uno degli obbiettivi è quello di cercare differenze nei biomarcatori tra le persone che camminano in aree con basso inquinamento atmosferico e quelle esposte alle esalazioni della città, allo scopo di comprendere le cause scatenanti di malattie come quelle cardiache, il cancro ai polmoni e l'asma.

Questo studio è particolarmente importante perché la comprensione della cause scatenanti per le suddette malattie potrebbe portare in molti casi alla loro prevenzione. Una scarsa qualità dell'aria è considerata un fattore che contribuisce a molti problemi di salute. Secondo la European Heart Network, ogni anno le malattie cardiovascolari (MCV) si confermano la principale causa di morte in Europa. Anche se il fumo di sigaretta è la principale causa del cancro ai polmoni, questa malattia colpisce anche chi non ha mai fumato ma è stato esposto, per esempio, ad alti livelli di inquinamento atmosferico o di altre sostanze chimiche. L'asma è un'altra malattia che sta aumentando in tutta Europa e che è spesso scatenata da una reazione allergica a sostanze normalmente respirate attraverso l'aria.........
Leggi l'articolo integrale su Cordis.europa.eu

Ilva di Taranto , il Senato approva: ora il decreto è legge.

AdvertisementTratto da Ecoblog

Ilva, il Senato approva: ora il decreto è legge


Ieri sera l’Aula del Senato ha approvato il decreto Ilva con 217 sì, 10 no, 18 astenuti: si chiude così un capitolo piuttosto arzigogolato sull’Ilva, ma certamente non l’intera vicenda.
La Procura di Taranto ha infatti già annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale, sollevando il conflitto di attribuzione; il decreto, che sarà legge a giorni, prescrive l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Ministero dell’Ambiente lo scorso 26 ottobre, in larga parte in conflitto con le disposizioni della Procura di Taranto, che ha sequestrato l’area a caldo dello stabilimento e ne chiede lo spegnimento, prima di avviare le bonifiche ed eventuali ammodernamenti degli impianti.
Continua a leggere: Ilva, il Senato approva: ora il decreto è legge

Tratto da Zeroemission
 
Ilva: "Decreto migliorato ma non deve diventare norma"
Venerdì, 21 Dicembre 2012
 
........Lo dicono i senatori Ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante: "Chiediamo che venga sensibilmente ristretta la possibilità di deroga e di 'invasione' della competenza giudiziaria prevista attualmente dal decreto"
Ma resta per noi inaccettabile quanto disposto dall'articolo 1, in base al quale il Governo senza nemmeno consultare il Parlamento può sottrarre alla legislazione ordinaria e alle stesse decisioni della magistratura in materia di tutela dell'ambiente e della salute qualunque stabilimento industriale con più di 200 dipendenti" 
 Lo dicono i senatori Ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante

Leggi anche su Peacelink

Ilva: Radicali votano contro decreto, aggrava crisi di legalità

Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, ha così motivato il voto contrario dei deputati radicali sulla legge di conversione del cosiddetto decreto “Salva ILVA”:

“E’ un provvedimento che aggrava la crisi di legalità in cui è immerso il nostro Paese. E’ insostenibile da un punto costituzionale perché d’ora in poi, e non solo per Taranto, basterà che un Governo pronunci le parole magiche“stabilimento di interesse strategico nazionale” perché svaniscano gli effetti di ogni provvedimenti di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria. E’ insostenibile da un punto di vista ambientale – ha continuato la deputata radicale – per le numerose criticità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, a partire dal mancato rigoroso recepimento delle prescrizioni della magistratura. Infine non è sostenibile da un punto di vista economico – ha detto la Zamparutti – poiché la società ILVA spa ha debiti finanziari per 2,9 miliardi, cioè 1,2 volte il suo patrimonio e quindi, in un contesto europeo di minor domanda di acciaio, privo delle risorse necessarie a far fronte, nei prossimi tre anni,  ai costi di attuazione dell’AIA stimati in 3,5. Ma questo dibattito è stato censurato dal Governo e dal  Parlamento.”

21 dicembre 2012

POLVERI SOTTILI IN LIGURIA:inadempiente sulla quantità delle polveri nell'aria .

 Tratto da Uomini Liberi

POLVERI SOTTILI IN LIGURIA.........

La Corte di  Giustizia europea ha condannato  senza appello l' Italia  come inadempiente sulla quantità delle polveri nell'aria  (pm10) in ben 55 zone, tra le  quali Savona, Genova e La Spezia

I dati più recenti sono ancora peggiori e le aree più inquinate salgono a 70 . 
Entro 2 mesi il Governo ha l'obbligo di adeguarsi alla normativa vigente..leggi..
il furbesco tentativo della Giunta Burlando di tutelarsi chiedendo la deroga per il 2005 per Genova, Savona e La Spezia  è stato  bocciato... leggi  

Continua su Uomini Liberi

La valutazione 2011 indica il perdurare delle situazioni di superamento per tutte le zone.
1.3 Richiesta regionale di deroga al rispetto del limite per le PM10....


Le condizioni per poter accede alla deroga, di cui alla Comunicazione della Commissione
SEC(2008)2132, erano le seguenti:
1. Devono essere state adottate tutte le misure necessarie a conseguire i valori entro la
data iniziale prevista (2005)



20 dicembre 2012

Riduzione dei limti delle polveri sottili per le aziende Usa.E in Italia?

 Tratto da Zeroemission
Riduzione dei limti delle polveri sottili per le aziende Usa.

19 Dicembre 2012

Il Governo di Washington ha diminuito i limiti di emissioni di polveri sottili previsti per l'industria, abbassandoli dagli attuali 15 microgrammi per metro cubo d'aria a 12 microgrammi



Riduzione dei limti delle polveri sottili per le aziende Usa

L'amministrazione Obama ha diminuito i limiti di emissioni di polveri sottili previsti per l'industria, abbassandoli dagli attuali 15 microgrammi per metro cubo d'aria a 12 microgrammi. 
L'Agenzia per la protezione dell'ambiente /EPA) ha stimato che i nuovi limiti da qui al 2030 faranno diminuire le morti per malattie cardiorespiratorie e della circolazione di 40 mila unitá e porteranno a un taglio dei costi sanitari di 4-9 miliardi di dollari l'anno.  
La spesa che l'industria dovrá affrontare per l'adeguamento degli impianti andrá dai 53 ai 350 milioni di dollari. Le contee statunitensi dove dovranno essere applicati i nuovi limiti sono 66 mentre sono 7, tutte in California, sono quelle dove la riduzione è giá in atto e dove gli obiettivi fissati dalla Casa Bianca saranno raggiunti giá nel 2020......
Leggi tutto su Zeroemission

Considerazione di Uniti per la Salute.

 Negli Stati Uniti per salvaguardare la salute dei cittadini e per diminuire i costi sanitari della nazione l'amministrazione Obama ha diminuito i limiti di emissioni di polveri sottili previsti per l'industria.......
In Italia e per la precisione sul nostro territorio ,per permettere all'inquinante industria a carbone di Vado Ligure di continuare a fare energia e a fare utile  ........siamo  da mesi in attesa della Nuova Aia CON UNA DEROGA AI LIMITI degli inquinanti CO ed  SO2  PER  NUMEROSI ANNI .....!
 In pratica la CENTRALE termoelettrica dovrebbe  ricevere  una «patente» per continuare l'emissione di Co ed SO2 in atmosfera oltre le quote che sono fissate dalle normative europee .....
Tratto dal nostro blog del 9 novembre 2012

TEMPI LUNGHI PER LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO PER L' AIA .....

In attesa della pubblicazione del decreto per l' Aia riproponiamo il  comunicato della Rete Savonese Fermiamo il Carbone.

Comunicato della Rete Savonese Fermiamo il Carbone.  

Purtroppo ormai da tempo nel nostro Paese i cittadini si sono quasi abituati a sentire spacciare per cose ottime per la popolazione cose che in realtà sono l’esatto contrario con dichiarazioni del tipo “non c’è problema, è tutto sotto controllo,  con un grande sforzo abbiamo fatto la cosa migliore per i cittadini”
Basta leggere con attenzione le dichiarazioni  su Taranto di poco tempo fa, le dichiarazioni  sul terremoto dell’Aquila o basta ascoltare alla tv  le  dichiarazioni sulla bontà degli “sacrifici “economici e non solo imposti agli Italiani .

In tutto questo baillamme finisce che spesso gli argomenti si sovrappongono, fino a far sparire  la cruda realtà sotto una coltre di vuote parole rassicuranti.
Riteniamo quindi necessario rimuovere le coltri auto-encomiastiche stese a proposito della conferenza AIA di ieri per fare emergere la cruda realtà che è cruda ma assolutamente semplice:
1.       --- nella centrale di Vado sono in funzione da 40 anni (ricordiamo cosa sono 40 anni per la tecnologia) due vecchi gruppi a carbone  a proposito dei quali la stessa azienda dichiara : “non permettono ulteriori improvement tecnologici”
2.   ---  questi gruppi sono così vecchi che il presidente della Regione ha dichiarato” ormai hanno raggiunto la fine della loro vita produttiva… hanno già 40 anni: non si può pensare di tirare loro il collo ulteriormente”
3.    ----- Ma soprattutto un Ente super partes come l’Ordine dei Medici  a proposito di quei gruppi a carbone parla di   “minaccia reale e consistente per la salute e per la vita dei cittadini della provincia di Savona”.
Qui é necessario leggere con attenzione: i medici parlano di minaccia REALE e CONSISTENTE non solo per la salute ma per LA VITA dei cittadini.

Quegli stessi gruppi che da oltre 5 anni funzionano sprovvisti di Autorizzazione Integrata Ambientale

Ora con la conferenza di ieri La Commissione AIA del Ministero ( a proposito ma il suo presidente è ancora quel Ticali famoso per l’AIA all’ILVA di Taranto?) e con "il no"dei nostri  amministratori  ha concesso a quei gruppi di funzionare ancora per molti anni, quei gruppi che  PER LEGGE dovevano essere adeguati alle migliori tecnologie .

I sindaci di Vado e Quiliano a nostro avviso si sono sostanzialmente appiattiti sulle posizioni della Regione,  della Provincia e del segretario del PD Di Tullio  e si sono assunti la gravissima responsabilità  di permettere che questi gruppi anziché essere adeguati secondo le precise norme di legge MTD continuino  a funzionare per anni e anni.

Questa è l’essenza della questione: 
poi si potrà arzigogolare  e si potranno riempire i comunicati di  “osservatori ,di “ possibilità di usare i gruppi in ore/anno,”  , “di centraline”, di “controlli” e di tutto quello che volete voi,  ma la cruda sostanza resta questa: dalle dichiarazioni lette sui media  deduciamo...  che quei gruppi sono destinati a funzionare per anni e anni senza essere adeguati alle migliori tecnologie previste dalle legge, quei gruppi a carbone di cui l’ordine dei Medici e scandiamo nuovamente le parole:  parlano di minaccia REALE e CONSISTENTE non solo per la salute ma per LA VITA dei cittadini......

Leggi anche : I limiti Aia del PIC (parere istruttorio conclusivo).....

19 dicembre 2012

La Costituzione garantisce la salute e l'autonomia della magistratura.

aria - autore: akysant La Commissione europea porta in giudizio l’Italia davanti alla Corte di giustizia dell'Unione per violazione delle norme comunitarie sulla qualità dell’aria. 
 I giudici di Lussemburgo si pronunceranno mercoledì prossimo sulla controversia, che vede coinvolte, per violazioni di entità diversa, circa settanta aree su tutto il territorio nazionale.
 Da Trento alla Sicilia, i limiti di concentrazione delle particelle nell’aria sono solo un optional.

La materia del contendere è la direttiva 96/62/Ce in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria, entrata in vigore il 21 novembre 1996: qui si stabilisce che gli stati membri devono presentare relazioni annuali sulle sostanze contenute nell’aria delle diverse parti del loro territorio.

Nella sostanza, le norme comunitarie in questa materia obbligano i paesi Ue ad adottare le misure necessarie per garantire che le concentrazioni di particelle PM10 (particelle microscopiche potenzialmente pericolose per la salute) non superino alcuni valori massimi nella concentrazione annuale e in quella rilevata giorno per giorno.

“Sulla base delle relazioni annuali trasmesse per gli anni 2005, 2006 e 2007 - spiegano i documenti ufficiali della Corte di giustizia - la Commissione europea ha individuato l'esistenza di superamenti dei valori limite di particelle PM10 di lungo periodo in numerose aree del territorio italiano”.  
I dati più recenti, riferiti al 2009, indicano che non si è fatto nulla per correre ai ripari.
 La Commissione Ue, infatti, ha rilevato “una persistenza della situazione di superamento dei valori limite giornalieri e/o annuali” in ben 70 zone. Qui, in sostanza, ci sono problemi con la qualità dell’aria.......

17 dicembre 2012

BOMBE ECOLOGICHE: Su Striscia La Notizia nuovamente la problematica della Centrale a carbone......


A Striscia La Notizia  nuovamente la problematica della Centrale a carbone Tirreno Power....

Veleni di Puglia

Fabio e Mingo intervistano Nichi Vendola per chiedere conto di varie situazioni a grave rischio ambientale.
Guarda il video

I Resistenti:resistere, resistere, resistere.

 Tratto da Savona News

Resistere, resistere, resistere.


Art. 41 della Costituzione: “L’iniziativa privata è libera. Non può svolgersi incontrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” di Bruno Marengo Direttore editoriale de “I RESISTENTI”, rivista dell'ANPI.


..........Il nostro povero Paese è stato, di recente, scosso dalla vicenda ILVA di Taranto in cui, nel tempo, si è consumato ancora una volta il ricatto lavoro-salute. Vicenda che non ha fatto riflettere abbastanza i nostri governanti nazionali, regionali e provinciali che hanno espresso soddisfazione per l’autorizzazione concessa ai gruppi a carbone in esercizio della Centrale Tirreno Power di Vado/Quiliano (la cosiddetta “AIA transitoria”, escamotage all’italiana).


Il risultato è che la popolazione dovrà subire ancora per anni gli effetti sulla salute delle emissioni inquinanti dei gruppi a carbone.
Sinora, non sono state ascoltate le proteste e le argomentazioni della “Rete savonese fermiamo il carbone” (supportate da un’importante documentazione scientifica), di molti Comuni, dell’Ordine dei Medici, della Chiesa savonese, di tanti partiti, movimenti, associazioni, cittadini.

 Va rimarcato che nessuno ha chiesto la chiusura della Centrale, ma il superamento dell’uso (pluridecennale) di combustibili fossili e di una visione dove domina la logica del massimo profitto per l’impresa.

E’ amaro dover constatare che tanti cittadini, che rivendicano il diritto alla salute e al lavoro, devono guardare alla Magistratura, che fa il proprio mestiere come nel caso dell’ILVA di Taranto, quale unica possibilità per la difesa dei loro diritti, per il rispetto della legge. Così va in crisi l’idea stessa delle forme della politica volte a garantire ciò che sta scritto nella Costituzione

E una corretta lettura dell’art. 41 (che qualcuno vorrebbe abolire per avere ancora più mano libera) ci deve far riflettere su cosa significa “utilità sociale” e a che cosa si riferiscono i limiti previsti per l’iniziativa economica privata (obbligo di rispetto della sicurezza, libertà, dignità umana).
C’è il rischio, in presenza di scandali e ruberie che vanno oltre l’immaginabile, di una sempre maggiore sfiducia nella politica da parte dei cittadini; rischio che va combattuto con l’impegno, con la lotta per un rinnovamento radicale della stessa, per la difesa e la realizzazione dei contenuti costituzionali.
Bruno Marengo
Leggi l'articolo integrale su Savona News

Il Ministro Passera e lo stop a nuove centrali elettriche

 Tratto da Rovigo 24ore

 Il Ministro Passera e lo stop a nuove centrali elettriche

 Il 5 dicembre, nel corso di un’audizione alle commissioni Ambiente e Lavori pubblici e attività produttive della Camera, il ministro per lo Sviluppo economico contro l’ambiente Corrado Passera ha dovuto dolorosamente concedere, parlando di nuove centrali, che:“Nel breve termine non vediamo la necessità di sviluppare la capacità produttiva”.
Niente nuove centrali, quindi.
Questo è dovuto, sempre secondo Passera, ad una “forte sovraccapacità produttiva e le attuali condizioni di mercato, una riduzione della capacità di generazione termoelettrica, con ristrutturazione e ridimensionamento del parco elettrico”.

 Passera ha sottolineato come nel nostro Paese vi sia una potenza installata pari a 120 GW e un consumo che corrisponde a circa la metà.

Leggi l'articolo integrale di Vanni Destro
Movimento 5 Stelle Polesine

_______________________
Tratto da Facebook del Dottor  Giovanni Ghirga Medico ISDE

AZIENDE E POLITICI CHE LE SOSTENEVANO: TUTTE MENZOGNE !!!


Salvare i posti di lavoro che si perderanno nel settore energetico investendo in quelle energie rinnovabili che sono in forte crescita, affinché la minaccia della disoccupazione non diventi la solita arma di ricatto in mano alle aziende......

contro_eolico 
Leggi sul nostro blog:

MINISTRO PASSERA verso riduzione capacita' produttiva termoelettrica:a fronte di una potenza installata pari a 120 GW, il consumo supera di poco la meta'.Leggi tutto

 

16 dicembre 2012

NATALE e' IN ARRIVO.........

Riportiamo il nostro post dello scorso 21 dicembre 2011........

per ricordare cosa comporta per le nostre comunità e per i nostri bambini la combustione di così ingenti quantità di carbone in mezzo alle nostre case  e poichè siamo  quasi a Natale ....... e  un grosso dubbio ci assale:
COME FARANNO A CONDIZIONARE PESANTEMENTE ANCHE QUEST' ANNO  IL  NOSTRO NATALE? 
QUALE  SGRADEVOLE PACCO CI DEPOSITERANNO  SOTTO L'ALBERO?
UNA SPIACEVOLE SENSAZIONE   CI PERVADE....

 Ecco il post del 21 dicembre 2011

Tratto da Brundisium
Brindisi, 21/12/2011
No al Carbone: parte la campagna "Passeggino Rosso"
Prende il via, con una “cartolina di auguri” la campagna Passeggino Rosso intrapresa, seguendo l'esempio dell'organizzazione americana Moms Clean Air Force, dalle donne di No al Carbone – Brindisi.
Si tratta di una presa di posizione forte, anche dal
punto di vista comunicativo, per denunciare come le centrali a carbone della nostra città, tra le più inquinanti e dannose di Italia (e non per modo di dire!!),  si stiano rubando, giorno dopo giorno, la salute dei nostri figli.  
A casa, a scuola, persino quando giocano, i nostri bambini sono continuamente esposti alle emissioni delle centrali a carbone vicine: sono ormai noti da anni, e diventano ogni giorno più evidenti, i forti legami tra inquinamento atmosferico e salute dei bambini, purtroppo i più suscettibili agli effetti dannosi delle emissioni delle centrali a carbone.  


Sebbene siano pochi gli studi che si sono concentrati sugli specifici danni  sui bambini, sappiamo però della loro maggiore suscettibilità agli inquinanti, a causa del sistema immunitario e di detossificazione non ancora maturo, e delle problematiche maggiori relative ai loro piccoli polmoni che rendono l'intossificazione più probabile e più dannosa.  
 
La loro salute a Brindisi è messa fortemente a rischio! I nostri bambini vivono in zone che violano gli standard nazionali di qualità dell'aria per i comuni inquinanti come particolati,  biossido di zolfo, arsenico, mercurio e altri metalli pesanti che la scienza da tempo collega a  malattie respiratorie e cardiache, disordini  neurologici, dello sviluppo e dell'apprendimento proporzionalmente alla distanza dalla fonte di emissione.
 
Sono moltissimi i bambini che vivono entro 50 km dalla centrale a carbone - una distanza entro la quale è noto che possono ragionevolmente subire danni dalle emissioni dell'impianto; molte migliaia di questi bambini sono asmatici e sono particolarmente suscettibili a tali inquinanti.  
Anche molte delle nostre scuole si trovano solo a 50 Km di distanza dagli impianti, esponendo così in media i bambini a residui di combustione che potrebbero essere fino a 10.000 volte superiori rispetto ai livelli EPA di rischio consentito per cancro e altre malattie. I casi di asma e, più in generale, di allergie alimentari e respiratorie sono rapidamente e vertiginosamente aumentati, più che raddoppiati negli ultimi venti anni (approssimativamente il 3-6% per cento dei nostri bambini hanno l'asma) e sono in preoccupante aumento anche i disturbi neurologici, con ritardo nel linguaggio, disturbi dell'attenzione, iperattività e dislessia, messi in correlazione da diversi studi statistici con la presenza  di mercurio, una potente neurotossina, nell'ambiente.  
E' ora di dire basta! 
E' ora di  unire le nostre forze per reclamare il diritto dei nostri bambini a respirare aria pulita, perchè crediamo che questo debba essere interesse della società prima ancora che della politica. Per questo, porteremo il passeggino rosso,  simbolo del diritto dei nostri figli alla salute, nei luoghi dove questa viene messa in pericolo, davanti alle centrali a carbone della nostra città, nelle sedi della politica e dell'informazione, per informare la gente e chiedere un risveglio delle coscienze.  
Denunceremo pubblicamente, con tutti i mezzi a nostra disposizione, tutto quello che i genitori devono sapere sui pericoli che corre la salute dei loro figli: lo dobbiamo loro come madri e come cittadini! 

Ornella Tarullo per Mamme No al Carbone

Sempre tratto da Uniti per la Salute 21 Dicembre 2011


CI PERMETTIAMO UNA PICCOLA AGGIUNTA
PER I NOSTRI AMMINISTRATORI   LIGURI:
LA NOSTRA GIUNTA REGIONALE NON SA O NON VUOLE SAPERE COSA HANNO PORTATO SUL NOSTRO TERRITORIO 40 ANNI DI COMBUSTIONE DI CARBONE...

 
MA ANZI PER NATALE CI HANNO FATTO TROVARE SOTTO L'ALBERO LA PROMESSA PER ALTRI  40 ANNI DI CARBONE E "RELATIVE PROBLEMATICHE SANITARIE ASSOCIATE ".


LI RINGRAZIAMO VIVAMENTE PER IL GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA' E DI AMORE......DIMOSTRATO PER IL SAVONESE  E ANCHE NOI ,COME A BRINDISI COMBATTEREMO CON TUTTI I MEZZI  LEGALI E A NOSTRA DISPOSIZIONE PER RISPEDIRE AL MITTENTE "IL MALAUGURALE E BRUTTO PACCO NATALIZIO."
RAZIONALMENTE POTEVANO ALMENO RISPAMIARCI QUESTO"PESSIMO NATALE" .....MA ABBIAMO RICEVUTO E NE PRENDIAMO ATTO.

MA........ DOPO GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DI QUESTI GIORNI  RICORDIAMO LORO CHE

Tratto da La perfetta Letizia


E' partito la scorsa settimana a Brindisi il processo che vede imputati 13 dirigenti Enel della centrale Federico II per getto pericoloso di cose, danneggiamento delle colture e insudiciamento delle abitazioni. Greenpeace ha tappezzato la città con manifesti che ritraggono la centrale accanto ai primi piani di alcuni bambini di Brindisi. Vi si legge “Le centrali a carbone della tua città hanno nuovi filtri. I polmoni di…”, dove la frase è completata di volta in volta con il vero nome del minore ritratto, di cui si specifica l’età.

In calce alle foto, poi, il seguente messaggio: “Deficit nello sviluppo neonatale, deficit polmonari, malattie respiratorie, asma infantile, disordini dello sviluppo, patologie neuronali, cancro. 

Gli 84 inquinanti emessi da una centrale a carbone hanno molti effetti sui tuoi figli, ma una sola soluzione: fermare il carbone”. I bambini sono spesso colpiti dagli inquinanti ancor prima di nascere.  
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha segnalato nel 2011 la centrale Enel di Brindisi come il sito industriale più inquinante d’Italia. Secondo l’Agenzia della UE le emissioni di quell’impianto (in riferimento ai dati del 2009) determinano una mortalità prematura stimabile in 119 casi l’anno.......
 A Brindisi, uno studio del 2011 realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Lecce e di Pisa con l’Unità operativa di Neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, la Asl di Brindisi e l’Università di Pisa segnala un eccesso nelle patologie neonatali riscontrate nel capoluogo pugliese del 18 per cento rispetto alla media europea, con uno scarto che raggiunge quasi il 68 per cento in riferimento alle patologie congenite cardiovascolari. 
 Non bastano questi dati per operare una seria riflessione sul carbone? 

NOTA BENE: per l'Agenzia Europea per l’ambiente (EEA): Il 75% dei danni ambientali è determinato da 622 impianti industriali e l'impianto della Centrale a carbone
“TIRRENO POWER” di   VADO L.
 SI COLLOCA AL  7°    POSTO IN ITALIA