COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

17 luglio 2009

2009/07/17 "Risposta del Dottor Paolo Franceschi agli articoli pubblicati in data odierna su La Stampa e Il Secolo XIX "

Riceviamo dal Dottor Paolo Franceschi
Referente Scientifico per la commissione Ambiente e salute dell’ Ordine dei Medici di Savona

e allo scopo di favorire una corretta informazione su ambiente e salute, prontamente pubblichiamo.


IL Dott. FRANCESCHI risponde al Direttore della TIRRENO POWER

Savona 17.07.2009

In risposta agli articoli pubblicati in data odierna su La Stampa e Il Secolo XIX riguardo alle dichiarazioni del direttore generale della Tirreno Power sono d’ obbligo alcune precisazioni di carattere puramente scientifico , allo scopo di favorire una corretta informazione su ambiente e salute, come richiesto dall’ articolo 5 del codice deontologico dei Medici:

1)
Indagine epidemiologica condotta dalla Regione Liguria:

secondo l’ IST nei periodi presi in esame ’88-’98 e ’99-2004 in provincia di Savona “ La mortalità totale dell’intera Provincia è significativamente più elevata rispetto alla media regionale in entrambi i sessi”. Inoltre, la mortalità standardizzata, cioè indipendente dall’ invecchiamento della popolazione, fra le donne, più colpite proporzionalmente rispetto ai maschi dalle condizioni ambientali perché meno esposte ad altri fattori di rischio come fumo di sigaretta (rimasto invariato negli ultimi 20 anni), alcool, fattori occupazionali e incidenti, è addirittura aumentata nel periodo più recente rispetto al periodo precedente.
Per quanto riguarda i tumori la mortalità standardizzata in provincia di Savona ha superato del 42,1% la medi nazionale, mentre quella maschile del 13,7%.
I tumori in Provincia di Savona sono in crescita fra le donne, (si è passati da 183 decessi ogni centomila abitanti a 199), indipendentemente dall’ età.
Ma è aumentata rispetto alla media regionale anche la mortalità per infarti ( + 15% rispetto alla Liguria per le femmine, + 17% per i maschi) e gli ictus (+20% rispetto alla Liguria fra le femmine, + 40% fra i maschi).

2) I dati dell’ ARPAL:
come già più volte ricordato, l’ ARPAL non misura sistematicamente le polveri sottili (PM2,5), e da soli 2 anni misura le polveri PM 10, che risultano sempre di gran lunga superiori, a Vado Ligure, rispetto ai valori raccomandati dall’ OMS per la tutela della salute dell’ uomo e ribadita dalla società europea di pneumologia (ERS):
L’ ERS ritiene che l’ accesso all’ aria pulita sia una esigenza fondamentale e un diritto per tutti i cittadini dell’ Unione Europea. La Comunità Europea, i governi nazionali e locali hanno la responsabilità di assicurare che questo diritto fondamentale dell’ individuo sia rispettato e di agire affinchè i valori indicati dalla OMS siano osservati”.
3) Per quanto riguarda le emissioni di PM 10
il PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO E TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA della REGIONE LIGURIA del 2006 (PAG. 1072-1073 1074) Liguria afferma che nell’ area di Vado, Quiliano, Savona, la centrale è la principale fonte di emissioni , pari a circa il 90% per CO2 e ossidi di zolfo, il 65% per gli ossidi di azoto, il 35% per le PM 10 (il traffico ne emette poco più del 20%).

4) Sempre lo stesso documento della Regione Liguria afferma che le centrali a carbone in Liguria sono responsabili dell’ emissioni nell’ ambiente di circa il 90% del mercurio,
il 55% del piombo e nickel,
il 41% dell’ arsenico,

tutti metalli pesanti altamente tossici per lo sviluppo del sistema nervoso centrale nella fase gestazionale, e cancerogeni.

Dottor Paolo Franceschi,
Referente Scientifico per la commissione Ambiente e salute dell’ Ordine dei Medici di Savona.

Nessun commento: