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05 novembre 2009

2009/11/05 "Centrali a Carbone e cdr "


Vorremmo fare fare una piccola puntualizzazione su due articoli tratti da Nocoke di Brindisi,da noi appena pubblicati che secondo noi sono di basilare importanza ed avrebbero bisogno certamente di una lettura approffondita perchè sono un brutto presagio di quello che potrebbe stare dietro l'angolo delle centrali a carbone .
E' giusto che i cittadini a Taranto ,come a Civitavecchia e a Savona e in tutti i siti dove sono locate" centrali a carbone "sappiano cosa ci potrebbe riservare il futuro e si organizzino per far comprendere alle istituzioni che il territorio non è d'accordo con simili forme di smaltimento di rifiuti,che non tengono assolutamente in considerazione la nostra salute ed il futuro dei nostri territori.
Siamo noi che dobbiamo richiedere a chi di competenza un serio potenziamento della raccolta differenziata e del riciclo che sono sicuramente anche un volano per lo sviluppo, poichè creano occupazione, ma primariamente sono l'unico mezzo valido per tenere nella debita considerazione i futuri dei nostri territori.


2009/11/01 "Comunicato Stampa Dei "No Coke di Brindisi " sulle Convenzioni e sul Cdr
2009/11/04 Nocoke di Brindisi:Bozza di convenzione
Tratto da Nocoke Di Brindisi

Ma l’elemento più inquietante e che potenzialmente potrà aggravare la drammatica situazione ambientale e soprattutto sanitaria a danno di tutti è la possibilità di poter bruciare all’interno di Cerano 70.000 tonnellate di CDR, ovvero combustibile da rifiuti.
La combustione dei rifiuti produrrà DIOSSINE, FURANI ed IPA sostanze altamente tossiche e cancerogene per l’uomo.
E gli effetti negativi non terminano qui.

Consentendo infatti ai territori della provincia che conferiscono i propri rifiuti alle Ato BR/1 e BR/2 di chiudere il ciclo degli stessi bruciandoli,si inibirà il potenziamento della raccolta differenziata e del riciclo che può essere un volano per lo sviluppo, creando occupazione.

La bozza del protocollo d'intesa da quì al 2019 tra la Regione Puglia, il Comune di Brindisi ed Enel prevede tra i vari punti LO SVILUPPO DI PROGRAMMI FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEL RILASCIO DI CO2 IN ATMOSFERA ATTRAVERSO IMPIEGO SOSTITUTIVO DI FONTI RINNOVABILI, FORESTAZIONE, AGRITERMIA E
"COMBUSTIONE DI CDR IN CENTRALE".
CDR sta per COMBUSTIBILE DA RIFIUTI(Da Ricordare Bene)

La combustione combinata di carbone e CDR in grossi impianti tradizionali già esistenti è di particolare interesse, per la possibilità di utilizzare minori quantità di combustibile fossile.

Alcuni aspetti che richiedono particolari attenzioni:
1. la pezzatura del CDR influisce nella percentuale di incombusti nelle ceneri pesanti
2. la concentrazione di cloro e la presenza di composti metallici e alogenati nel CDR possono causare maggiori rischi di corrosione e sporcamento
3. per quanto concerne le emissioni in atmosfera, alcuni composti sono maggiori (ad esempio HCl e HF), altre diminuiscono (ad esempio SO2 e particolato solido)

E’ dimostrato da studi del Ministero dell’Ambiente che con il CDR in centrali a carbone (trattandosi di impianti “non dedicati” ai rifiuti) si producono più diossine, furani e metalli pesanti, come “nanopolveri” che sfuggono ai sistemi di filtraggio, di quelli che vengono emessi dai “famigerati” inceneritori.

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Sta a noi cittadini decidere se è giunto il momento , terminata la tattica dello struzzo, di aprire finalmente gli occhi ,e dare un segno tangibile che siamo cresciuti ed non siamo disposti a scendere a compromessi e che vogliamo che siano tenuti nella massima considerazione il futuro dei nostri territori e dei nostri figli .
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Tratto da Unonotizie
BRINDISI / 02-11-2009

BRINDISI, CENTRALE ENEL A CERANO
Confartigianato contraria all'utilizzo di CDR nel ciclo produttivo della centrale


Esattamente tre anni fa ho espresso la mia contrarietà all’ipotesi di utilizzare CDR nel ciclo produttivo della centrale Enel a Cerano. Ribadisco con convinzione tale posizione oggi che si riparla di questa eventualità sul tavolo del confronto Istituzioni-società elettriche per la stesura delle nuove convenzioni.
Si prenda atto che Confartigianato è nettamente contraria per una serie di motivazioni sia di ordine tecnico che di necessità di tutela dei sacrosanti diritti del territorio e della popolazione.
Non è più concepibile che Brindisi resti ferma al ruolo di pattumiera d’Italia. Nell’ottobre 2006 esprimemmo il nostro dissenso alla prospettiva di vedere arrivare a Cerano le ecoballe di CDR provenienti dalla BAT per volontà, come pare, del presidente della Regione Nichi Vendola nella sua funzione di Commissario straordinario per l’emergenza ambientale.
Una politica di tutela e valorizzazione del territorio, esattamente ciò che Confartigianato intende promuovere ed avallare nell’interesse dei cittadini e delle aziende, va in netto contrasto con il progetto di bruciare CDR a Brindisi.
Sconcerta che oggi si torni a discutere di questa ipotesi.
A nostro avviso non ci sono elementi tecnici in grado di rassicurarci in termini di garanzie per l’ambiente e per la salute dei cittadini dall’impiego di CDR come combustibile aggiuntivo da utilizzare nella Centrale di Cerano.
Anzi studi specifici come quello prodotto dai professori Consonni, Grosso, Giugliano e Rigamonti del Politecnico di Milano rafforzano le nostre convinzioni.

Antonio Ignone
Presidente Prov.le Confartigianato _______________________________________________________________________________
Riceviamo dal "Gruppo Anticerano" e pubblichiamo

"Ed eccovi una bella pubblicità contro il carbone.
Sarà forse anche questa il risultato dell'opera di sensibilizzazione che stiamo attuando?

Campagna di sensibilizzazione sull'eliminazione del carbone delle centrali elettriche brindisine.
Ringraziamo Studio 100 per questa bellissima pubblicità.

Gruppi No al Carbone ed Anti cerano
Inquinamento industriale a brindisi no al carbone campagna di sensibilizzazione televisiva Guarda il video

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