COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

23 febbraio 2024

Comunicato : Importanti motivazioni ci hanno indotti all’ impugnazione davanti alla Corte d’appello di Genova.

 COMUNICATO UNITI PER LA SALUTE ODV


A seguito della lettura delle motivazioni della sentenza del Tribunale di Savona che il 3 ottobre scorso ha deciso il primo grado del processo nei confronti dei vertici della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, e dopo aver sentito il parere del nostro legale e dei nostri consulenti tecnici, abbiamo ritenuto di presentare impugnazione davanti alla Corte d’appello di Genova.

Tra i diversi aspetti che hanno motivato la nostra convinzione di dover appellare la sentenza di primo grado, gli esiti di tre indagini ambientali sulle esposizioni ad inquinanti che, seppur condotte con diversi modelli di dispersione e diversi traccianti, sono tra loro coerenti nel senso dell’individuazione delle aree di maggiore ricaduta degli inquinanti della centrale.

Un ulteriore motivo fondamentale, anzi centrale, è costituito inoltre dagli esiti eclatanti in termini di eccessi di mortalità e di malattie delle due indagini epidemiologiche condotte sul campo con differenti metodologie: lo studio caso-controllo dei CTP della Procura e lo studio di coorte condotto dal massimo ente di ricerca pubblico del Paese, il CNR, le cui conclusioni hanno dato un esito sanitario addirittura di maggiore gravità di quello dei consulenti della Procura di Savona.

Tutte queste indagini secondo il nostro consulente prof. Gianicolo stabiliscono una “forte evidenza di danno alla salute delle popolazioni più esposte, tanto in termini di ricoveri quanto in termini di decessi per patologie correlate”, senza che la sostanza di questo danno sanitario riteniamo possa essere scalfita dai rilievi delle difese degli imputati.

Queste e diverse altre importanti motivazioni ci hanno indotti quindi alla decisione dell’appello perché crediamo sia un atto dovuto nei confronti di una popolazione che ha convissuto per decenni con una grande centrale a carbone e con le sue emissioni inquinanti.

                            UNITI PER LA SALUTE

15 febbraio 2024

Vado Ligure. Tirreno Power. La Procura ha presentato appello per i 26 imputati

 Tratto da Trucioli.it

Vado Ligure. Tirreno Power. La Procura ha presentato appello per i 26 imputati assolti con formula dubitativa ‘perché il fatto non sussite’ e accusati di disastro ambientale e sanitario 




I motivi di appello per un giudizio di secondo grado sono contenuti in 67 pagine. La richiesta del Pubblico ministero, dopo l’assoluzione dei 26 imputati in Tribunale a Savona, così conclude: rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale e in sub ordine venga disposta una perizia “in relazione alle questioni trattate dai consulenti che saranno ritenute meritevoli di chiarimenti”. 

Il pubblico ministero d’udienza, Elisa Milocco, aveva chiesto una pena di tre anni e mezzo per tutti gli imputati ad eccezione di due (di cui uno nel frattempo deceduto). 13 erano le Parti civili tra cui il ministero della Salute e quello dell’Ambiente.

NELLE CONCLUSIONI DEL PM SI LEGGE INOLTRE:….”Il Tribunale di Savona, pur pronunciando sentenza di assoluzione con formula dubitativa e pur palesando una serie di dubbi, perplessità e incertezze, non ha ritenuto di conferire incarico ad un perito per chiarire tali aspetti e appurare la fondatezza degli esiti delle CT del PM ovvero dei rilievi difensivi.
Come si è visto, numerosi sono infatti gli errori interpretativi in cui è incorso il Giudice che ben possono spiegarsi alla luce dell’estremo tecnicismo che caratterizza le materie coinvolte nel processo» ‘
Proprio per tali ragioni non è dato comprendere il motivo per cui il Tribunale non si sia affidato ad un esperto, quanto meno per effettuare una valutazione (anche parziale) del contenuto delle relazioni tecniche depositate dalle parti.
D’altra parte, nella sentenza impugnata non vi è alcun riferimento ai motivi per cui il Tribunale ha, implicitamente, effettuato questa scelta.


La estrema gravità dei fatti contestati, le ripercussioni che la vicenda ha avuto a livello mediatico e sociale e, infine, l’elevato tecnicismo dell’istruttoria dibattimentale imponevano (e impongono tutt’ora) un più stringente vaglio tecnico.
Pertanto, qualora Codesta Corte di Appello non riconosca la erroneità delle argomentazioni del Giudice di primo grado alla luce delle osservazioni illustrate nel presente atto di appello e pervenga quindi ad una sentenza di condanna e qualora non accolga la richiesta di rinnovazione dell’istruttoria ex art. 603 c.P.P. formulata in relazione ai precedenti motivi, si chiede che venga disposta una perizia in relazione alle questioni trattate dai consulenti che saranno ritenute meritevoli di chiarimento.
Alla luce dei sopraesposti motivi, previa rinnovazione dell’Istruttoria dibattimentale nei termini indicati (ovvero, in subordine, previo espletamento di perizia) si impone pertanto la riforma della sentenza impugnata c per l’effetto l’accoglimento delle richieste già formulate da questo P.M. al Tribunale di Savona.
Con osservanza. Savona, 2 febbraio 2024. V. IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA (Ubaldo Pelosi) e il sostituto Elisa Milocco.

VEDI LE 67 PAGINE DEI MOTIVI DI APPELLO…..