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27 settembre 2008

2008/09/27 "Sostanze nocive nel latte. A rischio soprattutto i bambini"

TRATTO DA IL TEMPO:IT

Sostanze nocive nel latte. A rischio soprattutto i bambini


Il latte sta diventando un incubo. Anche questo alimento essenziale può essere pericoloso, come dimostrato dal caso della melanina trovata nel latte in polvere cinese. Questa sostanza «arricchisce» il liquido di composti azotati, provocando gravissimi e qualche volta mortali problemi renali nei bambini.

Latte Un «trucco» assai lucroso per le aziende che, aumentando i composti azotati, falsificano le analisi, dalle quali risulta invece la presenza di proteine. L'allarme lanciato in tutto il mondo quindi, non garantisce che il nostro latte sia immune da altri pericoli. L'alimento principe per bambini e anziani, infatti, è stato recentemente oggetto di numerosi tentativi di contraffazione e d'inquinamento, aumentanto i sospetti sulle metodologie di trattamento. Nel 2005 si scoprì che il latte artificiale era contaminato dall'isopropyl thioxanthone, sostanza chimica usata per la grafica nelle confezioni di cartone. Ma sono tanti gli esempi.

E la cosa peggiore è che non si sa quali effetti questi prodotti chimici, possono avere sulla salute umana. Ma l'alterazione può arrivare, oltre che da prodotti chimici, anche da contaminanti di origine ambientale, come i metalli pesanti, o di origine mista (ambientale e umana), come i pesticidi e i policlorobifenili, o ancora derivanti da problemi di conservazione dei foraggi e delle materie prime dei mangimi e potrebbero interessare anche aziende europe.

Per questo esiste una normativa sempre più attenta alla salute dei piccoli che deve essere scrupolosamente rispettata. Recentemente sono stati anche modificati i metodi di misurazione dei policlorobifenili (Pcb) per cui molte aziende sono state messe in mora. Il problema è che esistono duecento sottotipi di pcb e diossine e le analisi attuali ne indagano solo una dozzina. Si tratta comunque di casi limite. Possiamo tranquillamente affermare, almeno per adesso, che grazie a una serie di provvedimenti allo studio o in corso, persino sui contenitori, il rischio di gravissime patologie derivato dal consumo di latte alimentare è irrilevante.

Questo non significa sicurezza al 100% nè che bisogna abbassare la guardia. Secondo un'indagine sperimentale degli ambientalisti sarebbe allarmante la crescita di presenza di diossine e di piombo nel latte vaccino raccolto in prossimità di impianti di incenerimento.
Negli Stati Uniti recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato il rischio derivato dal perclorato, che si trova saltuariamente in alcune zone ed in alcuni tipi di terreno. Il perclorato è un anione (un atomo o una molecola che ha acquistato una carica elettrica negativa, diventando quindi uno ione negativo) naturale ed artificiale connesso comunemente con i sali solidi di ammonio, di potassio e del perclorato del sodio.

Questi sali sono altamente solubili in acqua e possono essere molto mobili in superficie e nelle falde acquifere. Si tratta di una tossina potente che può interessare la tiroide, bloccando la sua capacità di acquisire lo ioduro, nutriente essenziale per la creazione di ormoni tiroidei. Ma sui problemi del latte c'è ancora molto da dire. Basterebbe ricordare che una recente indagine chimica su 42 diversi campioni di latte ha rinvenuto solo nel 12% dei prodotti testati un contenuto di vitamina D nella norma.

Questa vitamina regola il bilancio di calcio dell'organismo, aumentandone il livello nel sangue, attraverso un aumento dell'assorbimento intestinale. La maggior quantità di calcio disponibile viene immagazzinata nel tessuto osseo. Un dato come questo ci deve far riflettere molto sulle qualità ma anche sui rischi di questo alimento essenziale.

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