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12 ottobre 2008

2008/10/12 "I fondi Enel devono compensare danni pregressi":Lo afferma il Coordinamento Medici dell'Alto Lazio"


Trastto da CENTUMCELLAE NEWS"
I fondi Enel devono compensare danni pregressi"

Lo afferma il Coordinamento Medici che propone un diverso utilizzo dei finanziamenti mirata alla real tutela della salute e dell'ambiente

CIVITAVECCHIA - "I tredici milioni di euro devono essere considerati quali compensazioni per danni pregressi, ed essere destinati ad opere pubbliche finalizzate sia a mitigare gli effetti nefasti delle emissioni inquinanti già emesse dalla combustione di olio combustibile nella ex TVN, sia a prevenire ulteriori danni all’ambiente e alla salute scientificamente previsti per la nuova TVN a carbone sporco."
Ad affermarlo è il coordinamento Medici per la salute e l'ambiente che riapre così la polemica sull'utilizzo dei fondi Enel. Secondo il Coordinamento, infatti, con la variazione di Bilancio ratificata la scorsa settimana dal Consiglio comunale, praticamente il totale dei finanziamenti dell'azienda elettrica sono stati vincolati di fatto ad interventi che nulla hanno a che vedere con il principio della compensazione ambientale per i quali, almeno teoricamente, sono stati concessi, tanto da definire destinati soprattutto alla spesa corrente del Comune.
"L’unica voce parzialmente compatibile con la natura di tali compensazioni – affermano i Medici - è quella dei cinque milioni di euro da destinare alla revisione della rete idrica in quanto le falde acquifere potenzialmente inquinate vanno monitorate con accuratezza e potabilizzate senza rischi per la collettività. Tutte le altre vie di utilizzazione delle risorse finanziarie (variante di trincea, manifestazioni goderecce o culturali e copertura di “buchi” di gestione…) sono da considerare storno e dissipazione di danaro pubblico".
Il Coordinamento propone quindi quella che a suo avviso sarebbe una più congrua e legittima gestione del “tesoretto Enel”. "Controllo scientifico e puntuale dei dati forniti dalle centraline di monitoraggio degli inquinanti, ora disseminate sul territorio senza un piano organico e senza un responsabile fisicamente identificabile; supporto tecnico-amministrativo per strutture sanitarie pubbliche che si occupano di patologie correlate agli inquinanti (servizi broncopneumologici, cardiovascolari e oncologici; centri di elaborazione dati); costituzione d’una “task-force” tecnico-giuridica impegnata nella difesa giudiziaria della collettività contro gli abusi di entità private (navi da crociera e navi da trasporto) o di omissioni e ritardi da parte di strutture pubbliche (Arpa, Asl, Ispettori Inail e Assessori alla sanità e all’ambiente)".
Non chiediamo la luna – concludono i Medici - Ci accontentiamo di non degradare ulteriormente gli equilibri della nostra Madre Terra che sta subendo ferite immedicabili da parte dei cosiddetti “decisionisti” che, ai nostri occhi disincantati, appaiono come i “nuovi barbari” dell’era dello sviluppo ad ogni costo, ma di fatto insostenibile per i delicati equilibri ambientali e sanitari.

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