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20 novembre 2005

"Questa lotta al carbone la dedichiamo ai nostri figli. No Al Carbone nè a Civitavecchia nè altrove"



Tratto da NO COKE
Questa lotta al carbone la dedichiamo ai nostri figli. No Al Carbone nè a Civitavecchia nè altrove

Inviamo un nostro messaggio, per dare forza a tutti coloro che quotidianamente lottano per l’ambiente.

Carissimi amici
inizia da qui per noi un percorso da fare insieme, all’insegna del mutuo aiuto, per sconfiggere quei poteri forti a cui interessano soltanto gli introiti economici e mai la salute pubblica o lo sviluppo reale di un territorio. Ci vogliono ignoranti e supini, pronti a subire senza alzare la testa. Il movimento "NO COKE" somiglia ad una scossa di terremoto che sta gradualmente spazzando via l'omertà e l'ignoranza della gente in materia di politica energetica.
Ignoranza ed omertà sono i pilastri su cui poggiano i poteri forti e
le consorterie che da essi derivano.
Grazie alla rete, ora la gente ha modo di accedere all'informazione libera e di mettersi in contatto con chiunque voglia condividere delle battaglie combattute sulla base di principi e valori e a tutela dell'interesse collettivo: abbiamo quindi il partito della gente contro il partito degli interessi di lobby.
Ed è appunto la fiducia e la speranza che tutti noi riponiamo nel Movimento, che ci dà adito ad andare avanti impegnandoci fino in fondo nella nostra sacrosanta battaglia.
Abbiamo la fortuna di vivere in un'epoca in cui i potentati economici cominciano a sentir vacillare la propria onnipotenza e la sicurezza dell'eterna impunità: in questo Paese la gente sta maturando un certo "senso del diritto", si sta prendendo coscienza, in maniera pregnante e concreta, del fatto che - come recita la Costituzione - "la sovranità appartiene al popolo".
Vogliamo raccontare l’esperienza di uno dei tanti comitati spontanei di cittadini che combattono contro l’utilizzo del carbone,in un comprensorio intorno al polo energetico di Civitavecchia e Montalto di Castro che vive di turismo e di agricoltura.
Credendo fermamente di dare a voi il coraggio e la forza di combattere.
In un momento in cui tutti credevano che fosse troppo tardi per impedire la riconversione a carbone di TVN a Civitavecchia,abbiamo alzato la testa ed è bastato dire:
“Non possiamo più rimanere a guardare” e da un’idea di due persone si è passati alla concretizzazione di un movimento di massa, che si è arricchito di altre persone indispensabili oggi per il movimento, tutti apportano con la loro creatività e attivismo qualcosa. Da lì una prima manifestazione in città, abbiamo chiamato a rapporto tutti i politici di tutti gli schieramenti, tutti dal palco hanno con veemenza detto NO No e poi No al carbone …ma di fatto nulla è cambiato. Abbiamo fatto votare per ben tre volte il consiglio comunale contro il carbone, contro le compensazioni di Enel. Abbiamo occupato la Strada Statale Aurelia per quasi tre giorni, inutile dire come molti giornali abbiano censurato o minimizzato la notizia, sulla strada c’era addirittura un cartello che diceva ‘lavori in corso’ invece era febbraio e sulla strada c’eravamo noi con le tende e tanta determinazione. Anni di manifestazioni non hanno però portato a gran ché. Allora abbiamo cambiato tattica: azioni incisive basate sulla documentazione, da presentare ai Ministeri, azioni eclatanti pacifiche: vedi sciopero della fame ad oltranza e occupazione della sala comunale per circa tre mesi, poi lo sciopero si è diffuso a macchia d’olio in tutto il comprensorio e molte città hanno seguito l’esempio che ha suscitato l’interesse dei media ma un grazie particolare va sicuramente a Beppe Grillo il nostro promoter a livello mediatico che ci ha accolti sul palco a Roma per tre serate consecutive a raccontare il nostro dramma e poi è venuto da noi ad incoraggiarci (vedi annozero di Santoro, vita in diretta e tanti altri programmi televisivi e radiofonici). A seguire c’è stata la marcia dei 100 km a piedi verso Roma con tappa finale davanti al ministero di Bersani. Abbiamo dato il via al tavolo della salute e non sono stati i politici a farlo ma 50 donne vestite di nero, a lutto, che hanno steso davanti al ministero della salute di Livia Turco decine di bambolotti nudi ed esanimi, purtroppo non una pura metafora ma una realtà nei territori vessati e piegati alla logica e alla sudditanza energetica. Livia Turco ci ha ricevuti e così è iniziato il tavolo sulla salute. Abbiamo organizzato manifestazioni di piazza con le scuole facendo costruire ai ragazzi girandole e specchi simbolo dell’unica energia che vuole oggi questo territorio vessato da settanta anni dalla logica energetica. C’è persino chi si è messo sul cornicione di un teatro per dire ancora una volta basta al carbone all’olio combustibile alla logica ‘tanti soldi a pochi e danno per tutti’. Nei mesi di occupazione del comune di Tarquinia abbiamo ricevuto la visita di tanti comitati provenienti da tutta Italia: è incredibile come tanta gente si stia movendo non sentendosi più rappresentata dai politici. La politica deve ritrovare una vicinanza con la gente altrimenti non ha senso di esistere. Noi come voi viviamo di agricoltura e di turismo se ci si lede questo diritto oltre a quello della salute che cosa ci rimane…si parla sempre di duecento o trecento posti di lavoro dentro le centrali e si dimentica che qui migliaia di persone perdono i loro introiti…e…la loro salute vergogna!!!! E vergogna soprattutto per quei politici che vivono su queste terre e che non fanno nulla per salvaguardarle. Si vuole esportare al centro sud una politica di disastro ambientale, il sud non può essere industriale, non può essere la brutta copia del Nord il nostro futuro, quello che nessun cinese o giapponese ci può copiare è l’ambiente e l’archeologia, la cultura, distrutto questo ragazzi non ci rimane che piangere!!! Prima di arrivare a ciò però chi vuole la distruzione di queste terre dovrà lottare, perché noi non demordiamo anche se spesso ci sentiamo stanchi , esausti , poi c’è sempre qualcuno che sa ancora alzare la testa e ridà coraggio a tutti. Ragazzi, voi tutti che siete qui oggi non lasciatevi abbattere, non vi lasciate annientare dalla logica del ’tanto non si può fare nulla’ , logica in cui sguazzano le lobby e chi vuole guadagnare sulla nostra pelle.

Il cammino è ancora lungo e tortuoso: tuttavia le avvisaglie del
cambiamento ci sono e lasciano ben sperare per il futuro.

Il 16 giugno scorso, a Gualdo Cattaneo è nato il
Coordinamento Nazionale dei Comitati per l'Energia Pulita (CoNEP).
Il primo atto politico del Coordinamento dovrà essere la promozione di un referendum popolare sull'abolizione dell'uso di carbone, pet coke e cdr come fonti energetiche.

Per ora il Coordinamento è solo un progetto comune condiviso da molti Comitati ecologisti, ma quanto prima si dovrà provvedere a strutturarlo con una rappresentanza nazionale e varie rappresentanze locali.

Questa lotta al carbone la dedichiamo ai nostri figli

Con l'auspicio di incontrarVi personalmente quanto prima, Vi
abbracciamo tutti fraternamente.

Comitato NO COKE Alto Lazio
Coordinamento dei medici del comprensorio di Civitavecchia
Comitato per il NO AL CARBONE di Porto Tolle (RO)
Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo (PG)
Comitato per Scarpino (SV)

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