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09 novembre 2008

2008/11/08 "Sospeso il tecnico che seguiva l’Ilva nella commissione IPPC “


TRatto da ilpaesenuovo.it
Sospeso il tecnico che seguiva l’Ilva nella commissione IPPC

Legambiente: “Al Ministro chiediamo la nomina di un esperto di fama internazionale”.

L’ingegner Bonaventura Lamacchia, condannato per gravi reati (falso, ricettazione, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, tentata estorsione e turbativa d´asta) secondo quanto riportato oggi da Repubblica in un articolo a firma di Giuliano Foschini ed Emanuele Lauria, è stato sospeso dal suo incarico dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che lo aveva nominato solo due mesi fa.

L’ingegner Lamacchia stava seguendo l’istruttoria per la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all’ILVA, la pratica in cui, sostanzialmente, si gioca il futuro ambientale di Taranto.

“La procedura per la concessione dell’AIA per lo stabilimento Ilva di Taranto e l’Accordo di Programma dell’ 11 aprile scorso” scrivono in una nota congiunta Stefano Ciafani della Segreteria nazionale di Legambiente, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Lunetta Franco, presidente del Circolo di Taranto di Legambiente, “rappresentano la concreta possibilità di una svolta storica per il futuro di Taranto, se segneranno una effettiva discontinuità rispetto a una storia, quella dell’inquinamento ambientale di origine industriale, finora caratterizzata solo da ritardi e omissioni".

Le norme sull’AIA consentono infatti di poter intervenire sui sistemi produttivi condizionandone l’esercizio all’adozione delle migliori tecnologie disponibili, all’impatto ambientale prodotto e ad un puntuale sistema di monitoraggio delle loro emissioni”.

Da questa brutta vicenda, che segue la “decapitazione” della precedente Commissione e la sostituzione dei suoi componenti con uomini di sicura “fiducia” del ministro, ci sembra che il ministro stesso dovrebbe trarre chiare indicazioni per una decisa inversione di rotta.

“Per seguire la complessa pratica dell’ILVA -concludono Ciafani, Tarantini e Franco- chiediamo che sia nominato un tecnico di fama internazionale, paragonabile per competenza, esperienza e moralità al prof. Veronesi nel settore della ricerca e della cura del cancro. Il futuro di Taranto e del suo più importante impianto industriale non può essere affidato ad un tecnico con guai giudiziari, ma merita che le più alte professionalità in ambito internazionale se ne occupino”.
Tratto da:www.articolo21 info

Commissione IPPC, avviata procedura di sospensione per Lamacchia
di Redazione
Il Ministero dell’Ambiente ha avviato la procedura di sospensione dalla Commissione IPPC dell’ing. Bonaventura Lamacchia, già componente della Commissione Via-Vas dall’ottobre 2007 al giugno 2008.
La procedura di sospensione è stata avviata nelle more della definizione di accertamenti amministrativi sulla posizione dell’ing. Lamacchia in relazione al suo ruolo di componente della Commissione.

La Carovana al Ministro: quali criteri per le nomine IPPC?
stralcio dall'articolo di Giuseppe Giulietti
Da mesi sottolineiamo come la questione delle morti bianche e della centralità della sicurezza sul lavoro, nonché l’attenzione sul pericolo di emissioni pericolose e l’insorgenza di maggiori malattie professionali sia una vera e propria emergenza nazionale.Con l’ex ministro Cesare Damiano, insieme a tante associazioni e alle organizzazioni sindacali, abbiamo per questo dato vita alla “Carovana per un lavoro sicuro”.
Una delle prime tappe è stata Taranto per le note vicende che riguardano la sicurezza all’Ilva, la fabbrica siderurgica più grande d’Europa e con il più alto tasso di inquinamento da diossina dovuto alle emissioni della stessa azienda. Da tempo è aperto in Città e nella Regione un confronto ed una discussione su come arginare i fenomeni di insicurezza, con particolare attenzione per i pesanti risvolti che ha sulla popolazione il forte inquinamento e il moltiplicarsi dell’insorgenza di casi di malattie gravissime; per questo il precedente Governo aveva posto all’attenzione tramite esperti e personalità la situazione di Taranto.
Il Governatore della Puglia Nicki Vendola, proprio qualche giorno fa, riprendendo le denunce dei cittadini, supportate dall’Arpa regionale e da altri Enti preposti al controllo delle emissioni, si era dichiarato pronto a chiedere la chiusura dell’Ilva in assenza dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale).
Contemporaneamente,la ministra Stefania Prestigiacomo, come si apprende da un articolo sull’Espresso oggi in edicola a firma di Sandra Amurri, e dal sito di Articolo21, ha azzerato la vecchia commissione IPPC, composta da autorevoli scienziati ed esperti del settore, sostituendoli con altri membri. La commissione come è noto decide attraverso la concessione Aia, il destino delle 200 più grandi aziende italiane e, inoltre, si occupa dei limiti delle emissioni di gas serra in base al protocollo di Kyoto e di quelle di biossido di carbonio del pacchetto “clima-energia” del Consiglio d’Europa.
Leggendo la lista di nuovi “esperti” nominati dalla Prestigiacomo si scopre che il nuovo presidente dell’IPPC è Dario Ticali. Laureato in ingegneria e ricercatore all’università privata Kore di Enna, vanta pubblicazioni riguardanti il comportamento delle “pavimentazioni stradali.”
Ma ancora più grave e incomprensibile è la nomina dell’ing. Bonaventura Lamacchia quale referente per la questione della concessione dell’Aia all’Ilva di Taranto, come denunciato da Sandra Amurri, nel pezzo sull’Espresso. Lamacchia vanta un buon curriculum giudiziario, quindi sicuramente affidabile ed esperto.(Tra le varie condanne false fatturazioni, ricettazione, falso in bilancio, falso ideologico, evasione fiscale .........omissis)
Ci piacerebbe conoscere quali siano i criteri per i quali sono stati rimossi i precedenti membri della IPPC, con quali criteri siano stati scelti i nuovi,quali titoli abbiano, a partire dal Presidente, per rivestire questo fondamentale ruolo, come sia stato scelto il Sign. Lamacchia e chi lo abbia nominato a responsabile delle istruttorie per la concessione delle autorizzazioni AIA........

Considerazioni di Uniti per la salute .


Ognuno tragga le conclusioni che ritiene più opportune ma anche noi , dal nostro punto di vista di semplici cittadini, riteniamo che sia indispensabile che nei posti cardine per la tutela della nostra salute e del nostro ambiente siano posti tecnici di provata competenza, esperienza e moralità .
Il futuro di Taranto ,come anche il nostro che conviviamo da decenni con una centrale termoelettrica a carbone, necessita della massima tutela da parte di chi è preposto ed ha la responsabilità della salvaguardia del benessere pubblico. Le norme sull’AIA consentono infatti di poter intervenire sui sistemi produttivi condizionandone l’esercizio all’adozione delle migliori tecnologie disponibili, all’impatto ambientale prodotto e ad un puntuale sistema di monitoraggio delle loro emissioni.

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