Vado, la Regione ribadisce il suo “no” al potenziamento della centrale
Vado Ligure. La Regione ribadisce il suo no al potenziamento della centrale termoelettrica di Vado Ligure attraverso l’installazione di un ulteriore gruppo a carbone di 460 MW. Nella seduta odierna del consiglio regionale Carlo Vasconi del gruppo dei Verdi ha presentato un’interrogazione chiedendo alla giunta se è stata rispettata la normativa che disciplina l’istituto della Conferenza dei Servizi, alla quale non è stata invitata la Regione Liguria per la valutazione della richiesta della società Tirreno Power, e le azioni che intende intraprendere per impedire l’apertura del terzo gruppo a carbone.“La giunta regionale – ha spiegato Vasconi - nell’ambito della procedura di Via nazionale, il 14 giugno 2007 aveva espresso parere istruttorio negativo sulla compatibilità ambientale del progetto di nuova sezione da 460 MW a carbone, ma la Commissione Via nominata recentemente dal Governo, contravvenendo al parere del ministero dell’Ambiente del 2001 e della stessa Regione Liguria, ha espresso un parere positivo all’apertura del terzo gruppo a carbone. La proposta avanzata dalla società Tirreno Power non può essere accolta in quanto la realizzazione del progetto rappresenterebbe un aggravio dell’impatto ambientale e un ulteriore attentato e pericolo per la salute pubblica”.
L’assessore regionale all’ambiente, Franco Zunino, ha risposto: “A una simile decisione avrebbe dovuto partecipare la Regione e questo non è avvenuto. Ci sono delle prescrizioni del decreto ministeriale del 2001 che non sono state adempiute. Dopo aver più volte sollecitato il ministero affinché provvedesse a farle rispettare, ci accingiamo a fare una diffida. La giunta regionale difende il parere negativo al Via nazionale per impedire la realizzazione del terzo gruppo a carbone. Il terzo gruppo riteniamo sia in netto contrasto con il piano di risanamento dell’aria ed in contrasto con il piano energetico nazionale. Difenderemo il nostro parere negativo che corrisponde al parere negativo dei territori interessati. Non si può decidere a livello centrale”.
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