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06 febbraio 2009

2009/02/07 2TVN: LA CENTRALE ENEL DI CIVITAVECCHIA CON L’AIA SCADUTA DOVE OLTRE AL CARBONE VOGLIONO BRUCIARE I RIFIUTI


Tratto da unonotizie
CIVITAVECCHIA / 06-02-2009

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prevista dal D. L.vo 59/05 si basa sul principio del miglioramento periodico degli impianti per ridurre l'inquinamento delle centrali termoelettriche. La norma prevede il rinnovo dell'AIA ogni 5 anni. Se la centrale è registrata EMAS ((Environmental Management and Audit Scheme, procedura di controllo ambientale che coinvolge molto le popolazioni locali!)) il rinnovo avviene ogni 7 anni. La centrale di TVN non ha una registrazione EMAS specifica come centrale a carbone e la sua AIA è scaduta il 24 dicembre scorso. Ma l' Enel è l' Enel e, complici il Governo, i Sindaci, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, tenta di far passare come registrazione Emas del nuovo impianto quella rinnovata nel 2006 per la centrale ad olio pesante dismessa. Dal 24 dicembre scorso la centrale di TVN non può bruciare più niente. Ancora una volta i sindaci e i consiglieri comunali tacciono, resi silenti dalle compensazioni, dagli ordini di partito e da una certa mancanza di coraggio. Non disdegnano però di prendere provvedimenti pro-Enel e contrari a chi ad Enel si oppone. Sindaci e consiglieri sono muti anche a proposito di osservazioni al riesame dell'AIA. L'ente elettrico chiede un limite di 100 mg/Nm3 per l'acido cloridrico (HCl) ma il limite fissato dal competente organismo europeo è 5. Se verrà autorizzato il limite 100 Enel potrà riversare oltre 6 quintali di pericoloso acido cloridrico, ogni ora per 6500 ore all'anno su Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, Tolfa e Santa Marinella (totale 39.000 quintali all'anno), se il limite sarà 5 la quantità si ridurrà a 30 kg ogni ora (1.950 quintali all'anno). Leggete ora la motivazione dichiarata “…. valori limite più bassi di quelli indicati comporterebbero onerose limitazioni di approvvigionamento del combustibile, che implicherebbero l’impossibilità di accesso ad importanti aree di fornitura del mercato”, che in altre parole significa “ chiudete un occhio!, lasciateci usare valori di comodo, inquinare di meno ci costerebbe troppo!”. È chiaro che per i cittadini non è una questione di limiti, l'autorizzazione non trasforma i veleni in sostanze benefiche. Invece va compreso a fondo quel valore “100”, raffrontandolo con la quantità attesa massima che è “25”. Perchè tutto questo margine? La risposta va cercata non nel carbone ma nei rifiuti, che bruciando producono un'enorme quantità di acido cloridrico (Hcl). Stanno preparando le carte per bruciare i rifiuti nella centrale a carbone di Civitavecchia TVN (Torre Valdaliga Nord), nel silenzio di tutti. I cittadini liberi continuano a lottare per fermare la centrale.

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