

Respirare aria inquinata in gravidanza è molto nocivo per la salute della mamma e del nascituro.
Le sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera possono, una volta entrate nell'organismo della gestante, provocare dei cambiamenti nei geni dell'utero materno che predispongono il nascituro ad ammalarsi di asma nei primi anni della sua vita.
Questo è quanto afferma uno studio scientifico condotto dalla dott.ssa Shuk-mei Ho dell'Università di Cincinnati (USA) e pubblicato sulla rivista “Plos One”.
La ricerca ha prelevato campioni di sangue dal cordone ombelicale di 56 bambini e, analizzandoli, ha scoperto che l'espressione di un gene, collegato all'esposizione a sostanze atmosferiche inquinanti, era stata modificata e riprogrammata.
Lo stesso gene è presente nei bambini che contraggono l'asma, i cui sintomi si manifestano all'età di cinque anni.
I ricercatori sottolineano come per la prima volta si sia riusciti a provare che l'inquinamento ha effetti negativi anche sui geni.
La ricerca americana, in particolare, ha studiato il gene Acsl3, presente nei polmoni, e ha messo in relazione la sua espressione con l'esposizione delle donne incinte agli idrocarburi policiclici aromatici (ipa), come il benzene ad esempio.
Gli ipa sono composti volatili tossici presenti in alte concentrazioni nelle zone a traffico intenso.
Le analisi effettuate dagli studiosi hanno messo in evidenza il nesso tra un'alterazione nei meccanismi di controllo e attivazione di questo gene e l'esposizione delle future mamme agli idrocarburi policiclici aromatici.
Il fenomeno osservato è un cambio epigenetico, che si verifica quando i fattori ambientali influenzano l'attività di alcuni geni, senza però provocare cambiamenti strutturali o mutazioni genetiche.
Shuk-mei Ho, che ha guidato lo studio, conferma che l'esposizione ambientale può interagire con i geni in gravidanza, un periodo chiave per lo sviluppo del feto, e causare una sorta di “riprogrammazione” nei tessuti, la quale può a sua volta indurre a sviluppare certe malattie in un successivo momento della vita.
Riuscire a individuare per tempo i primi segni d'asma può aiutare a prevenire la malattia, che colpisce il 25% dei bambini residenti in aree a traffico intenso.
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