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17 marzo 2009

2009/03/20"Ambiente: Tutela, convenzione con le Forze dell’Ordine, l’ARPA Puglia, il CNR-IRSA

Due articoli ,in materia ambientale dalle Puglie
Tratto da Ambientenergia. info
" Puglia Ambiente": Tutela, convenzione con le Forze dell’Ordine, l’ARPA Puglia, il CNR-IRSA

Approvato lo schema di Convenzione relativo all'Accordo di Programma quadro "Tutela Ambientale" tra la Regione Puglia, il Comando Regionale Puglia Guardia di Finanza, il Comando Tutela Ambientale dei Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, l'ARPA Puglia e il CNR-IRSA.
Il documento mira al proseguimento delle attività di monitoraggio ambientale fino al 31 dicembre 2009, con risorse pari a euro 800.000,00 rivenienti dal Programma regionale per la tutela dell'ambiente, Asse 6, linea di intervento g.
Lo schema di Convenzione, approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 124 del 10 febbraio 2009, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 10 marzo 2009.
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Dal Blog del Comitato per Taranto

Serrate i ranghi, bisogna salvare la barracca!

Ecco che gli "amici" si vedono nel momento del bisogno: di fronte alle critiche mosse dalla cittadinanza verso la riapertura di un iceneritore che contribuirà ad avvelenare la città, gli ambientalisti "amici dell'AMIU" (anche perchè presenti nel libro paga della ditta, come consulenti) intervengono a difendere la scelta scellerata.
Guardate questo articolo di Roberto de Giorgi, che oggi si è affrettato a scrivere:
"nella situazione tarantina, stante le dichiarazioni dell’Arpa che afferma che l’Ilva inquina come 10000 inceneritori, l’avversione contro quest’ultimo rischia persino di sembrare simbolica." e ancora: " se non si brucieranno a Taranto, si bruceranno a Massafra, in linea d’aria a 1,500 km. Cosa cambia rispetto all’inquinamento ambientale?"
Leggi l'articolo completo
Già un lettore ha commentato:
"Ma perchè lo scrivente, che lascia intendere e cerca di convincere circa l’appropriatezza della riapertura dell’inceneritore dell’AMIU di Taranto, camuffandosi da finto realista figlio del re, non dichiara il suo conflitto di interessi palese? Costui risulta tra i consulenti di chi? ma dell’AMIU ovviamente! Complimenti a questo sito per la scelta dei redattori! Peraltro non si può prendere in giro la gente dicendo che altrimenti i rifiuti verranno bruciati a distanza di 1500 metri: l’inceneritore di Massafra resta comunque attivo e non gli mancherà sicuramente la materia prima (che già arriva da tutta Italia) da bruciare e spandere nell’aria. Quindi, Taranto, la città dei veleni, dell’Ilva, dell’Eni, della Cementir e delle oltre 70 discariche, avrà anche, unico caso in Europa, grazie ai suoi "amministratori ambientalisti", gli inceneritori gemelli! Che brutta cosa l’ambientalismo interessato..."

Facciamo sentire la voce della città che è stanca di aggiungere veleno a veleno!

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