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28 maggio 2009

2009/05/27 "Quello che tutti i politici (e tutti i cittadini) dovrebbero sapere sulle centrali a carbone"

Tratto da "Il Ponente"

Quello che tutti i politici (e tutti i cittadini) dovrebbero sapere sulle centrali a carbone


di VALERIA ROSSI
26 maggio,


“Quello che avrebbero sempre voluto sapere, ma non hanno mai osato chiedere?”
Eh, magari. Purtroppo non è così.
I cittadini non chiedono: i cittadini, in piccola parte, sono già informati e mostruosamente preoccupati.
Tutti gli altri si bevono beati i paginoni e manifestoni a favore della centrale, quelli che ci raccontano anche dalle pagine dei nostri quotidiani che “se ci allarghiamo inquiniamo di meno (come no!) e diamo lavoro a tutti”, una roba che andrebbe denunciata come palese esempio di pubblicità ingannevole. Bevono e preferiscono non sapere la verità, perché la verità fa paura. Ma ai cittadini si racconta che l’emergenza grave, quella terribile, preoccupantissima, sono quei quattro sfigati di immigrati che potrebbero romperti un vetro per fregarti l’autoradio, o magari scipparti la borsa della spesa.
Emergenza ambientale? Ma dove, come, quando? Non se ne parla, ergo non c’è.

E i politici? I nostri aspiranti Presidenti alla Provincia, o sindaci delle città e paesi che si accingono ad affrontare le elezioni amministrative?
Chi di loro si leggerà lo studio approfondito, completo e dettagliato del dottor Paolo Franceschi su carbone e tumori

che potete scaricare cliccando qui

Risposta: nessuno, o quasi.

Qualcuno, per fortuna, non lo leggerà perché non ne ha bisogno: queste cose le sa già e ha già intenzione di combattere contro l’inquinamento con tutte le sue forze, quindi non gli serve informarsi oltre.

Qualcun altro non lo leggerà perché è difficile, è troppo lungo, ci sono parti ostiche…e in questi giorni non c’è tempo per studiare ecologia o medicina; c’è da studiare lo slogan più efficace e c’è soprattutto da portarlo a spasso per tutta la provincia.

Cos’è mai la salute dei cittadini, rispetto ai voti dei cittadini? Non c’è paragone, caspiterina!

Qualcun altro, infine, non lo leggerà perché queste cose non le DEVE sapere. Gli hanno spiegato che deve credere che siano tutte balle: gli hanno anche fatto leggere studi contrastanti che non stanno assolutamente in piedi, ma che sono scritti in linguaggio scentifico bello tosto. Quindi il politico medio, che scienziato solitamente non è, non ci capisce nulla, non riesce ad analizzarli criticamente, non si accorge che in realtà non stanno in piedi. Sfoglia con aria interessata tutto il papiro, guarda le figure (a volte non capendo neanche quelle) e poi va a leggere direttamente le rassicuranti conclusioni (quelle sono scritte in modo che le capiscano anche Topolino e Minnie). E decreta: “Il carbone non fa male, anzi fa benissimo alla salute. Chi dice il contrario è un esaltato fanatico”.
Non è vero, ma è la verità che gli hanno imposto...............

Perché l’ho pubblicato, allora, questo studio?
Be’… perché spero che lo leggano i cittadini.

Lo so che è lungo, lo so che è difficile e so anche che gli stessi cittadini, in gran parte, preferiscono non dover studiare e non dover pensare, perché è faticoso; perché abbiamo già tutti un sacco di problemi che ci assillano (come arrivare alla fine del mese, come trovare lavoro, come pagare la rata del mutuo…), ma che almeno capiamo: ci manca solo di doversi impegnare, studiare, arrovellare per poi scoprire che abbiamo una preoccupazione in più, quella dell’ avvelenamento dell’aria che respiriamo. E che non sappiamo come affrontarla.

E’ da masochisti, lo so; almeno se si dà per scontato l’ultimo assunto, ovvero che siamo impotenti.
Però io NON CREDO che siamo davvero impotenti: credo che abbiamo ancora un’arma, quella del voto, che ci può ancora rendere artefici del nostro destino.
Quindi, forse, le cose è meglio saperle; anche se posso capire quelli che non vogliono sapere perché non vogliono preoccuparsi troppo.
Quelli che “non possono” sapere perché gli è stato ordinato di non sapere, invece, non li capisco; anzi, li capisco benissimo....

Per questo spero che qualche politico, magari di nascosto, questo studio se lo legga.
E’ solo uno dei tanti che bisognerebbe leggere, studiare e capire prima di pensare di poter governare le nostre città o l’intera provincia; perché questo parla di centrali a carbone, ma ci sono anche quelli relativi agli inceneritori, al nucleare e a tutto ciò che si sta minacciando di mantenere, ampliare o portare in provincia di Savona.

Insomma, appellone finale:

Politici, leggetevi questo studio: di nascosto, magari. Ma leggetelo.....
Cittadini, leggetelo alla luce del sole, divulgate e diffondete: e se c’è qualcosa che non capite, anziché smettere di leggere, chiedete. Vi risponderemo, renderemo le cose più semplici e più comprensibili .........

Spero davvero che non sia un appello destinato a cadere nel vuoto; perché in questo caso i politici potranno prometterci di tutto: case, soldi, lavoro, strade… ma quello di cui avremo maggiormente bisogno, e di cui avranno bisogno i nostri figli, saranno cliniche e ospedali.


Che ci piaccia o meno saperlo.

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