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12 luglio 2009

2009/07/13 "Solare termodinamico, è il momento dell'Italia""......PROGETTO DESERTEC:Come il sole del Sahara riunisce l'Europa e l'Africa"

FORSE ANCHE PER L'ITALIA COMINCIA AD USCIRE,DALLE NUVOLE, QUALCHE RAGGIO DI SOLE.Speriamo .........che vada a buon fine.....

25 Giugno 2009
Solare termodinamico, è il momento dell'Italia
(Filippo Franchetto)

La prima centrale solare termodinamica italiana verrà realizzata in Lazio, e più precisamente in provincia di Latina.
L’accordo per la costruzione dell’impianto, da 25-30 megawatt di potenza, è stato raggiunto il 22 giugno con la firma di un Protocollo tra Regione Lazio, Enea e Confindustria Lazio.

Il famoso progetto Archimede di Priolo, sviluppato in questi anni grazie ad una collaborazione tra Enel ed Enea, ha rappresentato il progetto pilota indispensabile per testare l’affidabilità di una tecnologia, brevettata dall’Enea e fortemente voluta dal premio nobel Carlo Rubbia, che oggi sembra matura per concretizzarsi nel primo vero impianto commerciale.

Enea e Confindustria Lazio realizzeranno entro tre mesi uno studio di fattibilità, nel quale verranno definiti tutti i dettagli tecnico-economici del progetto. L’investimento per l’impianto di Latina, che occuperà un’area di circa 100 ettari (pari a una superficie di un km per un km), è stimato in 150 milioni di euro. I tempi stimati per la costruzione e l’avvio della centrale sono di due-tre anni. Parte del finanziamento iniziale verrà da fondi regionali e Por (Programmi Operativi Regionali), ma nell’iniziativa verranno coinvolti anche imprenditori e banche. Si attendono infatti importanti ricadute economiche e occupazionali per tutta la regione, anche sulla spinta della realizzazione – tuttora in corso – della centrale fotovoltaica di Montalto di Castro (VT), che con 24 megawatt sarà l’impianto fotovoltaico più grande d’Italia.

Si tratta dei primi importanti passi verso una riconversione verde dell’economia, : “la nuova centrale solare termodinamica di Latina, se andrà a buon fine, contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo del 20% di energie rinnovabili al 2020, data per la quale il settore della green economy potrà produrre oltre 18 mila nuovi posti di lavoro nel Lazio”.

Marrazzo sottolinea come la regione Lazio, che oggi presenta bassissimi livelli di penetrazione delle rinnovabili, con questi due nuovi impianti e con l’inarrestabile crescita del fotovoltaico potrà passare dagli attuali 35 megawatt a ben 600 megawatt di tecnologie solari installate nel 2010.

Dal buon esito del progetto di Latina, dipenderanno probabilmente anche le sorti della tecnologia solare termodinamica sviluppata e brevettata dall’Enea in partnership con centri di ricerca e industrie italiane. Sebbene esistano in tutto il mondo impianti con collettori parabolici lineari, molto simili a quelli progettati per Latina, il brevetto italiano presenta alcune peculiarità. Da segnalare in particolare l’utilizzo di sali fusi come fluido termovettore al posto dell’olio minerale normalmente impiegato in questi impianti. Il vantaggio dei sali fusi sta nella loro capacità di raggiungere temperature di 550° C (contro i 390 °C dell’olio minerale), e conseguentemente di catturare maggiori quantità di energia.

Se l’esperienza laziale dovesse rivelarsi positiva, il nostro paese, tradizionalmente dipendente da manufatti e materie prime estere, potrebbe qualificarsi come uno dei principali produttori ed esportatori di tecnologie legate al solare termodinamico.
Riferimenti

Che cos'è il solare termodinamico
Nextville (Energie rinnovabili)


Desertec, 400 miliardi di euro per il solare termodinamico
dall'archivio News di Nextville


Un quarto dell'energia mondiale dal solare termodinamico entro il 2050
dall'archivio News di Nextville


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MONACO (GERMANIA) / 13-07-2009

ENERGIA SOLARE - CORRENTE DALL'AFRICA DEL NORD/ si firma oggi in Germania l'avvio del progetto Desertec ma i francesi vogliono i propri reattori nucleari

Monaco (UnoNotizie)

Avrà luogo oggi, a Monaco di Baviera (Germania), la riunione di fondazione di Desertec, una tra le più grandi inizative private nel campo dell'energia rinnovabile. L'obiettivo di Desertec consiste nel costruire campi solari nell'Africa del Nord e fornire così energia anche all'Europa.

In primis a simpatizzare per il progetto è l'Algeria, ma non manca un forte interessamento anche da parte del Marocco e dell'Egitto. Desertec non lascia in ogni caso indifferente nessun Paese africano, in quanto il bisogno di energia è molto forte.

PROGETTO DESERTEC/ Come il sole del Sahara riunisce l'Europa e l'Africa

Ma all'orizzonte già si prospettano le prime lotte per la supremazia nel campo della produzione energetica, con la lobby nucleare francese che vuole vedere i propri reattori piazzati in Nord Africa

- Uno Notizie estero -

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