Com’è difficile essere cittadini
- Che vitaccia essere cittadini. Soprattutto se si chiede di essere ascoltati, di poter far giungere la propria voce a chi di dovere.
Guardiamoci attorno: la nostra è la società della democrazia allargata, una società in cui abbondano i mezzi con cui i semplici cittadini possono mettersi in contatto con le istituzioni. Eppure, per essere ascoltati, ci si deve arrangiare nel creare comitati, associazioni, aderire a class action... Perché alla fin fine il cittadino è esposto a qualunque disgrazia che possiate immaginare: l’inquinamento atmosferico e acustico - in Lombardia proprio per queste ragioni hanno indagato gli amministratori locali, considerati responsabili del benessere dei propri cittadini -, la criminalità di strada, la disorganizzazione delle ferrovie, i disagi negli uffici pubblici e chi più ne ha più ne metta. Ma per salvarsi vediamo centinaia di persone che rinunciano al proprio tempo libero per fondare comitati, tolgono spazio alla propria famiglia per frequentare le riunioni di quartiere......... E lo stupore, nuovo ogni volta, di scoprire di non avere una voce abbastanza forte da essere udita ai livelli più alti, con la beffa che troppe volte lo Stato, o chi per lui, si manifesta solo sotto forma di una società di riscossioni.
La strada dell’esposto in procura, o della class action, dovrebbe essere una soluzione estrema, quella cui si ricorre quando non si sa più a che santo votarsi. Invece, in questo nostro paese, in queste nostre città, sta diventando la consuetudine: quasi che il riunirsi, il farsi forza a vicenda fosse l’unica maniera di difendersi. Rinunciando a ore, giorni della propria vita perché non soccomba anche la speranza di poter cambiare le cose.
No, davvero non è facile essere cittadini oggi.
(Essere cittadini oggi è "UNA STRADA TUTTA IN SALITA"come nell' immagine ) _____________________________________________________________________
Tratto da http://www.youtube.com/watch?v=Pnby-9UfdiE
Video su YOU TUBE Misurazione empirica e puramente indicativa della temperatura delle acque di raffreddamento della centrale termoelettrica a carbone di Vado Ligure (SV), con comparazione alla temperatura della superficie marina adiacente..
Tratto da "Albenga Corsara"
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Convocato in sessione straordinaria e in seduta pubblica per sabato 6 febbraio alle ore 9 il Consiglio Comunale di Varazze. ........ spazio anche alla centrale a Carbone TP di Vado-Quiliano: “Tirreno Power, potenziamento e riconversione – Effetti sulla qualità dell’aria e della vita nei comuni limitrofi ed in particolare nel Comune di Varazze”. Di seguito il primo punto dell’Odg.
ORDINE DEL GIORNO
1. Richiesta di convocazione del Consiglio comunale presentata in data 19 gennaio 2010 dai Consiglieri sigg.ri: A. Bozzano, M. Baccino, L. Pierfederici, R. Calcagno, E. Patrone, M. Dagnino e S. Vallerga sul seguente argomento: “Tirreno Power, potenziamento e riconversione – Effetti sulla qualità dell’aria e della vita nei comuni limitrofi ed in particolare nel Comune di Varazze”.
Considerazioni di Uniti per la Salute
L' Informazione è come le polveri sottili quando si propaga riesce difficile poi contenerla.
Speriamo che ulteriori comuni si pronuncino "nel merito" e capiscano" l'Importanza del Problema" per i nostri territori Infatti La ricaduta delle polveri emesse da una centrale a carbone si possono estendere per decine di chilometri!- Le conseguenze sulla salute sono facilmente immaginabili
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