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29 gennaio 2011

1)WWF:"Dei delitti e delle pene contro l’ambiente":Illegalità costante dal nord al sud 2)Inquinamento a Napoli: arrestato Gianfranco Mascazzini

Tratto da La Stampa

WWF: in Italia ambiente sotto attacco

Illegalità costante dal nord al sud

"Dei delitti e delle pene contro l’ambiente": si potrebbe intitolare così, in coincidenza con l’apertura ufficiale dell’Anno giudiziario, il bilancio diffuso dal WWF sull’attività del proprio settore legale contro i crimini ambientali, un’attività silente e costante a servizio della società civile i cui numeri denunciano come i delitti contro ambiente e salute in Italia siano all’ordine del giorno.

Sono decine gli eco-avvocati che, solo nel 2010, hanno seguito per conto del WWF oltre 250 udienze nei tribunali italiani penali ed amministrativi. Dal 1986 ad oggi sono oltre 300 gli avvocati che, almeno una volta, si sono battuti insieme al WWF contro l’illegalità ambientale in oltre 2.000 giudizi in cui l’associazione ha preso parte. Dal nord al sud contro industrie inquinanti, enti locali colpevoli di violazioni in materia di caccia, contro privati per salvare l’integrità dei boschi o dei fiumi, ricorsi per conto di cittadini o associazioni locali contro inquinamenti o espansione di cave, ricorsi contro progetti deturpanti per il paesaggio o abusivi, opposizioni o ricorsi contro progetti di grande opere prive di Valutazione di Impatto Ambientale, costituzione di parte civile contro incendiari o bracconieri, e infine contro industrie ricomprese negli elenchi dei siti da bonificare colpevoli di inquinamenti illeciti e altri reati. ....

L’attività degli eco-avvocati conferma una realtà drammatica: il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è altissimo (uno ogni 43 minuti – dato del Ministero dell’Ambiente nel 2010) e, pur consapevoli che i processi seguiti direttamente dal WWF siano solamente una goccia nell’oceano...

In questo momento il WWF è presente ed è parte attiva in oltre 300 processi tuttora pendenti, un grande sforzo a difesa degli interessi della collettività attuato anche con l’aiuto degli avvocati e delle migliaia di sostenitori. “In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario vogliamo sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia- La magistratura svolge quel ruolo fondamentale di ‘grande saggio’ che non solo sanziona ma indirizza correttamente l’azione della società che può incidere sul patrimonio naturale e la salute dei cittadini ed è quindi importantissimo anche avere un buon esercito di avvocati che oltre a rappresentare in giudizio queste istanze sappiano trasmettere questa saggezza anche al di fuori delle aule dei Tribunali”.


CONTRO GLI INQUINATORI …. SOLO MULTE DA DIVIETO DI SOSTA

“L’attività degli avvocati che lavorano al nostro fianco da oltre 20 anni è la ‘cartina tornasole’ di quanto l’illegalità in campo ambientale sia diffusa e costante “...... E’ urgente inserire nel Codice penale la voce ‘Delitti ambientali’. Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, del suolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) sono esclusivamente di natura ‘contravvenzionale’ (secondo la classificazione del’39 del codice penale). Sostanzialmente sono forme di reato punite con sanzioni più ‘leggere’ rispetto ai ‘reati-delitti’. Quindi il sistema sanzionatorio per le leggi di tutela ambientale costituisce il tallone d’Achille per cui in Italia gli illeciti ambientali sono sempre più frequenti e gravi , pur producendo effetti devastanti sul territorio, sulla natura, sul paesaggio e sulla salute umana che rimangono sostanzialmente impuniti”.

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Inquinamento a Napoli: arrestato anche l’attuale commissario in Abruzzo

Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell’ambiente e commissario in Abruzzo per la gestione dei fondi per mitigare il rischio idrogeologico, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione contro reati ambientali, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli.
Mascazzini, tra le 14 persone arrestate dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza di Napoli, è finito agli arresti domiciliari.
Nel corso delle indagini è stata accertata l’esistenza di un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori di impianti di depurazione campani che ha consentito, per anni, lo sversamento in mare del percolato (rifiuto liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani), in violazione delle norme a tutela dell’ambiente.
Il percolato veniva immesso senza alcun trattamento nei depuratori dai quali finiva direttamente in mare, contribuendo ad inquinare un lunghissimo tratto di costa della Campania, dal Salernitano fino al Casertano.(IlCapoluogo.com)
Abbiamo appreso con sorpresa e rammarico la notizia del coinvolgimento dell’ex direttore generale del ministero dell’Ambiente Gianfranco Mascazzini nell’inchiesta della Procura di Napoli”. Lo afferma in una nota il ministro dell’Ambiente,Stefania Prestigiacomo.
”Ci auguriamo – conclude – che Mascazzini, dirigente pubblico di lunghissima esperienza, conosciuto e apprezzato per la sua competenza, possa al piu’ presto chiarire la sua posizione
”.
(ASCA)

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