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11 settembre 2011

1)RICORDANDO L'11 SETTEMBRE 2)Dalle fonti rinnovabili un milione di nuovi posti di lavoro entro il 2020

RICORDANDO L'11 SETTEMBRE

NEL 10° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DELLE TORRI GEMELLE UN'IMMAGINE
PER NON DIMENTICARE.


Purtroppo il terrorismo è una delle tante minacce presenti nelle nostre società ...... Nella scala statistica delle minacce mortali che pesano su di noi, è certamente grave, ma sicuramente non la sola ......



Tratto da AmbienteAmbienti

"11/9 2001 – 11/9 2011 Il dramma comincia adesso"

Allarme per la salute dei newyorkesi che l’11 settembre di dieci anni fa assistevano inermi oppure sono stati mossi da atti di eroismo o dal dovere come i vigili del fuoco che hanno scavato nelle macerie delle Torri gemelle del WorlTrade Center.
Da una analisi del “New York Fire Department” su circa 10mila pompieri, risulta che quanti hanno partecipato alle operazioni di soccorso hanno il 19% di probabilità in più di ammalarsi di tumore rispetto ai colleghi che non parteciparono.
E che i di cui si sono ammalati, leucemia, linfoma non-Hodgkin e mieloma multiplo, dell’esofago, della prostata e della tiroide sono del tutto simili a quelli delle vittime dell’ dei teatri di guerra o dei poligoni vedi in Sardegna – dove sono stati sparati proiettili al ().
La notizia è stata pubblica dal “The Lancet” ma già il New York Fire Department aveva lanciato l’avvertimento lo scorso aprile a causa di un elevato e incomprensibile numero di tumori che aveva colpito i lavoratori delle Torri.
Quella che ormai è più di una ipotesi, tenuta nascosta, è che le strutture dei due aerei che si sono schiantati nelle Torri gemelle, come tutti i grossi aerei di trasporto passeggeri, potevano contenere dagli 800 kg ai 1.500 kg di uranio impoverito usato per la schermatura dalle radiazioni e come contrappeso. Per migliaia di newyorkesi che hanno respirato l’aerosol di metalli pesanti, in particolare di uranio impoverito, causato dalle alte temperature degli incendi dopo l’impatto dei due velivoli, il futuro potrebbe essere catastrofico.

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2)PARLIAMO ORA DI FONTI RINNOVABILI
IN QUESTA SETTIMANA CHE SI APRE, PER NOI SICURAMENTE DENSA DI ENORMI PROBLEMI DA RISOLVERE, SOFFERMIAMOCI A RIFLETTERE E A PENSARE CHE UN MONDO MIGLIORE E' POSSIBILE........... ANCHE IN CAMPO AMBIENTALE,

L' IMPORTANTE E' TENERE BEN APERTI GLI OCCHI
... E CAMBIARE SERIAMENTE PROSPETTIVA.


VAI AL SITO:ZEROEMISSION ROME 2011 Roma, 14 - 16 settembre 2011


Tratto da Adnkronos

I dati diffusi al congresso degli ingegneri

Dalle fonti rinnovabili un milione di nuovi posti di lavoro entro il 2020

"Sia per la produzione dell'energia che per il suo contenimento gli ingegneri hanno un ruolo di primo piano. Da qui la necessità che politica e industria si convincano di procedere nella fascia alta della filiera. Le fonti energetiche rinnovabili e la mobilità sostenibile produrranno entro il 2020 per il nostro Paese circa un milione di nuovi posti di lavoro. Ad affermarlo è Romeo La Pietra, presidente del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, in occasione del Congresso nazionale della categoria, in programma a Bari fino al 9 settembre.
"Le nuove figure professionali che saranno maggiormente ricercate -ha spiegato- saranno strettamente collegate alle scelte che faranno i decisori pubblici e le imprese sul fronte delle politiche energetiche, infrastrutturali e di finanziamento". L’opportunità occupazionale che si prospetta è davvero notevole e proprio per i professionisti dell’ingegneria: solo per loro, infatti, nell’arco di nove anni, potrebbero crearsi dai 20 ai 40mila nuovi posti di lavoro, secondo un'indagine dello Iefe Bocconi e del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, in particolare nei settori quali: meccanica, elettromeccanica, termoidraulica, edilizia, mobilità e rinnovabile termiche dove l’Italia ha una significativa quota di mercato.

Da parte sua, il sociologo Domenico De Masi, intervenuto al congresso, ha auspicato un cambio di rotta: "Dall’ingegneria dello spreco a quella dell’intelligenza per innovare il sistema Italia". Secondo il sociologo, gli ingegneri sono al giro di boa: devono perdere le loro abitudini, il vizio dello sviluppo ad ogni costo, per calarsi sempre più in un modello economico-sociale caratterizzato dalla decrescita. "Abbiamo più energia di quanta ne consumiamo, il nostro problema è lo spreco", ha ribadito De Masi.

Da qui l’esigenza, anche per figure come quella dell’ingegnere, di avere un nuovo approccio al mondo professionale basato in maniera prioritaria sulla limitazione massima degli sprechi e l’ottimizzazione dell’efficienza.

Secondo quanto emerge dalla ricerca 'Il futuro dell’energia', condotta da S3.Studium, come emerso al congresso, tra dieci anni la domanda di energia in Italia sarà soddisfatta da un mix di fonti: per il 31% dal petrolio (contro il 39% attuale), per il 39% dal gas (contro il 37% attuale), per l’8% dal carbone (contro il 7% attuale), per il 18% dalle rinnovabili (contro il 12%) e per il 4% dalle importazioni (contro il 5% attuale).Leggi tutto

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Tratto da
Agora Magazine

L’Europa finanzia il patto dei sindaci contro il cambiamento climatico

Incentivazione delle fonti rinnovabili e creazione di occupazione

Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è la più ambiziosa iniziativa europea nella lotta contro i cambiamenti climatici, nell’incentivazione delle fonti rinnovabili e nella creazione di occupazione. Vede la Commissione Europea, inoltre, impegnata nell’adeguamento o creazione di nuovi meccanismi finanziari per il sostegno agli enti firmatari del Patto, affinché possano tenere fede agli impegni presi in tal senso, elaborare ed implementare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, consentendo, nel contempo, l’efficacia e l’efficienza degli interventi delineati

Tra questi l’iniziativa ELENA e, inoltre, con il Regolamento (UE) N. 1233/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2010 , un nuovo strumento finanziario per l’efficienza energetica che sarà dato dall’European Energy Efficiency Fund (EEEF), il Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica del Programma Energetico Europeo per la Ripresa (European Energy Program for Recovery - EEPR). Presentato, pertanto, a Bruxelles il primo del mese di luglio, il fondo sarà in grado fornire nuove agevolazioni finanziarie che comporteranno “un forte impulso ai progetti in materia di efficienza energetica e a quelli finalizzati allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili”. Il fondo consisterà in un fondo di investimento (SICAV-SIF) registrato a Lussemburgo

Circa 146 milioni di euro saranno allocati dall’EEPR (il 3,7% del totale EEPR), in base ad un accordo tra il Consiglio dei Ministri ed il Parlamento Europeo del dicembre 2010, su proposta della Commissione Europea.....Altri fondi perverranno dal settore privato e dalle Development Financial Institutions, sino a pervenire a 800 milioni. Ancora un obiettivo ambizioso...

Principali beneficiari dell’iniziativa sono gli Enti locali e pubblici, le imprese private che gestiscono servizi pubblici (public utilities) per conto degli enti pubblici: energy service companies (ESCOs), operatori di trasporto pubblico, associazioni di social housing, per pervenire a:

  • soluzioni innovative e non in materia di efficienza energetica e/o di energie rinnovabili, anche basate sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);”:
  • interventi miranti alla cogenerazione di calore ed elettricità, compresa la microcogenerazione, in particolare da fonti energetiche rinnovabili
  • fonti energetiche rinnovabili decentralizzate, integrandole nel contesto locale e nelle reti elettriche
  • microgenerazione da fonti energetiche rinnovabili
  • trasporti urbani puliti.

Le tecnologie per l’efficienza energetica e in materia di energia rinnovabile dovranno utilizzare le migliori procedure disponibili. .......

Continua su Agora Magazine.
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Tratto da "Il Cambiamento"

Energie Alternative

Green, si gira. Un filmato dedicato alle energie rinnovabili

Provvedere al fabbisogno energetico di un’intera provincia con le rinnovabili: è questa la sfida colta dall’Alto Adige, che copre già oggi il 56% del suo fabbisogno di energia elettrica e termica con risorse locali e rinnovabili. Come si è riusciti a raggiungere questo risultato e dove punta in futuro la provincia viene svelato in un breve filmato del TIS innovation park, realizzato nell’ambito della Campagna Energia Sostenibile per l’Europa in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e la Provincia Autonoma di Bolzano.

Il filmato del TIS innovation park, il parco tecnologico di Bolzano, mostra in modo semplice cosa può fare un piccolo territorio in ambito energetico per raggiungere un approvvigionamento al 100% da fonti rinnovabili. “Le strategie messe in atto in Alto Adige, le fonti locali utilizzate e il contributo che esse riescono a dare sono gli aspetti centrali del filmato”, spiega Sepp Walder del TIS innovation park.

“Lo scopo è far vedere ciò che nella pratica si è raggiunto e quali strade si sono intraprese, al fine di dimostrare che le soluzioni al problema energetico esistono e che si possono applicare”. Il filmato mostra anche alcuni esempi di edifici a basso consumo energetico CasaClima, che ormai sono presenti a migliaia in Alto Adige. Tra gli esempi riportati nel filmato un intero quartiere costruito secondo criteri di sostenibilità, il risanamento energetico di un edificio e una scuola che produce più energia di quella che consuma.

Leggi l'articolo integrale e guarda il VIDEO



Ed ora le dolenti note

Tratto da Quotidiano casa.it

Energie innovabili, quali prospettive dobbiamo augurarci?

Dove va a finire quel 24% di produzione elettrica che il piano energetico assegnava al nucleare, affossato definitivamente (per ora almeno) dal referendum?
I produttori di energia da fonti rinnovabili si augurano che la quota vada al loro settore
.
Tuttavia difficilmente questa previsione potrà avverarsi. Almeno finché chi governa questo Paese non cambierà (seriamente) prospettiva..Leggi tutto

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