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30 dicembre 2011

Aspettare chi? Aspettare cosa? Il cambiamento parte da NOI

In questo ultimo scorcio del 2011 riproponiamo due  interessanti articoli che siano  

PER  NOI da stimolo per  

"UN  DIVERSO 2012 "

Tratto da "Il Cambiamento"

Aspettare chi? Aspettare cosa? Il cambiamento parte da NOI

Gli effetti dell’azione dell’uomo si stanno manifestando in modo sempre più drammatico sul Pianeta e sui suoi abitanti. Invertire la rotta è l’unica alternativa possibile. Ma cambiare significa fare: si riparte da noi. Il cambiamento è già a portata di mano

di Paolo Ermani

Cambiamenti climatici con devastazioni ambientali sempre più drammatiche e imponenti, picco del petrolio imminente, deforestazione, erosione dei suoli, inquinamento alle stelle, cementificazione, incenerimento di rifiuti, nucleare, OGM, crescita economica mondiale apparentemente irrefrenabile, paesi da miliardi di persone che si apprestano a seguirci nella folle corsa suicida verso il nulla del senso e il tutto del consumo.
In questo quadro assai poco rassicurante cosa e chi dobbiamo ancora aspettare per invertire la rotta? I politici? I governi? Un nuovo messia? La finanza internazionale? L'invisibile mano del mercato che tutto aggiusta e a tutto provvede?
La finanza internazionale, l'economia di mercato della crescita infinita in un mondo dalle risorse finite, sono cancri senza alcun controllo che divorano qualsiasi cosa e finiranno per divorare se stessi con tutti noi dentro.
Nessun pifferaio magico ci salverà, non ci rimane che la sicurezza più grande, la forza più potente: noi stessi.  
Si riparte da noi, dalle persone, le uniche in grado di cambiare il proprio destino e quello del mondo. Ne va della nostra esistenza, dell'esistenza di chi verrà dopo di noi, di tutte le specie viventi del pianeta, immolate sull'altare del consumo, dello spreco, della follia.
Un'avventura la nostra che non solo migliorerà le condizioni dell'ambiente circostante ma migliorerà la nostra vita, i nostri rapporti, perché non esiste un mondo nuovo che non poggi su di una cultura nuova.
È questo un mondo sotterraneo che per ovvi motivi non appare sui media ma è numeroso, presente, e vivo.
Il cambiamento è già a portata di mano. Ripartire da se stessi, mettersi assieme agli altri e ricostruire l'unica vera reale economia che si regge su tre pilastri imprescindibili: la terra, il sole e l'acqua


Ma cambiare per noi significa fare.
Lavorare sulle energie rinnovabili, sull'efficienza energetica, sulla protezione ambientale, diminuire i consumi, gli sprechi, recuperare luoghi abbandonati di grande bellezza e riportarli all'antico splendore, riscoprire la saggezza e l'importanza della tradizione e del sapere antico, togliere potere a chi sul nostro consenso e sui nostri acquisti quotidiani perpetra ogni tipo di devastazione.
Essere e costruire alternative in ogni gesto, perché ogni gesto è importante. Dal lavoro alla scuola, dall'energia al cibo, dall'acqua all'edilizia. In ogni passo, in ogni circostanza si può fare molto di concreto ed il cambiamento è già a nostra portata di mano.
Con convinzione, chiarezza e caparbietà unendosi agli altri e assieme costruire quel mondo nuovo che i padroni del vapore cercano in tutti i modi di dissimulare, tentando di convincerci a rimanere chiusi in casa possibilmente inchiodati ad uno schermo.

Non si può più aspettare niente e nessuno, bisogna solo agire, partendo da sé e arrivando agli altri e con gli altri costruire ancora di più e ancora meglio, in un rapporto di solidarietà, aiuto e sostegno reciproco che è l'antitesi di chi ci vuole tutti divisi e individualisti perché le persone divise e individualiste sono i consumatori per eccellenza, i migliori alleati del sistema che si basa sul lavora, compra e crepa.

Il cambiamento è qui e ora, basta volerlo attuare, giorno per giorno, gesto per gesto.
C'è poco da perdere e molto da guadagnare. Sta a noi prendere in mano il nostro destino.....
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Leggi anche su Il Cambiamento

Capi, leader, guru, messia e uomini del destino

La situazione in cui si trova la nostra società è in gran parte dovuta alla tendenza ad affidare le sorti del nostro destino a qualcun altro, il più delle volte al potente di turno. "Ma per quale motivo dovremmo mai rimettere la nostra vita e le nostre scelte nelle mani di un altro?".

La storia, purtroppo, racconta di potenti e non di genti. Si studiano e si ricordano le gesta di questo o quel condottiero, di questo o quel dittatore, statista, politico, trascinatore di folle, leader carismatico e così via. Come se il percorso umano complessivo fosse il risultato dell’azione di una manciata di uomini o donne volitivi e seducenti, e null’altro.
Se siamo nella situazione in cui ci troviamo, lo si deve in gran parte proprio a questa tendenza, storicamente comprovata, ad affidare il proprio destino a qualcun altro, a delegare le proprie scelte, la propria vita, la propria volontà a persone carismatiche ritenute dalla massa superiori e migliori di tutte le altre, o, semplicemente, comode, per delegar loro problematiche individuali e collettive.
Eppure alcune domande dovrebbero risalire spontaneamente dal profondo: ma per quale motivo dovremmo mai rimettere la nostra vita e le nostre scelte nelle mani di un altro? Solo perché sembra più istruito? Brillante? Più scaltro? Più cinico ed esperto nel manipolare e usare le genti?Leggi tutto

 

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