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Tirreno Power, Burlando: “Massimo due gruppi, no al terzo se non dopo esame ambientale”
Stralcio del 12/07/2011
La giunta regionale ha ribadito la posizione sull’ampliamento di Tirreno Power, anche se con alcuni significativi correttivi, sottolineando la disponibilità ad autorizzare due gruppi, di diversa potenza, e rimarcando il no ad una terza nuova unità a carbone. Sì quindi ad un impianto grande da 460 MW e, a condizioni ambientali certe, ad un gruppo piccolo da 330 MW.
“La Regione è disponibile per due soli gruppi – spiega il governatore regionale Claudio Burlando – Non siamo disposti a concedere ad un terzo gruppo a carbone. Non intendiamo approvare processi automatici che portino alla presenza di tre unità.
Ora invece dopo appena 5 mesi si vanta ammettendo che in realtà saranno tre .
Quant'acqua è passata sotto i ponti e quanta ne continuerà a passare prima che in REGIONE pensino razionalmente che sotto quelle ciminiere ci sono delle persone con i loro diritti da rispettare e non solo un'economia industriale da continuare a far prevaricare su tutto ! SONO PASSATI POCHI MESI ECCO LA MAGIA:
SIM-SALA-BIM
dal Cappello dei NOSTRI PRESTIGIATORI
IN REGIONE I GRUPPI A CARBONE SONO DIVENTATI 3.
STRALCIO DEL 22/12/2011 da IVGTirreno Power, Burlando: “I sindaci di Vado e Quiliano dovevano partecipare, abbiamo preferito la salute ai soldi”
Tirreno Power costruirà un nuovo gruppo da 460 MW e ricostruirà integralmente i vecchi impianti.(TRE gruppi quindi)“La decisione vera era stata assunta a luglio,(nota di UPLS :ma i gruppi deliberati erano due e non .....tre!) mentre con la delibera di giunta abbiamo definito una serie di condizioni operative, sistemato la convenzione (la magia nel cappello) e il rapporto tra azienda e Regione......."
Siamo in attesa del prossimo gioco di Prestigio!
Ma come farà la Regione Liguria nei prossimi decenni (e qui ci vorrebbe forse... proprio un prestigiatore) , a pagare tutte le future tasse sugli sforamenti della CO2,se andrà realmente a regime il temuto potenziamento?
LE PAGHEREMO COME AL SOLITO NOI CITTADINI,COSI' COME DOVREMO PAGARE LE MAGGIORI SPESE SANITARIE SICURAMENTE PRODOTTE DALL'ULTERIORE GRANDE INQUINAMENTO DA POLVERI SOTTILI E METALLI PESANTI E....... GENERATE DAL DELIBERATO POTENZIAMENTO.
ALTRO CHE CONVENZIONI!
E I POCHI SPICCIOLI ........CHE RICADRANNO SUI NOSTRI POCO CONSIDERATI COMUNI......
SICURAMENTE I SINDACI FERRANDO E CAVIGLIA,CONSCI DELLE LORO RESPONSABILITA' ISTITUZIONALI,SONO STATI PIU' LUNGIMIRANTI.
MA CON QUALE FACCIA BURLANDO RIESCE A DIRE NEL PROMUOVERE L'ULTERIORE POENZIAMENTO A CARBONE:
abbiamo preferito la salute ai soldi”.....?
ALTRO CHE GIANO BIFRONTE .Tratto da La Stampa
Carbon Management: un investimento ambientale che si ripaga
Per la prima volta in Italia grandi gruppi
industriali si impegnano collettivamente, con un accordo volontario di
carbon footprinting, per la riduzione delle emissioni di gas serra. Il
20 dicembre il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha infatti siglato i
primi accordi con sei grandi aziende nazionali: Autostrade per
l'Italia, Coop Italia, Gruppo San Benedetto, Gruppo San Marco, Le Fay
Resorts, Palazzetti. Altri, tra cui quello con Pirelli, saranno firmati a
breve. Le aziende coinvolte misureranno le emissioni di gas serra nei
processi produttivi e definiranno un sistema di Carbon Management,
cioè di gestione delle emissioni, attraverso interventi di riduzione
della propria impronta ambientale.Leggi tutto
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