Comunicato stampa
Tratto da Peacelink
Taranto: Ilva; su incidente a trasformatore Ilva indaga l'Europa
"Dopo l'esposto presentato in Procura adesso sull'incidente al
trasformatore dell'Ilva che ha riguardato 38 tonnellate di olio minerale
composto di idrocarburi naftenici e paraffinici indaga anche il
Commissariato all'Ambiente dell'Unione Europea i cui uffici
hanno chiesto approfondimenti alle autorità italiane sulle
autorizzazioni rilasciate".
Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi e candidato a sindaco
di Taranto Angelo Bonelli ha reso noto la risposta dal Commissariato
all'Ambiente dell'Unione europea a cui Aria pulita per Taranto aveva
inviato una segnalazione nelle ore in cui una nube densa e altissima
investiva la città.
"Il liquido oggetto dell'incidente è confluito nel
sistema fognario disperdendosi in mare - prosegue il leader ecologista
-. Si tratta di una circostanza estremamente preoccupante perché lo
sversamento riguarda sostanze cancerogene e mutagene cui il ministero
dell’Ambiente attribuisce effetti nocivi per la salute pubblica. Gli
idrocarburi paraffinici e naftenici possono provocare il cancro,
alterazioni genetiche ereditarie e sono nocivi per i polmoni in caso di
ingestione"
Ecco la traduzione della della lettera del delegato Thomas L.W. Verheye (Commissariato Ambiente Ue)
“L’impianto Ilva di Taranto è stato oggetto di reclami nel passato
e la Commissione sta seguendo molto da vicino questa situazione.
Essendo un impianto siderurgico, è sottoposto alla direttiva IPPC del
2008 e, in considerazione della grande quantità di sostanze prodotte,
anche alla Direttiva Seveso (96/82/EC). In questo contesto, abbiamo
richiesto approfondimenti presso le autorità italiane per conoscere le
autorizzazioni rilasciate, le circostanze e le relative misure adottate
dalle autorità competenti a seguito del verificarsi del suddetto
incidente”.
10 marzo 2012 - Angelo Barone (Capo Ufficio Stampa Portavoce Angelo Bonelli)
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