TRATTO DA "IL CORRIERE DEL VENETO "
Centrale Enel, primo no e nuovo rinvio
Consiglio di Stato su Porto Tolle
ROVIGO — Inammissibile il
ricorso, con cui la Regione aveva tentato di rovesciare la sentenza del
Consiglio di Stato del maggio 2011. Ovvero la famosa decisione che aveva
dichiarato illegittima la valutazione di impatto ambientale, con cui il
ministero dell'Ambiente aveva dato il via libera alla riconversione a
carbone. È arrivato così il primo no, ieri, al progetto per la centrale
Enel; mentre slitta ancora la decisione sulla sentenza decisiva del
Consiglio di Stato, quella cioé sul giudizio di ottemperanza: la
discussione è stata ora fissata per il 22 maggio. Ancora ritardi dunque
sull’attesa decisione della riconversione del polo energetico rodigino.
Il Consiglio di Stato ieri ha accolto le osservazioni dell'avvocato di
ambientalisti, operatori turistici e pescatori, Matteo Ceruti, che aveva
chiesto che il ricorso fosse notificato anche ad Enel Spa e non solo ad
Enel Produzione: «Potrebbe non sentirsi subordinata ad una eventuale
sentenza negativa. Ora non si discuterà più se la sentenza del Collegio
sia valida o meno - continua poi Ceruti -ma delle modalità con cui
attuarla e spero che questo possa indurre alla ragione tutti quanti».
Dunque si inceppa ancora l’iter per salvare la riconversione.
Dopo la sentenza del 17 maggio
2011, che aveva bloccato l'iter di riconversione da olio combustibile a
carbone del polo energetico di Polesine Camerini, governo e consiglio
regionale avevano cambiato una normativa nazionale ambientale e la legge
regionale del ’97, che aveva fatto nascere il Parco del Delta del Po,
che all'articolo 30 vietava l'insediamento di centrali con un impatto
ambientale superiore di una metano. Modificate le leggi l'avvocatura
dello Stato ha richiesto il giudizio di ottemperanza, per tentare di
salvare un iter aperto da circa dieci anni.....
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