Tratto da La Repubblica
In piazza per l’energia pulita
di Valerio Gualerzi
Contro la nuova incertezza nella quale vengono gettate le energie rinnovabili con i decreti attuativi recentemente presentati dal governo e contro la campagna mediatica
che ha dipinto le fonti pulite come prinicipali responsabili del caro
bolletta e quindi come un costo per la collettività, scendono in piazza
mercoledì 18 aprile le associazioni di categoria, le imprese del settore
e le organizzazioni ambientaliste. L’appuntamento è per le 11 davanti a
Montecitorio.
“Le fonti rinnovabili – ricordano gli organizzatori della
manifestazione – stanno migliorando radicalmente il sistema energetico
italiano con vantaggi che diventano sempre più evidenti in termini di
indipendenza dall’estero, riduzione degli oneri legati al Protocollo di
Kyoto, creazione di nuovi posti di lavoro e, non da ultimo, per
l’ambiente e la salute. La differenza tra i benefici e i costi sostenuti
per gli incentivi, nonostante le recenti polemiche, è largamente
positiva, oltre 76 miliardi di euro, come dimostrato dal recente studio Oir-Agici“.
Il settore, avvertono ancora imprese e associazioni, “è oggi in grave
pericolo per i colpi di coda dei grandi produttori di energia da fonti
fossili che si oppongono non solo alle rinnovabili, ma anche al nuovo
modello di produzione energetica basato sulla generazione distribuita”.
Opposizione che si traduce in una “campagna mediatica denigratoria
basata soltanto sui costi delle rinnovabili e sul preteso impatto sulla
bolletta elettrica, senza considerare gli effetti positivi dimostrati
che ne derivano per il sistema Italia, le aziende e i cittadini”.
“I decreti attuativi del D. Lgs. 28/2011 annunciati dal governo –
concludono gli organizzatori – penalizzano gravemente l’intero settore,
con tagli agli incentivi e tutta una serie di nuovi ed onerosi
meccanismi che non solo bloccheranno le iniziative future ma anche,
contro ogni principio sulla certezza del diritto, cambiano le regole
applicabili agli impianti già in funzione e a quelli in corso di
costruzione. Incredibilmente, nella totale indifferenza delle richieste
delle associazioni di categoria”.
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Quinto Conto Energia: imprese in piazza per le Rinnovabili
In Piazza davanti a Montecitorio le imprese del settore delle rinnovabili, le associazioni ambientaliste, i sindacati, contro il Quinto Conto Energia e il decreto sulle Rinnovabili Elettriche diverse dal fotovoltaico: i punti della protesta. Nel pomeriggio, imprese e istituzioni a confronto agli "Stati Generali".
Il Quinto Conto Energia e il decreto ministeriale per le fonti rinnovabili diverse dal Fotovoltaico stanno suscitando non poche critiche, a partire dalla mancanza di confronto tra Governo e imprese per poi entrare nel merito della questione: ennesimo rinvio sulle rinnovabili termiche, tagli che penalizzano i piccoli impianti, burocrazia che affossa gli investimenti.
Motivazioni che sono alla base della manifestazione del 18 aprile a Roma, davanti a Montecitorio: imprese delle Rinnovabili, associazioni di categoria e sindacati protestano contro i decreti sulle Rinnovabili approvati dal Governo.
Associazioni aderenti alla manifestazione
Le associazioni di settore che aderiscono alla manifestazione sono: AES (Azione Energia Solare), ANEST (Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica), ANEV (Associazione Nazionale Energia dal Vento), APER (Associazioni Produttori Energia da Fonti Rinnovabili), Artenergy, ASCOMAC – COGENA, ASSIEME (Associazione Italiana Energia Mini Eolico), ASSO ENERGIE FUTURE, ASSOLTERM (Associazione Italiana Solare Termico), ASSOSOLARE ( Associazione Nazionale dell’industria Solare Fotovoltaica), ATER (Associazione Tecnici Energie Rinnovabili), CIB (Consorzio Italiano Biogas), COMITATO IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), CPEM (Consorzio dei Produttori di Energia da Minieolico), FEDERPERN ( Federazione Produttori Idroelettrici), FIPER ( Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili).
Aderiscono anche Ises Italia (associazione non
profit per la promozione delle fotni energetiche nuove e rinnovabili,
della Bioclimatica e dell’Uso Razionale dell’Energia), GIGA (Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente), ITABIA (Associazione Italiana Biomasse), SOS rinnovabili.
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