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12 aprile 2012

Taranto:Tumori, la perizia apre nuovi filoni d’indagine.Video:I fumi agli infrarossi

 Tratto da Corriere del giorno.com
Lo studio epidemiologico del pool di medici offre nuovi spunti di lavoro alla Procura

Tumori, la perizia apre nuovi filoni d’indagine

Il campanello d'allarme: l'eccesso di sarcomi ai tessuti molli


La perizia medica fornisce nuovi spunti investigativi alla Procura. Nello studio epidemiologico vengono indicati anche alcuni tipi di tumore la cui incidenza induce il pool di esperti ad ipotizzare una possibile correlazione con le sostanze inquinanti e, nella fattispecie, con le diossine.
I dati sono emersi dallo studio su una popolazione di 9.633 lavoratori per i quali sono stati versati contributi Inps nel periodo 1947-2002 sotto la voce “siderurgico” e sono in gran parte lavoratori Ilva.
Lo scenario epidemiologico è simile a quello delineato dall’indagine sulla popolazione dei quartieri Tamburi, Paolo VI, Isola e Borgo, ossia quelli maggiormente interessati alle emissioni dell’Ilva, nei quali è stata riscontrata un’elevata incidenza di malattie  cardiovascolari, neurologiche, dell’apparato respiratorio e tumori maligni allo stomaco, alla pleura, alla prostata e alla vescica.
Sui casi presi in esame, i consulenti nominati dal gip Patrizia Todisco, il dottor Francesco Forastiere, il professore Annibale Biggeri e la professoressa Maria Triassi, hanno osservato un aumento della mortalità dovuta a tumori maligni pari al 11% ai tumori allo stomaco, alla pleura, alla prostata e alla vescica. Mentre per i tumori al polmone, è stato evidenziato un aumento del 10%; un dato ritenuto statisticamente non significativo.
Un altro campanello d’allarme,  secondo i periti, riguarda i dati relativi ai sarcomi, i tumori del tessuto connettivo e dei tessuti molli. Illustrando lo studio epidemiologico nel corso dell’incidente probatorio del 30 marzo scorso,  il dottor Francesco Forastiere si è soffermato su questo aspetto: «Nella nostra perizia – si legge nelle 221 pagine del verbale di udienza – abbiamo consegnato al Tribunale l’elenco nominativo dei casi per ulteriori approfondimenti, sono dei tumori incidenti del tessuto connettivo e dei tessuti molli». Questo tipo di tumori, ha sottolineato l’esperto di epidemiologia, «sono una possibile indicazione di esposizione a sostanze diossine o simili».
Sulle morti provocate da malattie professionali, ossia mesotelioma pleurico, mesotelioma peritoneale e carcinoma polmonare, correlabili, secondo l’accusa, con l’esposizione all’amianto, sono stati già incardinati due procedimenti. Uno,  sfociato in un dibattimento, vede sotto accusa 19 imputati, fra i quali diversi manager e funzionari dell’industria dell’acciaio a gestione statale. L’altro, approdato in udienza preliminare, ha puntato l’attenzione sull’attuale proprietà del siderurgico. Fra i 30 imputati figurano Emilio Riva e il figlio Fabio.
Considerando l’esito della perizia medica, i due processi potrebbero non rimanere gli unici. Su malattie e decessi in Ilva, infatti, potrebbero aprirsi nuovi filoni d’indagine.

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