Tratto da Peacelink
Le interrogazioni parlamentari su Taranto...
“Molti
sapevano e non hanno fatto nulla”.
Questa frase si adatta bene alla
situazione di Taranto e al suo spaventoso inquinamento.
Alle prime
interrogazioni i governi neppure rispondevano. Tanti cittadini ora
mettono al primo posto la sicurezza ambientale e il diritto alla salute.....
4 maggio 2012 - Lidia Giannotti
Quando qualche anno fa circolavano
notizie già terribili sulla situazione ambientale e sanitaria nella
città di Taranto, reazioni molto violente non ce n’erano. Si può dire
anzi che gli allarmi e i resoconti sembravano cadere nel vuoto.
Oggi questo non è più possibile.
Se molti giornalisti e rappresentanti istituzionali ascoltano e seguono
le vicende tarantine, lo si deve soprattutto al lavoro tenace prima di
pochi, poi di sempre più numerosi cittadini, che facevano parte
di associazioni e che ne hanno create di nuove. Hanno raccolto dati e
ricostruite e collegate vicende, sollecitato testimonianze. Le loro
denunce hanno dato il via alle indagini penali oggi in corso nei
confronti dell’acciaieria ILVA (per disastro ambientale e altri gravi
reati).
L’attenzione a livello nazionale fu
rilanciata dal settimanale L’Espresso, e poi - soprattutto - dal
programma “Malpelo” (La7), che il 23 ottobre 2008 dedicò una lunga
inchiesta a Taranto e al suo spaventoso inquinamento. Era ben fatta e
parlava chiaro, chiamava in causa l’ILVA S.p.A.– l’acciaieria che ha
nella città gli impianti più grandi d’Europa – e le responsabilità della
famiglia Riva, dava voce all’allarme dei medici e alle sentenze di
condanna con cui si erano conclusi processi di cui nessuno parlava.
Molti tarantini e molti parlamentari forse misero a fuoco per la prima
volta la gravità delle conseguenze dell’inquinamento.
Da allora la situazione ambientale non è
migliorata in modo decisivo, però è stato squarciato un velo, e dopo
anni in cui la situazione era andata sempre peggiorando, è stato
possibile parlare dei problemi e porre le basi per seri interventi.
NESSUNA RISPOSTA ALLE PRIME INTERROGAZIONI PARLAMENTARI
.......Eppure le Interrogazioni erano impressionanti.
Evidenziavano casi di bimbi di 10 anni con forme tumorali del rinofaringe tipiche dei forti fumatori già anziani, di nuclei
familiari interessati da più casi di leucemie o linfomi SI evidenziava
che l’ARPA Puglia stimava che erano già stati emessi nell’ambiente
almeno 5 chili di diossina, più del doppio di quella stimata dopo l’incidente di Seveso del
1984. Mettevano in evidenza la presenza massiccia di PCCD E PCDF emesse
dall’ILVA, sostanze trasportate anche dal vento e che entrano nella
catena alimentare, straordinariamente nocive anche in dosi
infinitesimali.....
Richiedevano di ridurre il limite di emissione abnorme di 10.000 nanogrammi di diossine per
metro3 di aria ..... Si chiedeva che nel
procedimento per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
venisse assicurata la rappresentanza dei cittadini e che venisse fissato
in quella sede il limite per le diossine di 0,4 nanogrammi/metro3......
Anche la COMUNICAZIONE della Commissione Europea del 17 gennaio 2001 (che prevedeva di poter neutralizzare il pericoloso diossina entro 10 anni) usava parole di terrore:
" Sembra che le caratteristiche tossiche delle sostanze siano state sottovalutate : recenti dati epidemiologici, tossicologici e sui meccanismi biochimici riferiti in particolare agli effetti sullo sviluppo cerebrale, sulla riproduzione e sul sistema endocrino hanno
dimostrato che gli effetti delle diossine e di alcuni PCB sulla salute
sono molto più gravi di quanto precedentemente supposto, anche a dosi estremamente ridotte.
Il fenomeno colpisce in particolare i gruppi umani più vulnerabili,
quali i lattanti e i feti, in generale esposti direttamente al carico
corporeo accumulato dalla madre. […]
Eppure nessuno è mai intervenuto per
difendere i lavoratori e i cittadini con provvedimenti eccezionali, che
sarebbero stati assolutamente giustificati.
La sensazione è quella di
stare parlando del governo di un altro Stato, di uno Stato straniero che mostra una attenzione moderata, consapevole di non avere alcun obbligo….
______________
Comunicato stampa
Conferenza stampa: l'esposto alla Procura di Taranto
I
sottoscritti espongono quanto sopra allo scopo di far verificare se le
immagini di Rai Uno ritraggano effettivamente “big bag” utilizzati per
contenere polveri con diossina e per verificare, nel caso, la
sussistenza di ipotesi di reato
3 maggio 2012 - Dott. Angelo Bonelli Prof. Fabio Matacchiera Prof. Alessandro Marescotti
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