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06 maggio 2012

1)Le interrogazioni parlamentari su Taranto...2)Conferenza stampa: l'esposto alla Procura di Taranto

Tratto da Peacelink

Le interrogazioni parlamentari su Taranto...

“Molti sapevano e non hanno fatto nulla”.  
Questa frase si adatta bene alla situazione di Taranto e al suo spaventoso inquinamento. 
 Alle prime interrogazioni i governi neppure rispondevano. Tanti cittadini ora mettono al primo posto la sicurezza ambientale e il diritto alla salute.....
4 maggio 2012 - Lidia Giannotti
...........PER ANNI E’ STATO LECITO IGNORARE IL DISASTRO AMBIENTALE DI TARANTO
Taranto dall'altoQuando qualche anno fa circolavano notizie già terribili sulla situazione ambientale e sanitaria nella città di Taranto, reazioni molto violente non ce n’erano. Si può dire anzi che gli allarmi e i resoconti sembravano cadere nel vuoto.
Oggi questo non è più possibile. Se molti giornalisti e rappresentanti istituzionali ascoltano e seguono le vicende tarantine, lo si deve soprattutto al lavoro tenace prima di pochi, poi di sempre più numerosi cittadini, che facevano parte di associazioni e che ne hanno create di nuove. Hanno raccolto dati e ricostruite e collegate vicende, sollecitato testimonianze. Le loro denunce hanno dato il via alle indagini penali oggi in corso nei confronti dell’acciaieria ILVA (per disastro ambientale e altri gravi reati).
L’attenzione a livello nazionale fu rilanciata dal settimanale L’Espresso, e poi  - soprattutto - dal programma “Malpelo” (La7), che il 23 ottobre 2008 dedicò una lunga inchiesta a Taranto e al suo spaventoso inquinamento. Era ben fatta e parlava chiaro, chiamava in causa l’ILVA S.p.A.– l’acciaieria che ha nella città gli impianti più grandi d’Europa – e le responsabilità della famiglia Riva, dava voce all’allarme dei medici e alle sentenze di condanna con cui si erano conclusi processi di cui nessuno parlava.  Molti tarantini e molti parlamentari forse misero a fuoco per la prima volta la gravità delle conseguenze dell’inquinamento.
Da allora la situazione ambientale non è migliorata in modo decisivo, però è stato squarciato un velo,  e dopo anni in cui la situazione era andata sempre peggiorando, è stato possibile parlare dei problemi e porre le basi per seri interventi.
NESSUNA RISPOSTA ALLE PRIME INTERROGAZIONI PARLAMENTARI

.......Eppure le Interrogazioni erano impressionanti.
Evidenziavano casi di bimbi di 10 anni con forme tumorali del rinofaringe tipiche dei forti fumatori già anziani, di nuclei familiari interessati da più casi di leucemie o linfomi SI evidenziava che l’ARPA Puglia stimava che erano già stati emessi nell’ambiente almeno 5 chili di diossina, più del doppio di quella stimata dopo l’incidente di Seveso del 1984Mettevano in evidenza la presenza massiccia di PCCD E PCDF emesse dall’ILVA, sostanze trasportate anche dal vento e che entrano nella catena alimentare, straordinariamente nocive anche in dosi infinitesimali.....
Richiedevano di ridurre il limite di emissione abnorme di 10.000 nanogrammi di diossine per metro3 di aria ..... Si chiedeva che nel procedimento per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale venisse assicurata la rappresentanza dei cittadini e che venisse fissato in quella sede il limite per le diossine di 0,4 nanogrammi/metro3......


Anche la COMUNICAZIONE della Commissione Europea del 17 gennaio 2001 (che prevedeva di poter neutralizzare il pericoloso diossina entro 10 anni) usava parole di terrore: 
" Sembra che le caratteristiche tossiche delle sostanze siano state sottovalutate : recenti dati epidemiologici, tossicologici e sui meccanismi biochimici riferiti in particolare agli effetti sullo sviluppo cerebrale, sulla riproduzione e sul sistema endocrino hanno dimostrato che gli effetti delle diossine e di alcuni PCB sulla salute sono molto più gravi di quanto precedentemente supposto, anche a dosi estremamente ridotte. Il fenomeno colpisce in particolare i gruppi umani più vulnerabili, quali i lattanti e i feti, in generale esposti direttamente al carico corporeo accumulato dalla madre. […] 
Eppure nessuno è mai intervenuto per difendere i lavoratori e i cittadini con provvedimenti eccezionali, che sarebbero stati assolutamente giustificati. 
La sensazione è quella di stare parlando del governo di un altro Stato, di uno Stato straniero che mostra una attenzione moderata, consapevole di non avere alcun obbligo….

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Tratto da Peacelink
Sacchi contenenti polveri con diossine provenienti dal camino E312 dell'IlvaComunicato stampa

Conferenza stampa: l'esposto alla Procura di Taranto

I sottoscritti espongono quanto sopra allo scopo di far verificare se le immagini di Rai Uno ritraggano effettivamente “big bag” utilizzati per contenere polveri con diossina e per verificare, nel caso, la sussistenza di ipotesi di reato
3 maggio 2012 - Dott. Angelo Bonelli Prof. Fabio Matacchiera Prof. Alessandro Marescotti


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