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01 maggio 2012

ENERGIA: GREENPEACE, ENEL NON PUO' SMENTIRE...


(AGENPARL) - Roma, 30 apr - "Non potendo smentire Greenpeace, Enel può solo mentire".

Così commenta Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia in risposta all'annuncio dell'Enel di voler querelare per diffamazione l'associazione ambientalista. Greenpeace ha anticipato ieri i contenuti principali di uno studio sui danni economici e sanitari della produzione di elettricità da carbone Enel in Italia e in Europa.
"Greenpeace inchioda Enel alla verità dei dati - ha proseguito Boraschi - discutere delle sue responsabilità ambientali e sanitarie in un tribunale può essere comunque un passo avanti, giacchè da anni l'azienda rifiuta di incontrarci". 

Greenpeace ribadisce che i dati presentati ieri, riguardo agli impatti e ai danni della produzione elettrica da carbone di Enel, sono stati elaborati attraverso una metodologia adottata anche dall’Unione Europea, su dati pubblici, accessibili attraverso un registro dell’Ue e forniti dall’azienda stessa. La ricerca è stata realizzata da un istituto di ricerca indipendente e non-profit olandese Somo - per conto di Greenpeace Italia. Prima della pubblicazione, questi dati sono stati presentati all’azienda, che ha avuto a disposizione tre settimane di tempo per smentirli o rettificarli.

Enel non ha smentito le elaborazioni che esso contiene, ma ha contestato la metodologia - che è dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, non di Greenpeace – ed è accreditata nella letteratura scientifica internazionale. 
 Enel ha inoltre risposto alla nostra ricerca con un’affermazione che ha dell’incredibile: 'Non esistono studi scientifici che dimostrino (in termini statistici) una relazione di causa-effetto tra le emissioni delle centrali e i danni alla salute'. Greenpeace è pronta a fornire fiumi di bibliografia scientifica nel merito. .......ha concluso Boraschi - Vedremo se esiste un giudice disposto a condannare un’associazione di liberi cittadini per aver usato correttamente una metodologia dell’Agenzia Europea per l’Ambiente e dati di emissione ufficiali degli impianti Enel. 
Alternativamente, Enel può realizzare un suo studio: e magari dimostrare che i fumi delle centrali a carbone non inquinano, non fanno male alla salute, all’ambiente e al clima. 
"Sarebbe una scoperta rivoluzionaria".

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