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17 settembre 2012

IL GRUPPO DEGLI AMICI DEL "20%-80%" PARREBBE AVERE AVUTO ALTRI PROSELITI.......

Il 26 settembre scorso pubblicavamo un post dal titolo.......

Tirreno Power, il sindaco Ferrando: “Burlando ha ascoltato per il 20% il territorio e per l’80% l’azienda” 

(che potete leggere di seguito)

 

SE SONO VERE LE NOTIZIE SULLA CONCESSIONE DELL'AIA ANCHE DA PARTE  DEI COMUNI DI VADO E QUILIANO  IL GRUPPO  DEGLI AMICI DEL "20%-80%" PARREBBE AVERE AVUTO ALTRI PROSELITI

NEL SEGUENTE POST LEGGIAMO ANCHE  CHE "l’intenzione dell’amministrazione è quella di tener fede agli impegni elettorali "

Se non ricordiamo male prima delle elezioni si era dichiarato a piena voce"no al potenziamento".

Le nostre deboli conoscenze di matematica ci  permettono tuttavia di fare un semplice calcolo: se oggi abbiamo (330+330= 660 MW)  i sindaci avrebbero avallato (460+330=790 MW) quindi di fatto un potenziamento a carbone di ben 130 MW,  con in sovrapprezzo la famosa AIA transitoria...

Sempre se abbiamo compreso bene ... 

Noi cittadini non abbiamo preso impegni elettorali, abbiamo preso solo l'impegno della coerenza nella battaglia per la salute e la difesa del rispetto delle norme di legge: possiamo assicurare che manterremo fede all'impegno, noi che restiamo orgogliosamente  confinati nel gruppo di quelli ascoltati al 20% o forse anche molto, molto  meno...

 Sempre se abbiamo compreso bene ...




Tratto da Ivg

Tirreno Power, il sindaco Ferrando: “Burlando ha ascoltato per il 20% il territorio e per l’80% l’azienda”


Quiliano. “Sì, il presidente Burlando ha dialogato con noi, ma ha tenuto in considerazione per un 20% il territorio e per l’80% le esigenze dell’azienda”. Il sindaco di Quiliano, Alberto Ferrando, esprime un giudizio diretto sulla posizione del governatore regionale di fronte all’ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power.
Sulla questione della possibile mancata firma alla convenzione da parte dei sindaci di Vado e Quiliano, che paralizzerebbe il progetto, “I nostri legali stanno approfondendo – dice Ferrando – E’ chiaro che la nostra opinione non cambia, anche nella conferenza dei servizi abbiamo espresso il nostro parere negativo. Vedremo gli sviluppi. Una volta appurato il fatto se le nostre firme saranno necessarie o meno , l’intenzione dell’amministrazione è quella di tener fede agli impegni elettorali”.
Dopo la delibera regionale sul nuovo assetto dei gruppi per la centrale vadese, i tecnici della Regione Liguria sono al lavoro per capire se per l’inizio dei lavori sarà davvero necessaria la firma dei sindaci prevista dall’iter progettuale.
“Ci sono posizioni diverse persino tra quelli che si occupano strettamente del problema in Regione – conclude il sindaco di Quiliano – Credo che Tirreno Power abbia sbagliato nel modo di rapportarsi con il territorio e con le istituzioni che lo esprimono .

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