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19 settembre 2012

TARANTO:Il Ministro Clini e "quelli senza dignita' che non sanno di cosa parlano".

Tratto da Peacelink
I "numeri scomodi" sulla mortalita' industriale che il governo Monti vorrebbe ignorare.

Il Ministro Clini e "quelli senza dignita' che non sanno di cosa parlano".

16 settembre 2012 - Carlo Gubitosa
...........Non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere. I documenti italianissimi, ufficialissimi ma purtroppo "invisibili" al ministro, che dimostrano il nesso tra l'attivita' industriale dell'Ilva e l'aumento della mortalita' a Taranto ci sono eccome: e sono le perizie richieste e messe agli atti dal Tribunale di Taranto, documenti che Clini si ostina a considerare come carta straccia pur avendo un pieno valore probatorio nel processo che vede coinvolti i vertici dell'Ilva indagati per "disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, getto e sversamento di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico". 
Per il ministro Clini (che in teoria avrebbe giurato fedelta' alla Costituzione e alle istituzioni repubblicane), le perizie del Tribunale di Taranto, disposte e ottenute da un giudice terzo (e non dalla pubblica accusa), prodotte in contraddittorio con le parti, e accettate dall'Ilva come prove senza che l'azienda muovesse obiezioni, a quanto pare sono dei documenti senza valore ...

La perizia a carattere chimico-ingegneristico e le analisi epidemiologiche per il ministro Clini non esistono, perche' lui accetta solo di "leggere e studiare i numeri" prodotti da determinati enti pubblici di suo gradimento, e non considera valido l'incidente probatorio realizzato dal Tribunale di Taranto.
 Un incidente probatorio per il quale l'Ilva ha nominato uno squadrone di esperti che tuttavia non sono riusciti a sollevare neppure una obiezione alle risultanze dei periti nominati dal tribunale. 
Ma gli stessi dati che ieri erano accettati dall'Ilva, cioe' dall'industria inquinante, oggi sono rifiutati dal ministro dell'ambiente, che dimostra un rapporto con l'ecologia che ricorda in modo inquietante il rapporto che il "ministero della pace" di orwelliana memoria aveva con la nonviolenza.......
Il problema e' capire di quali "numeri scomodi" stiamo parlando, chi e' che fa propaganda, chi e' che non sa di cosa parla, chi e' che non ha dignita' e chi e' che strumentalizza i morti per avere ragione politicamente
E questo lo decidera' l'intelligenza dei cittadini di Taranto quando saranno chiamati a esprimere nelle urne il loro parere sui partiti e i leader politici che hanno dato il loro sostegno a questo governo, a questo ministro dell'ambiente, a questa politica dello struzzo che fa il gioco delle tre scimmiette davanti alle prove documentali del tribunale di Taranto.

Allegati

 

  • Informativa alla Camera dei Deputati del ministro dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare del primo agosto 2012
  • Perizia Epidemiologica sull'ILVA (973 Kb - Formato pdf)
    Le conclusioni della Perizia epidemiologica acquisita agli atti nell'azione giudiziaria a carico dei vertici ILVA
  • Le conclusioni della Perizia chimico-ingegneristica acquisita agli atti nell'azione giudiziaria a carico dei vertici ILVA

    ma sicuramente non si poteva negare che Taranto ha un ambiente compromesso sul piano dell’inquinamento.
     ________________

    Leggi su Toghe Verdi 

    I numeri misteriosi dei morti di Taranto. 

    In pratica, il segreto di Pulcinella

    ...........Quindi dal dicastero della Salute (sic! Cambiamo nome, please) fanno sapere che il rapporto sarà presentato il 12 ottobre.
    Dunque è vero? Avevate questi numeri?

    Non si disturbi signor ministro, glielo dico io quante sono le vittime dell’inquinamento a Taranto e nel resto d’Italia: troppe.

    (Leggi qui l'articolo integrale)

      ______________

    Tratto da Agoràmgazine

    Taranto / Non si vive di Ilva, andare oltre i dati sanitari verso un futuro differente per la città


    Il tutto andava legato al monitoraggio che ARPA e le Autorità sanitarie avevano in animo di effettuare. Certamente a suffragio di tutta battaglia sanitaria ormai ci sono le perizie chimiche ed epidemilogiche, a suffragio dell’encomiabile lavoro operato dalla magistratura di Tarato.
     Oggi, come allora,, ribadisco che l’inquinamento industriale è motivo principale dell’aumento dei tumori sull’area metropolitana di Taranto. Ma la considerazione che purtroppo faccio è questa: invece di fossilizzarci su argomentazioni e provare il provato, che non sarà smentito dalla comunità scientifica, per quanto insidiata da intromissioni politiche, guardiamo oltre o sarà troppo tardi , diciamo ora noi come vogliamo il nostro futuro differente che non preveda mai più il disastro sanitario ed ambientale a Taranto.
    L’ecocompatibilità è provato che è un mito irraggiungibile se si vogliono condizioni sanitarie rispettose del diritto alla vita; , anche questo sempre ribadito a chiunque anche ai media nazionali. Mi rivolgo agli ambientalisti alla città che ora conosce, e che fino ad ora ha patito e che ama veramente Taranto, ai lavoratori ILVA stessi, andiamo oltre quello che accade per mano della magistratura che tutela i nostri diritti, proponiamo noi il futuro differente, quello che vogliamo per Taranto e la sua provincia........Leggi tutto

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