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17 ottobre 2012

Ilva: Regione Puglia delibera prescrizioni per nuova autorizzazione.

Ilva: Regione Puglia delibera prescrizioni per nuova autorizzazione.

Bari, 16 ott. - (Adnkronos) - Oggi la giunta regionale della Puglia ha approvato una delibera che fa propri gli elementi tecnici del documento prodotto dal comitato istruttore della Commissione ministeriale Ippc-Aia (autorizzazione integrata ambientale) per l'Ilva di Taranto, e contiene anche le prescrizioni che la delegazione regionale rappresentera' in sede di conferenza di servizi che si terra' giovedi' 18 ottobre a Roma
In particolare viene codificata la necessita' che nella eventuale nuova Aia siano inserite le misure contenute nel piano di intervento per il risanamento della qualita' dell'aria del quartiere Tamburi di Taranto e le indicazioni delle Bat conclusion 2012 (migliori tecnologie disponibili) e che, infine, siano assorbite le valutazioni ambientali e sanitarie contenute nella perizia chimica ed epidemiologica disposta dalla magistratura di Taranto.
"La maggiore novita' deliberata dalla giunta Regionale - si scrive in una nota - consiste nella richiesta di inserire come prescrizione l'esame delle risultanze della prima valutazione del danno sanitario in corso di redazione e che, in caso di criticita' rilevate, il Ministero dell'Ambiente si faccia carico di riesaminare l'Aia alla luce dei dati emersi".

Infine, tra le altre prescrizioni, degne di nota ci sono ancora "la volonta' della Regione di dar seguito alla richiesta, da piu' parti giunta, di rendere di evidenza pubblica i dati sui monitoraggi effettuati, a beneficio di tutte le istituzioni deputate alla tutela della salute pubblica oltre che dei cittadini interessati e la volonta' di istituzionalizzare, attraverso un gruppo di controllo formalmente costituito, il monitoraggio sullo stato dell'arte relativamente all'ottemperanza da parte dell'Azienda delle prescrizioni contenute nell'eventuale Aia perche' sia rispettato il crono-programma stabilito in sede di conferenza dei servizi....

Leggi l'articolo integrale su Libero Quotidiano 

Leggi anche su  Giornale di Puglia

Ilva: “Per la nuova Aia da fare le stesse considerazioni di un anno fa”.

.........A Genova è stato constatato che l’incidenza dei tumori è calata dopo 15 anni dalla chiusura dell’area a caldo, ecco perché non serve monitorare ancora, serve risolvere il problema e quindi serve chiudere e diversificare l’economia del territorio ionico.
Per quanto riguarda i dati relativi agli inquinanti, poiché siamo in un sistema autoreferenziale di controlli, infatti l’ARPA non riesce oggettivamente a controllare tutto, essendoci 50/60 punti di emissione per la produzione dell’acciaio, vediamo che anche i periti si sono basati su dati che l’azienda stessa fornisce per obbligo mediante dichiarazioni annuali. 

 Ci sono pertanto 12/14 milioni di tonnellate di emissioni totali d’inquinanti e dentro queste emissioni ci sono quantità di benzo(a)pirene in migliaia di tonnellate, diossine in piccole quantità e poi c’è il benzene in quantità enorme, che essendo volatile non peserà molto ma comunque è dannosissimo ovunque finisca. I periti dicono che il 95% viaggia alto e non si sa dove va, il 5% viaggia ad un’altezza di venti metri, mentre l’1% resta tutt’attorno alla fonte di produzione, quindi quell’1% di quello che loro dichiarano di emettere, perché calcolato sulla scorta di quello che dichiarano di produrre, corrisponde a circa 200mila tonnellate di emissioni spalmate in un anno tra Taranto, Statte e Massafra, che non vediamo ma che c’intossicano e ci inquinano secondo la seguente scala: polveri sottili, che penetrano negli alveoli polmonari, poi ci sono le ultrasottili che penetrano anche nel sangue e poi ci sono gli idrocarburi, benzene etc, che essendo particelle ancora più sottili vanno a depositarsi nel dna a livello molecolare e determinano la cancerogenesi.
Col Centro Salute ed Ambiente per Taranto, che reputo inutile, non risolviamo un bel niente proprio perché non abbiamo più bisogno di raccogliere dati;

Cosa dobbiamo controllare ancora dopo le pecore abbattute, i mitili contaminati e la gente ammalata?...
Patrizio Mazza. 

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