COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

05 ottobre 2012

RECENTE STUDIO:La cogenerazione può rimpiazzare il carbone negli Stati Uniti.

 Tratto da Energia 24 club.it
La cogenerazione può rimpiazzare il carbone negli Stati Uniti

Un recente studio afferma che è meglio puntare sulla tecnologia Chp rispetto alle fonti fossili tradizionali

Basta carbone, meglio puntare su tecnologie più efficienti e pulite come la cogenerazione. Lo sostiene un recente studio dell’American council for an energy efficient economy (Aceee), intitolato “Coal retirements and the Chp investment opportunity”. 
Intanto l’energia elettrica prodotta dalle centrali a carbone negli Stati Uniti è diminuita notevolmente nel primo semestre 2012. 
 Come riferisce l’agenzia Adnkronos, infatti, il calo è stato del 20% rispetto allo scorso anno e del 31% in confronto al picco registrato nel 2007. Il ristagno dei consumi elettrici e i prezzi concorrenziali del gas stanno riducendo l’apporto di questa fonte fossile, tanto che diverse miniere sono ormai pronte a chiudere i battenti.
 

Lo studio dell’organizzazione a stelle e strisce si è concentrato su una dozzina di Stati che ancora utilizzano quantità consistenti di carbone nei loro mix energetici. Scoprendo che, in alcuni casi, si potrebbe sostituire interamente la fonte fossile più inquinante con i sistemi Chp (Combined heat and power). Si tratta della cogenerazione: impianti alimentati a gas capaci di produrre non solo elettricità ma anche energia termica, grazie al recupero del calore sviluppato dalle turbine. 
Raggiungendo, così, un’efficienza complessiva pari all’85% circa, superiore a quella delle centrali termoelettriche tradizionali (la media americana è del 33%), che invece disperdono e quindi sprecano una parte rilevante del combustibile bruciato. 
La cogenerazione, sostiene inoltre lo studio, è più economica perché il costo del singolo kWh è di circa sei centesimi di dollaro, mentre gli impianti convenzionali a gas, carbone e nucleari, oscillano dai 6,9 agli 11,3 centesimi.

La tecnologia Chp potrebbe quindi rimpiazzare agevolmente le centrali più vecchie, proprio quelle che gli Stati Uniti hanno intenzione di eliminare nei prossimi anni. 


I vantaggi del carbone stanno scomparendo, si legge nella sintesi del rapporto: aumentano i costi di questa fonte mentre diminuiscono quelli del gas, le centrali esistenti sono sempre più obsolete, le nuove regole per la qualità dell’aria impongono una rapida riduzione degli agenti inquinanti (CO2, ossidi di zolfo e azoto e altri ancora). «Il nostro rapporto suggerisce - ha spiegato Anna Chittum, principale autore dello studio - che anziché investire in nuove centrali termoelettriche centralizzate, le utilities dovrebbero puntare sulla cogenerazione per abbassare i costi dell’energia per i propri clienti e produrre elettricità più pulita»

Nessun commento: