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03 dicembre 2012

1)Ilva: dl oggi al Quirinale, al via settimana conflitto ....2) Carbone(Anm), Dl vanifica provvedimenti magistrati. Il governo si è assunto questa grave responsabilità .

  Tratto da Ansa

Ilva: dl oggi al Quirinale, al via settimana conflitto

Possibile ricorso a consulta  03 dicembre, 12:11


ILVA: DECRETO AL QUIRINALE ENTRO OGGI  

(di Paola Laforgia)

TARANTO - Entro oggi il decreto legge sull'Ilva arrivera' al Quirinale e, con la firma del presidente della Repubblica, il probabile conflitto istituzionale tra la procura di Taranto e il Governo si materializzera' in tutta la sua complessita' giuridica. Non e' escluso che del tema, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, il Presidente Napolitano abbia parlato nell'incontro avuto con il ministro della Giustizia, Severino, salita al Colle domenica pomeriggio.

Intanto, in attesa della pubblicazione ufficiale del decreto, la magistratura tarantina sta gia' studiando il testo licenziato l'altro ieri dal Consiglio dei ministri che consente all'Ilva di produrre malgrado i sequestri. E sta valutando le contro mosse per non vedere vanificati i provvedimenti presi a salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente. In un week end di silenzio e riflessione, i magistrati direttamente impegnati nell'inchiesta tacciono: ''parlare sulle ipotesi e' prematuro e scorretto'' ha ripetuto nei giorni scorsi il procuratore, Franco Sebastio. Il disappunto e l'irritazione per l'iniziativa del governo, pero', traspare chiaramente dalle parole del segretario nazionale dell'Anm, Maurizio Carbone, anche lui pm a Taranto, che esprime serie perplessita' sulla possibilita' costituzionale che un decreto legge possa sospendere un atto giudiziario di sequestro preventivo ''finalizzato a impedire il protrarsi di reati gravi che mettono a rischio la salute della collettività''. A questo punto, quindi, a meno che i magistrati rinuncino ad ogni azione, le strade possibili appaiono due.


La prima e' che venga posta alla Consulta una eccezione di incostituzionalita'. L'occasione potrebbe arrivare in settimana con l'udienza del 6 dicembre in cui il Tribunale del riesame dovra' decidere sull'istanza di dissequestro del prodotto finito e semilavorato disposta il 26 novembre scorso dall'Ilva. La seconda e' che venga posta alla Corte Costituzionale la questione del conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato. In ogni caso, comunque, la decisione della Corte non potra' non richiedere diversi mesi e quindi, dal momento in cui il decreto entrera' in vigore, con le spalle coperte dalla legge, l'Ilva potra' continuare a produrre e commercializzare. Cosa che, in realta', il siderurgico tarantino non ha mai smesso di fare malgrado i sequestri.


Per questa ragione Carbone ''giudica ''ingenerosa'' nei confronti della magistratura, l'osservazione fatta oggi dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, secondo cui "le bonifiche all'Ilva stavano partendo, ma il sequestro ha rinviato tutto. Si è dato un alibi all'azienda''. ''Non dimentichiamo - ha aggiunto Carbone - che il provvedimento di sequestro degli impianti risale allo scorso luglio e che nei fatti non è mai stato eseguito perché l'azienda ha continuato a produrre e non ha avviato alcuna azione di risanamento''. ........

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Tratto da Il Sole 24 ore

Ilva: Carbone(Anm), Dl vanifica provvedimenti magistrati. Il governo si è assunto questa grave responsabilità


Il governo "si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro" emessi per "salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni". Lo dice il segretario dell'Associazione magistrati (Anm), Maurizio Carbone. "Prendiamo atto - ha detto Carbone - che il governo, di fronte ad una situazione complessa e con gravi ripercussioni occupazionali, si è assunto la grave responsabilità di vanificare le finalità preventive dei provvedimenti di sequestro emessi dalla magistratura e volti a salvaguardare la salute di una intera collettività dal pericolo attuale e concreto di gravi danni". Per Carbone "resta tutta da verificare la effettiva disponibilita dell'azienda ad investire i capitali necessari per mettere a norma l'impianto e ad adempiere alle prescrizioni contenute nell'Aia", tenuto conto che "sino ad ora la proprietà ha dimostrato di volersi sottrarre all'esecuzione di ogni provvedimento emesso dalla magistratura".
 
Il parere del gip
 

Per il gip di Taranto Patrizia Todisco la nuova Aia per l'Ilva "non si preoccupa affatto della attualità del pericolo e della attualità delle gravi conseguenze dannose per la salute e l'ambiente". L'attività produttiva dell'Ilva è "tuttora, allo stato attuale degli impianti e delle aree in sequestro, altamente pericolosa".

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