Tratto da Il Fatto Quotidiano
Ilva, governo ottiene la fiducia sul decreto. L’Arpa: “Puglia regione con più emissioni”
Nella
relazione sullo stato dell’ambiente in Puglia si legge anche che nel
2011 la qualità dell’aria ha subito un “leggero peggioramento”. Le città
più colpite Taranto e Brindisi, mentre le sostanze inquinanti più
presenti sono gli idrocarburi, il pm10, il monossido di carbonio e gli
ossidi di azoto
Il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera sul decreto legge “Salva Ilva”. L’Aula ha risposto alla richiesta dell’esecutivo con 421 sì, 71 no e 24 astenuti.
Domani mattina arriverà il voto definitivo sul provvedimento. La
richiesta da parte del governo era arrivata nel giorno in cui vengono
pubblicati da parte dell’Agenzia per l’ambiente della Puglia i dati relativi al 2011 sulle emissioni inquinanti in tutta la regione.
La Puglia, secondo l’Arpa,
risulta ”la regione con le maggiori immissioni in atmosfera di
carattere industriale per varie sostanze inquinanti a livello
nazionale”.....
Le sostanze inquinanti
con maggiore presenza sono gli idrocarburi policiclici aromatici, le
polveri sottili (Pm10), il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto.
L’Arpa Puglia scrive tuttavia che la situazione delle emissioni
industriali inquinanti della Puglia è la peggiore in Italia pur avendo
avviato “un importante processo di miglioramento della qualità dell’aria
in collaborazione con le principali aziende locali”. I siti industriali
di Taranto e Brindisi presentano le
maggiori criticità sul piano dell’inquinamento.
A Taranto in particolare
sono alte le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla
zona industriale mentre, secondo l’Arpa, le emissioni di benzoapirene
sul quartiere Tamburi provengono per il 90 per cento
circa dall’impianto cockerie dello stabilimento siderurgico Ilva.
Inoltre sono elevate le emissioni di anidride carbonica a Taranto e
Brindisi: nel 2010 e 2011 Taranto si è attestata sui 20 milioni di tonnellate all’anno, Brindisi poco meno: sulle 16-17 tonnellate.
A commentare i dati è stato lo stesso direttore dell’Agenzia per l’ambiente Giorgio Assennato, affermando durante gli Stati Generali dell’Arpa in corso a Taranto, che ”i dati sul Pm10 (le polveri sottili, ndr)
nel 2012 al quartiere Tamburi sono impressionanti. In particolare – ha
aggiunto Assennato – da gennaio a luglio la centralina della sola via
Machiavelli, nel quartiere, ha rilevato 36 sforamenti.
Da agosto ad oggi
invece non c’è stato neppure uno sforamento. Sapete
perché?”, ha domandato Assennato ai presenti. “Perché all’Ilva sono
arrivati i custodi giudiziari, che hanno fatto tra l’altro abbassare i
cumuli di minerali in stabilimento”.
Leggi anche su Peacelink
Decreto-legge Salva-Ilva o Ammazza-Taranto?
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Comunicato stampa
Decreto "SALVA-ILVA": La pagina Facebook del PD invasa da post di protesta dopo lo show di Benigni
I
post sulla pagina Facebook del PD ricordano a Bersani che la
Costituzione - di cui ha parlato Benigni in TV - garantisce la salute e
l'autonomia della magistratura
18 dicembre 2012 - Alessandro Marescotti (Presidente di PeaceLink )
Roberto Benigni ha letto in TV la Costituzione.
Ma fra poche ore i deputati la potrebbero violare convertendo il
legge il decreto 207/2012 che ha lo scopo di dissequestrare gli impianti
dell'Ilva sequestrati dalla magistratura di Taranto. E' una GRAVE
limitazione delle prerogative della magistratura.
Per questo molti utenti di Facebook, in queste ore, stanno
scrivendo sulla bacheca del Partito Democratico in difesa della
Costituzione e della magistrastura.........
E' la "prosecuzione digitale" di quel corteo di protesta di
ventimila persone che ha sfilato il 15 dicembre a Taranto contro il
decreto legge incostituzionale che in molti ormai definiscono "Salva
Ilva".Il decreto che il ministro Clini ha ideato per "fermare" la
magistratura di Taranto - colpevole di voler mettere in sicurezza gli
impianti che emettono sostanze cancerogene e genotossiche - è un decreto
incostituzionale che tuttavia riceve il plauso sia di Bersani sia di
Berlusconi.
In questo momento si avverte chiaramente che Clini gode del sostegno determinante del Partito Democratico.
La Procura di Taranto sta indagando non solo per disastro
ambientale ma anche per associazione a delinquere. E ha posto i sigilli
sull'area a caldo dell'Ilva.......
I post sulla pagina Facebook del PD ricordano a Bersani che la
Costituzione - di cui ha parlato Benigni in TV - garantisce la salute e
l'autonomia della magistratura.
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17 Dicembre 2012
Giuseppe Latour
La
Commissione europea porta in giudizio l’Italia davanti alla Corte di
giustizia dell'Unione per violazione delle norme comunitarie sulla
qualità dell’aria.
I giudici di Lussemburgo si pronunceranno mercoledì
prossimo sulla controversia, che vede coinvolte, per violazioni di
entità diversa, circa settanta aree su tutto il territorio nazionale.
Da
Trento alla Sicilia, i limiti di concentrazione delle particelle
nell’aria sono solo un optional.
La materia del contendere è la direttiva 96/62/Ce in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria,
entrata in vigore il 21 novembre 1996: qui si stabilisce che gli stati
membri devono presentare relazioni annuali sulle sostanze contenute
nell’aria delle diverse parti del loro territorio.
Nella sostanza, le norme comunitarie in
questa materia obbligano i paesi Ue ad adottare le misure necessarie per
garantire che le concentrazioni di particelle PM10
(particelle microscopiche potenzialmente pericolose per la salute) non
superino alcuni valori massimi nella concentrazione annuale e in quella
rilevata giorno per giorno.
“Sulla base delle relazioni annuali trasmesse per gli anni 2005, 2006 e 2007 - spiegano i documenti ufficiali della Corte di giustizia
- la Commissione europea ha individuato l'esistenza di superamenti dei
valori limite di particelle PM10 di lungo periodo in numerose aree del
territorio italiano”.
I dati più recenti, riferiti al 2009, indicano che
non si è fatto nulla per correre ai ripari.
La Commissione Ue,
infatti, ha rilevato “una persistenza della situazione di superamento
dei valori limite giornalieri e/o annuali” in ben 70 zone. Qui, in
sostanza, ci sono problemi con la qualità dell’aria.......
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