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27 gennaio 2013

ENEL.Il colosso energetico sotto processo

Tratto da Rovigo Oggi
ENEL.Il colosso energetico sotto processo


E' iniziato giovedì 24 gennaio il processo a dieci funzionari Enel per disastro ambientale. Le associazioni ambientaliste Legambiente, Wwf e Greenpeace si sono costituite parte civile, assistite dagli avvocati Ceruti (foto a lato), Malaspina e Guasti. La prossima udienza è fissata per il 6 giugno


Rovigo - Nell’ambito dell’indagine a carico di alcuni vertici di Enel produzione, giovedì 24 gennaio si è tenuta, dinanzi al tribunale di Rovigo in composizione collegiale presieduto da Nicoletta Stefanutti, l'udienza del processo a 10 funzionari Enel accusati di disastro doloso e disastro ambientale per l'omessa installazione di apparecchi presso la centrale di Porto Tolle, durante il funzionamento ad olio combustibile, diretti a prevenire un disastro consistente nel deterioramento dell'ambiente circostante e nell'aumento delle malattie respiratorie nei bambini, accertato da uno studio dell'Istituto nazionale tumori di Milano, organismo autorevole.

“Auspichiamo – afferma Gigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto - che per tale data si sia già composto un nuovo collegio di magistrati in grado di seguire questo processo storico in cui si ipotizza un aumento delle malattie ai danni della popolazione infantile conseguenti alle emissioni di una centrale termoelettrica”.


25 gennaio 2013

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Greenpeace entra in azione a Genova, consegnate le “vere” bollette: “Enel deve miliardi di euro al Paese”

greenpeace bollette

Genova. Greenpeace è entrata in azione a Genova, dove i volontari del Gruppo locale hanno recapitato nelle case le “vere” bollette Enel realizzate da Greenpeace, che mostrano ai cittadini quanto costa realmente – in termini economici e sanitari – la produzione elettrica a carbone del principale gruppo energetico italiano.

“Il danno economico è solo un aspetto materiale, ancorché rilevante, della questione: le centrali a carbone Enel causano una morte prematura al giorno in Italia e danni al clima e all’ambiente enormi. È ora che la politica si assuma qualche responsabilità: è il Governo, a nominare il management......

“Enel non è solo una bolletta che arriva nelle case di molti italiani. È una vera e propria tassa. Se si dividono i danni economici causati dalla produzione a carbone di Enel per il numero delle famiglie italiane, si scopre che la scelta di quella fonte energetica costa circa 75 euro l’anno a nucleo familiare. Molto più di quanto costino gli incentivi alle rinnovabili, che non uccidono il clima, non fanno ammalare le persone e sostengono invece occupazione, crescita e ambiente”, spiegano.

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Tratto da  Ecologia guidone.it

Carbone: Greenpeace fa recapitare centomila bollette sporche di Enel

Carbone: Greenpeace fa recapitare centomila bollette sporche di Enel

Greenpeace al fine di sensibilizzare i cittadini sui danni causati dall’uso del carbone nella produzione elettrica, visto che rappresenta la fonte più dannosa per il clima e non solo, ha deciso di far recapitare centomila ‘bollette sporche’, sporche di carbone.
Infatti, queste bollette mostrano ai cittadini il reale costo, sia in termini economici che sanitari, che una produzione elettrica a carbone implica, prendendo a riferimento il principale gruppo energetico del paese, ovvero Enel, di cui lo Stato è il principale azionista.
Forse proprio per questo motivo Greenpeace ha deciso di far recapitare tali bollette anche presso le sedi di partito e comitati attivi in queste settimane di campagna elettorale, dal momento che bisogna fare al più presto qualcosa per fermare l’uso del carbone e i suoi effetti dannosi.

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