Riportiamo il post del 31 luglio 2012 perchè in questo inizio di anno sia di stimolo a meditare e non solo.......
LA LETTERA DEL DOTTOR IREO BONO:......Non è lecito contrapporre il diritto al lavoro con quello alla salute
Tratto da Savona News
"... non è lecito contrapporre il diritto al lavoro con quello alla salute e che quando ciò avviene le responsabilità sono dei padroni delle imprese e dei governi ..."
"Taranto probabilmente è un caso limite, ma sono molti i siti in Italia in cui le popolazioni si oppongono a centrali a carbone, incenitori e discariche, fonti di inquinamento e malattie, senza trovare appoggio dai principali partiti. Esiste una sottovalutazione delle malattie ambientali"
"Sig. Direttore,
mi scuso se ripeto parole che hanno già scritto più volte e meglio di
me le associazioni di Vado impegnate nella difesa della salute e
dell'ambiente, ma sono spinto dalla constatazione di quanto sta
accadendo all'Ilva di Taranto e dalla pervicacia della Tirreno-Power di
Vado nel portare avanti il suo progetto di potenziamento della centrale a
carbone nonostante l'opposizione della stragrande maggioranza della
popolazione locale, dei comuni della riviera vicini e dell'Ordine dei
Medici.
L'intervento della Procura di Taranto e del Gip, Patrizia Todisco,
con la decisione di fermare lo stabilimento dell'Ilva e di porre agli
arresti domiciliari i proprietari, con l'accusa di disastro ambientale
perseguendo la logica del profitto a detrimento dell'ambiente e della
salute dei lavoratori e dei cittadini, indica che non è lecito
contrapporre il diritto al lavoro con quello alla salute e che quando
ciò avviene le responsabilità sono dei padroni delle imprese e dei
governi, ed ha anche il grande merito di porre al centro dell'attenzione
la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini troppo
spesso sacrificata in nome del profitto.
Perchè Taranto probabilmente è un caso limite, ma sono molti i siti
in Italia in cui le popolazioni si oppongono a centrali termoelettriche a
carbone, incenitori e discariche, fonti di inquinamento e malattie,
senza trovare alcun appoggio dai principali partiti di governo ed
opposizione. Esiste una sottovalutazione delle malattie ambientali.
Per tornare alla situazione di Vado e provincia di Savona, ricordo
che il 18/2/2011, su iniziativa dell'associazione vadese 'Uniti per la Salute' si è tenuto al Teatro Chiabrera un importante incontro pubblico
sul carbone con la partecipazione dei Comitati di Civitavecchia,
Tarquinia, Brindisi, Porto Tolle, con la partecipazione del dott. Trucco
(Presidente dell'Ordine dei Medici), del dott. Bianchi (Responsabile di
epidemiologia ambientale, cnr di Pisa), del dott. Marco Stevanin, già
membro della Commissione nazionale via-vas, ed il dott. G. Ghirga, in
cui è stata documentata la pericolosità e l'inquinamento dell'ambiente
prodotto dal carbone come combustibile che si aggiunge all'inquinamento
dei prodotti di combustione dei derivati del petrolio dei veicoli e
degli impianti di riscaldamento.(Leggi MARIO MOLINARI:Uniti per la Salute (quando il titolo è una Onlus).
E' certo che, secondo il Wwf, la Tirreno Power di Vado è fra i nove
impianti più inquinanti in termini di CO2 in Italia, con le note
conseguenze sul riscaldamento climatico, che i due impianti a carbone
sono obsoleti e non in regola con le norme nazionali ed internazionali
e
che l'Ordine dei Medici di Savona ha constatato un aumento della
mortalità e della morbilità nella Provincia di Savona al punto da
determinare l'intervento della Procura che ha incaricato una Commissione
di tre medici, particolarmente competenti, per accertare se esiste un
rapporto tra l'aumento della mortalità e l'attività della centrale a
carbone.
Ma è già un fatto accertato dalla comunità scientifica internazionale
che l'utilizzo del carbone nelle centrali termoelettriche, soprattutto
in ambiente cittadino, è dannoso per la salute e l''ambiente , basti
dire che l'Energy International Administration (Agenzia governativa
statunitense specializzata in analisi energetiche) ha annunciato, come
ottima notizia, che nel primo quadrimestre 2012 negli Stati Uniti il
consumo del carbone, il combustibile fossile più inquinante in assoluto,
è calato del 20% ed il Sindaco di New York, Michael Blomberg, ha
dichiarato già nel 2011, riferendo i dati dell'Agenzia per la protezione
dell'ambiente degli Stati Uniti: "Ogni anno gli impianti alimentati a
carbone provocano oltre 200.000 attacchi di asma nella nazione, molti
dei quali nei bambini. L'inquinamento da carbone uccide ogni anno 13.000
americani e ci costa 100 miliardi di dollari per le cure mediche".(Leggi:10 ragioni per cui "il carbone pulito" è offensivo....)
E in Italia, quanti i morti per il carbone?
A Savona l'associazione
'Moda' Savona ha calcolato, secondo i criteri stabiliti dall'Unione
Europea, che i danni prodotti alla salute, 'agricultura, turismo e
ambiente, dalla combustione del carbone, costituiscono un costo esterno
di circa 140 milioni di euro/anno.
Penso che l'arroganza con cui la Tirreno Power porta avanti il
progetto di potenziamento della centrale a carbone, contro la volontà
della maggior parte della popolazione locale e contro il principio di precauzione in relazione ai danni provocati dal carbone, non prendendo
in considerazione una vera modernizzazione con la metanizzazione
completa della centrale, come richiesto dalle associazioni cittadine e
dai medici, considerando che i livelli di anidride solforosa di una
centrale a carbone sono 140 volte quelli emessi da una centrale a gas e
le emissioni di polveri fini 71 volte superiori, dimostri che la
proprietà tiene più all'aumento del profitto che alla salvaguardia della
salute dei lavoratori e dei cittadini,
ed in quanto ai sindacati, in
particolare alla Cgil, che sostengono il potenziamento della centrale a
carbone contro le associazioni cittadine vorrei dire che, a mio parere,
sbagliano
e che invece hanno ragione Alberto Asor Rosa quando scrive che
è un dato inquietante vedere gli operai schierarsi, senza se e senza
ma, dalla parte del padrone,ed il leader della Fiom, Landini, quando
dice che il sindacato deve fare un salto culturale, nel senso di non
accettare il ricatto lavoro contro salute.
Cordiali saluti".
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