È tempo di agire per il clima
Stephen Leahy
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In tutto il mondo, il 2012 è stato l’anno delle condizioni climatiche estreme, l’anno in cui abbiamo inequivocabilmente imparato che l’energia derivata da combustibili fossili che alimenta le nostre società le sta distruggendo.
Accettare questa realtà è la grande sfida del nuovo anno.
Riprogettare le nostre società e stili di vita in funzione dell’energia verde è l'ultima sfida del decennio.
Sarà fondamentale per tutti noi impegnarsi in questo compito, perché il clima influisce su tutto, dal cibo alla disponibilità d’acqua.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che abbiamo già la tecnologia per ri-progettare la nostra società in modo da dare

Riuscire a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di due gradi centigradi dipenderà soprattutto da “quando i paesi cominceranno ad adottare iniziative serie per ridurre le emissioni di gas serra”, secondo quanto si legge nello studio “Probabilistic cost estimates for climate change mitigation” (Stime probabilistiche dei costi per la mitigazione del cambio climatico).
Continuare a ritardare il passaggio alle fonti di energia rinnovabile è molto costoso: aspettare fino al 2020 per frenare le emissioni globali costerà il doppio paragonato alle massime emissioni entro il 2015, come dimostra l’analisi di Nature.
Di fronte al fallimento della capacità di agire della politica, si nasconde un’industria di combustibile fossile molto ricca e potente: così come l’industria del tabacco, anche questa spende centinaia di milioni di dollari per diffondere informazioni sbagliate sul cambio climatico, e i lobbisti combattono contro ogni iniziativa per ridurre l’uso dei combustibili fossili.

Perché qualcuno agisca, tutti dobbiamo agire.
Molte altre manifestazioni sono assolutamente essenziali.
È tempo d’agire. È tempo di muoversi.
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