Tratto da Blogeko
Ilva di Taranto, violazioni dell’Aia e prescrizioni non attuate. Lo scrive l’Ispra.
Anche se la Corte Costituzionale ha sentenziato che il decreto salva Ilva è legittimo, non sono finite le grane che ruotano attorno all’Ilva di Taranto: e non solo perchè domani, domenica, si svolgerà in città un referendum consultivo che chiede agli elettori se vogliono la chiusura totale dell’acciaieria o la chiusura della sola area a caldo.
Le grane non sono finite, dicevo. E’ disponibile on line la documentazione ufficiale del marzo scorso in cui l’Ispra scrive che l’Ilva ha violato e non ha attuato parte delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale): grazie alla legge salva-Ilva, l’acciaieria può continuare a lavorare e a produrre purchè rispetti appunto le prescrizioni dell’Aia.L’Aia è una sorta di tabella di marcia – prescrizioni, interventi e date entro cui effettuarli – che punta a coniugare salute e produzione, per usare un’espressione cara al Governo.
L’Ispra è chiamata a vigilare sul rispetto dell’Aia. Vi propongo un’antologia tratta pari pari dalla sua ultima relazione.
La documentazione sull’Ilva è disponibile in un’apposita sezione del sito Ispra, quella dedicata al Garante dell’Aia che ha il compito di vigilare sull’attuazione generale della legge salva-Ilva e di fungere da raccordo con Governo ed enti locali.
I due screenshot che vedete qui sotto sono tratti dal documento che contiene la relazione di marzo dell’Ispra sull’adeguamento dell’Ilva all’Aia e la lettera d’accompagnamento con cui il Garante l’ha inviata al Governo. Scrive l’Ispra a pagina 3 (mie le sottolineature in giallo)

Non solo mancati adeguamenti alle prescrizioni, ma anche violazioni dell’Aia. Pagine 3 e 4 della relazione

Ho fatto solo un minimo maquillage grafico puramente formale, eliminando un salto di pagina. Il Garante, si legge nella lettera d’accompagnamento che precede la relazione dell’Ispra, ha mandato questo documento al prefetto di Taranto, l’unico che – in base a quanto stabilisce l’Aia – può adottare le sanzioni.
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