Tratto da Trucioli Savonesi
TIRRENO POWER
MA DI QUALE DIALOGO STIAMO PARLANDO?!
In riferimento
all'incontro del 25 u.s. tra i Comuni di Vado e Quiliano e l'Azienda
Tirreno Power rappresentata dall'ing. Gosio, si è fatto in
quell'occasione - e si continua sugli Organi di Stampa - un gran parlare
di "dialogo": l'Azienda accetta finalmente di "dialogare".
Ma di quale dialogo stiamo parlando?!
A COSE FATTE?
EVITANDO che
si possano esprimere le ASSOCIAZIONI CHE RAPPRESENTANO I CITTADINI, su
scottanti temi che li riguardano, che avrebbero potuto contestare, con
dati alla mano, le affermazioni dell'ing. Gosio sul presunto
miglioramento ambientale e la riduzione del 70% delle emissioni
bruciando più carbone?
Già, ma è stato ribadito che saranno usate le moderne tecnologie!
Se avessimo
potuto parlare, avremmo chiesto come si possano ridurre le emissioni
delle pericolose micro-polveri, non trattenibili da nessun tipo di
filtro, le più dannose; e tanto altro. Ma, in vece nostra, avrebbero
potuto farlo i rappresentanti istituzionali, che ben dovrebbero essere
edotti sull'argomento, visto che hanno in mano documenti qualificati e
perizie eloquenti, una delle quali commissionata dal Comune di Quiliano,
con dati, tabelle, grafici che invece allarmano sulla situazione
presente e sulle prospettive future.
Attilio Caviglia |
Alberto Ferrando
|
Così come
avrebbero potuto esprimere una qualche protesta o, come minimo, delle
semplici precisazioni sul famoso carbonile che aspetta da tanto tempo di
essere coperto e che avrà bisogno ancora di tre anni, tra procedure e
lavori, visto che si tratta di un' area riconosciuta vasta dallo stesso
ing. Gosio: proteggerci dalla polvere nera, che tra l'altro non è più
nociva di quella invisibile, sembra essere ancora...molto impegnativo.
Ma di quale
dialogo stiamo parlando e perché un dialogo adesso e condotto in questo
modo, accettando spiegazioni dall'Azienda come sentite per la prima
volta, spiegazioni già contestate a lungo e attraverso documentazioni di
cui le Amministrazioni non possono non essere a conoscenza. E allora perché? Per dimostrare che c'è disponibilità da entrambe le parti, democrazia e trasparenza, per ottenere da parte dei Comuni qualche compensazione in più, economica, sia ben chiaro, perché di tutela sanitaria non si è sentito verbo.
Del resto lo ha ribadito su La Stampa del 27 u.s. il segretario della CGIL.
E il diritto principe della collettività alla salvaguardia dell'ambiente e della salute, che dovrebbe accompagnare quello del lavoro è rimasto prerogativa solo dei cosiddetti "ambientalisti"?
Eppure le alternative ci sono e non si chiamano solo metano, ma nell'incontro non si è andati oltre l'esaltante giustificazione del carbone e da nessuno è venuto un minimo tentativo di proposta lungimirante, al passo con i tempi.
Si rileva che l'attenzione degli Amministratori di Vado-Quiliano è stata concentrata sul 3° gruppo: NO al 3° gruppo!
Avevamo capito che il vero NO dovesse essere, prima di tutto, alla costruzione del nuovo gruppo da 460 Mw, il vero NO ai vecchi gruppi inquinanti che ci terremo ancora per 6 e 9 anni, il vero NO all'attuale sconcertante situazione, prima che a quella prospettata fra 9 anni.
Il vero NO all'ambiguità, per difendere invece i diritti fondamentali di quei Cittadini ai quali, in un confronto dialettico serio, è permesso di dire la loro e per i quali il concetto di dialogo non ha una valenza così parziale e mortificante.
28/03/2013
Maria Vincenti, Emma Caviglia, Eliano Morena del Comitato "Ambiente e Salute" di Spotorno-Noli
_____________________
Leggi anche
Di Antonia Briuglia
FERMIAMO IL CARBONE!!!!!
Venerdì alla libreria Ubik, di Savona in una conferenza stampa, sono state presentate ufficialmente le motivazioni del ricorso al TAR del Lazio, contro l’ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure.
“Su
un territorio colpito come questo, un'Aia del genere, che deroga per
otto anni..........non doveva né essere concessa tantomeno tollerata.”
Nessun commento:
Posta un commento