COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

23 maggio 2013

Legale di Riva sul caso Ilva: "La salute non e' un valore assoluto e non giustifica tutto"

Tratto da Cosmopolis

Legale Riva su caso Ilva: "La salute non e' un valore assoluto e non giustifica tutto" .

Destano perplessità le parole del legale di Emilio Riva, Marco De Luca, apparse quest'oggi sul 'Corriere della Sera'. L'articolo, a firma della collega Giusi Fasano, titolava: "Su di noi troppe attenzioni. Temo per la salute di Emilio Riva”. L’avvocato del patron dell’Ilva, commentando i recenti guai giudiziari del proprietario dello stabilimento, ha voluto puntualizzare: “La salute non è un valore assoluto e non giustifica tutto. Solo un talebano in malafede può sostenere che ci siano valori assoluti sopra ogni cosa e in ogni circostanza”. 

 “Con la sentenza della Corte Costituzionale, sul decreto “salva Ilva” - prosegue - si dice che la tutela della salute è demandata a poteri diversi dalla magistratura e che ci sono poteri attribuiti al giudice amministrativo sui quali i magistrati della procura di Taranto non possono minimamente interferire. E’ invece loro si sono arrogati quei poteri”.
Secondo De Luca verso Riva ci sarebbe un vero e proprio accanimento giudiziario: “Emilio è in condizione di salute precaria – ha affermato-  Si arrabbia perchè è convinto di subire ingiustizie. Sono preoccupato per lui. E’ l’unico caso in Italia dove un uomo di 87 anni è ai domiciliari da luglio dell’anno scorso”. 
  La preoccupazione di cui parla De Luca non dovrebbe avere ragion d’essere ritenendo la salute, come egli stesso afferma, nè un primum, nè un valore universale a cui prestare particolare tutela. Ma applicando il concetto sopra esposto della relatività del “bene vita” sarebbe più opportuno inscrivere tale compartecipazione emotiva e solidaristica nell’alveo della opportunità o possibilità. A volte capita.
 Capita che si violino le leggi costituite e capita altrettanto, di essere perseguiti dalla giustizia vigente.  
Simon Wiesenthal il noto cacciatore di nazisti, responsabile della cattura dell’efferato gerarca Adolf Eichmann, affermò: “Tutto il valore del mio lavoro sta nell'ammonimento agli assassini di domani: non avrete mai pace”.
  Per certi crimini non c'è pace, nè pretestuose prescrizioni. 
Paola Fornaro

Nessun commento: