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10 giugno 2013

Nasce il Club delle rinnovabili, per lo sviluppo del settore.Tra i soci fondatori, però, manca l'Italia:troppo condizionata dalla lobby dei fossili?

Tratto da Zeroemission
Nasce il Club delle rinnovabili, per lo sviluppo del settore

Lunedì, 10 Giugno 2013

Dieci Paesi hanno presentato a Berlino il "Club delle rinnovabili" con l'obiettivo di "fare lobby" per sostenere lo sviluppo internazionale del comparto. Tra i soci fondatori, però, manca l'Italia



Nasce a Berlino il Club delle rinnovabili con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo dell'energia rinnovabile in tutto il mondo
A lanciare l'iniziativa,  il ministro dell'Ambiente tedesco Peter Altmaier e il direttore di Irena - Agenzia internazionale per le Energie rinnovabili, Adnan Aminsono. Fanno parte del Club Danimarca, Regno Unito, Francia, Germania, Cina, India, Marocco, Sud Africa, Tonga ed Emirati Arabi, Paesi che, insieme, rappresentano oltre il 40% degli investimenti mondali in energia rinnovabile. 
Alla prossima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, il Club sarà presente per lanciare iniziative per trasformare le rinnovabili in un vero e proprio driver dello sviluppo economico.
“Con una domanda energetica globale in crescita esponenziale - si legge nella nota diramata dal Club - i paesi si trovano ad affrontare decisioni su investimenti e infrastrutture che definiranno lo sviluppo delle prossime generazioni. 

 Il sistema energetico attuale presenta rischi per il clima, l’ambiente, la sicurezza energetica, in particolare, nei paesi più vulnerabili. 
Crediamo però che l’energia rinnovabile sia una parte essenziale della soluzione alle sfide esistenziali che ci attendono”.  

Tra i Paesi fondatori, però, non c'è l'Italia, ancora una volta, fuori dal circuito dei Paesi investitori nel settore.

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