Tratto da Qualenergia
La Cina prova a disintossicarsi dal carbone
In arrivo un piano per ridurre di quasi un
terzo il consumo delle regioni industriali più importanti. Dopo le
emergenze smog e i conti esorbitanti dei costi sanitari e ambientali,
Pechino si sta accorgendo che il carbone sta soffocando il paese e si
prendono provvedimenti.Si
accelererà ancora sulle rinnovabili.
07 giugno 2013
La Cina sta preparando piani per tagliare quasi di un terzo i consumi di carbone nelle regioni industriali più importanti.
Dopo le emergenze smog degli ultimi mesi e i conti esorbitanti dei
costi sanitari e ambientali – ben 7 punti di Pil nel 2007 – Pechino si è
da tempo accorta che il carbone sta soffocando il paese e prende
provvedimenti.
Secondo fonti vicine ad ambienti governativi, sentite da Reuters, nel giro di un mese dovrebbe arrivare un piano per ridurre di 100 milioni di tonnellate
entro il 2015 l'uso di questo combustibile micidiale nelle aree più
industrializzate del nord tra la capitale, Hebei e Tianjin. Vorrebbe
dire appunto tagliare i consumi di poco meno di un terzo, visto che la
regione l'anno scorso ha consumato 375 milioni di tonnellate di carbone,
300 delle quali nella sola provincia di Habei, cuore della siderurgia
cinese.
Non è la prima volta che la
Cina prova a ridurre la sua dipendenza dal carbone, ma il cammino non è
facile: ci si deve scontrare con una grande fame di energia, la
resistenza dei governi locali e di una lobby carbonifera molto potente,
tanto da essere di recente riuscita a far abbassare gli standard
sull'import, ottenendo così che si possa importare anche carbone di
qualità inferiore.
L'obiettivo del
piano peraltro non è ancora definitivo, ........La Cina consuma infatti 3,8 miliardi di tonnellate l'anno
(dato 2011): quanto se ne bruciava in tutto il resto del mondo nel
2000 (vedi grafico, fonte U.S. Energy Information Administration).
Per la superpotenza, che conta su questo combustibile per il 70% del suo fabbisogno energetico,
non sarà per niente facile 'disintossicarsi'.......
Quel
che è certo è che la volontà del governo centrale è sempre più decisa e
questo non potrà che comportare un'accelerazione ancora più forte,
oltre che sul gas, anche sulle fonti rinnovabili. Negli ultimi tempi
abbiamo visto gli obiettivi su eolico e fotovoltaico rivisti periodicamente al rialzo:
è molto probabile che l'ambizione della Cina in questo campo continui a
crescere in parallelo con gli sforzi per bruciare meno carbone.
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