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22 giugno 2013

Spezia Via Dal carbone:"No al carbone e ai rifiuti nella centrale Enel"

Tratto da Città della Spezia

"No al carbone e ai rifiuti nella centrale Enel"

Il comitato 'Spezia via dal carbone' analizza le prescrizioni del parere istruttorio e ritorna alla carica con osservazioni e richieste. E mette in guardia sul fronte dell'utilizzo di "altri combustibili".

La Spezia - La partita per la chiusura del gruppo a carbone della centrale Enel è ancora aperta, almeno per il comitato 'Spezia via dal carbone', che, analizzato il verbale prodotto in sede di Conferenza dei servizi il 7 giugno scorso nell'ambito della procedura di rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale dell'impianto di Vallegrande, ritorna ad avanzare osservazioni e richieste. Ma quello che emerge a sorpresa è che per una vertenza ancora aperta, sembrano esserci tutte le condizioni perché se ne spalanchi un'altra dai rivolti altrettanto inquietanti, quella per evitare che nella centrale termoelettrica spezzina possano finire combustibili derivanti dai rifiuti. Un'eventualità smentita a più riprese dal sindaco, Massimo Federici, da tutta l'amministrazione comunale e dall'attuale ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, ma che trova giustificazione nei fatti, a cominciare dalla drammatica situazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nello Spezzino (proprio questa mattina alle 10 si svolge un presidio sotto la prefettura contro l'apertura della discarica di servizio a Mangina), accompagnata dalla possibilità che Acam ambiente venga in buona parte privatizzata, da un decreto ministeriale di pochi mesi fa e da alcune frasi 'sibilline' contenute nel testo dell'Aia in fase di approvazione.
 

Daniela Patrucco e Marco Grondacci, per conto del comitato, hanno così esposto ieri pomeriggio al Distrò una miriade di punti sui quali incalzano la commissione che si riunirà per l'approvazione del parere istruttorio e lo stesso ministro Orlando, cui spetterà l'ultima parola.Le obiezioni: tutto quello che non torna.
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