UN' ALTRA FACCIA DELLA DEVASTAZIONE DEL CARBONE:
Tratto da Valori.it
Il carbone “prosciuga” la Cina
La corsa dell’economia cinese, che
in buona parte si basa sull’approvvigionamento di energia da una fonte
fossile come il carbone, sta iniziando a scontrarsi con il problema
della carenza di risorse idriche...

Lo spiega l’agenzia Bloomberg, citando l’esempio della miniera di Daliuta, nella provincia dello Shaanxi. Si tratta della miniera di carbone sotterranea più grande al mondo, che per l’estrazione richiede quotidianamente milioni di litri d’acqua. E in cui i corsi d’acqua sono ormai vuoti. Le centrali a carbone consumano all’incirca il 17% delle risorse idriche cinesi. Quasi tutte le miniere, per giunta, sono situate nel nord del Paese, vale a dire nella regione più secca.
A partire dal 1990 – continua l’agenzia di stampa americana – circa la metà dei corsi d’acqua del gigante asiatico si sono prosciugati e il 75% dei pochi rimasti risulta contaminato. Il 28% dei corsi d’acqua cinesi, per questo motivo, non è adatto per l’agricoltura. E in alcune città, come Guangzhou, il prezzo dell’acqua lo scorso anno è aumentato del 50% per i residenti e dell’89% per le imprese. Greenpeace
lancia l’allarme: il piano del governo di costruire altre centrali a
carbone vicino alle miniere entro il 2015 farà crescere del 141%
rispetto al 2010 la domanda di acqua nella Mongolia Interna.
Le risorse idriche verranno sottratte all’agricoltura e la conseguenza sarà un’avanzata delle zone desertiche.
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