COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".

21 agosto 2013

Energia :L’addio all’atomo inquieta i tedeschi

MALA  TEMPORA CURRUNT  PER IL CARBONE

Tratto da Shippingonline Il Secolo XIX .it

Energia

L’addio all’atomo inquieta i tedeschi

Genova - «Per ogni centrale nucleare che chiude, ce n’è sempre una di carbone che apre». E’ la legge che gli esperti di energia (!!!!!!!)  spesso citano, per spiegare come i paesi industrializzati non possano ancora fare a meno delle fonti tradizionali per le loro centrali e che la green energy non sia ancora in grado di sostituirle.
 In Germania però oltre alla chiusura di quelle nucleari si sta verificando anche la dismissione degli impianti a carbone e gas. A preoccupare sono sia la velocità che la dimensione del fenomeno. 
 Alla ricerca del suo terzo mandato da cancelliera, Angela Merkel ha promesso e in parte varato, un programma energetico ambizioso che prevede l’uscita dal nucleare entro il 2022 e almeno il 50% di energia da fonti rinnovabili prima del 2050....


 Immagine tratta da Facebook del Medico Isde G. Ghirga
.....Il costo dell’elettricità in Germania è per l’utente tra i più alti del mondo ed è valutato sui 40 euro per megawattora, crollato nel giro di poco tempo a causa della recessione e della spinta che il governo continua a dare all’energia rinnovabile. 
Ma a quei costi le centrali a carbone e a gas non sono competitive: un megawattora prodotto con le prime costa 45, con il gas 70 euro. 
«Le nostre centrali sono in perdita» commentano sconsolati i vertici aziendali dei due giganti del settore, la E.On e la concorrente Rwe che saranno costretti a chiudere impianti e licenziare migliaia di persone. Rwe ha riportato il 38% in meno di profitto netto rispetto all’anno scorso nel primo semestre del 2013. La corsia preferenziale riservata a solare ed eolico sta mettendo fuori mercato le centrali tradizionali .........
Un grosso aiuto al problema tedesco per ora lo sta fornendo il clima, perchè il vento e il sole estivi permettono alle rinnovabili di produrre il fabbisogno attuale...............
Leggi l'articolo integrale di Simone Gallotti  su  Shippingonline Il Secolo XIX .it


 Immagine tratta da Facebook del Medico Isde G. Ghirga

Tratto da Greenbiz

Terna: a luglio un terzo dell'energia è stata rinnovabile

italia-rinnovabileL'Italia in crisi consuma sempre meno elettricità, che però è sempre più rinnovabile. Gli ultimi dati di Terna fotografano il crollo del termoelettrico italiano messo in ginocchio dal fotovoltaico. Calo temporaneo dell'eolico ma nel complesso le rinnovabili hanno coperto il 32,6% della domanda di elettricità a luglio.
L'ultimo rapporto Terna sui consumi di energia elettrica, con i dati relativi a luglio 2013, racconta un'Italia che consuma sempre meno: calo del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2012, per un totale di 29,9 miliardi di kWh consumati. Depurato dall’effetto calendario, il calo arriva addirittura al 3,6% perché rispetto a luglio dell’anno scorso si è lavorato un giorno in più. 
terna consumi luglio 2013
Andando a vedere le singole fonti che hanno prodotto l'elettricità consumata dagli italiani si nota il continuo crollo del termoelettrico in favore delle rinnovabili: il fotovoltaico è cresciuto (sempre rispetto allo stesso periodo del 2012) del 22%, l'idroelettrico del 18,8% mentre è scesa (per motivi climatici) più o meno della stessa percentuale la produzione eolica.  
 Immagine tratta da Facebook del Medico Isde G. Ghirga

Il -14,1% del termoelettrico, invece, dipende tutto dalla concorrenza delle rinnovabili che, avendo priorità sulla rete, rosicchiano quote alle centrali a gas, carbone e olio combustibile. 
E non è una situazione nata oggi: il calo della domanda, nei primi sette mesi del 2013, ammonta al 3,3% mentre le rinnovabili non sono affatto diminuite, anzi sono cresciute sia per potenza installata che per produzione di elettricità.

terna offerta elettricità rinnovabili luglio 2013
Comparando i mesi di luglio 2012 e luglio 2013, ad esempio, si nota come il termoelettrico sia sceso dal 62,4% del totale della produzione ad appena il 55,6%, mentre sono cresciute tutte le fonti verdi e l'importazione dall'estero. Rispetto al totale della domanda, quindi, il contributo delle rinnovabili a luglio ha sfiorato il 33%. 
Un terzo dell'energia che abbiamo consumato il mese scorso è stata verde.
 

Nessun commento: