Tratto da Il Giornale del Sud .net
Ilva, indagati anche il sindaco e il segretario dell’arcivescovo
TARANTO - Continuano ad
arrivare i provvedimenti disposti dalla Procura di Taranto in merito
alla questione dell’Ilva. Oltre alle 7 già indicate oggi sono arrivate
nuovi avvisi di garanzia, cinque per la precisione e gli unici due,
finora noti, sono clamorosi. A cadere nella rete dei giudici c’è don Marco Gerardo, segretario dell’ex Arcivescovo di Taranto (Benigno Luigi Papa)
accusato di false dichiarazioni al Pm in merito a una presunta tangente
di 10mil euro che il responsabile dei rapporti istituzionali dell’Ilva
avrebbe consegnato all’ex preside del Politecnico Liberti (arrestati
entrambi nelle scorse ore), ma, soprattutto, c’è il Sindaco di Taranto Ippazio Stéfano.
Arrivato alla guida del Comune nel 2007 dopo un periodo di crisi
economica senza precedente, oggi Stéfano affronta la crisi più grande
nonostante la sua iscrizione nel registro degli indagati sembra essere
più un atto dovuto che non una compromissione grave. Il primo cittadino è
infatti indagato per omissioni in atti d’ufficio in relazione alle
prescrizioni a tutela dell’ambiente comunale a seguito della denuncia
presentata dal consigliere comunale Filippo Condemi ma, in questi giorni, suona come una tegola non da poco sulla testa del Sindaco.
Stralcio da Il Fatto Quotidiano
del 26 aprile 2013
Ilva Taranto, sindaco Stefàno indagato per abuso e omissione di atti d’ufficio
..........Nella bufera giudiziaria ora è ufficialmente coinvolto anche il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno. Nella richiesta della proroga di indagini firmata dal procuratore Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentino e dai sostituti Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile e Remo Epifani, compare per la prima volta anche il nome del primo cittadino.
Per lui le ipotesi di reato sono di abuso e omissione di atti d’ufficio sulla base, secondo indiscrezioni, di un esposto presentato tempo fa dal consigliere comunale Aldo Condemi nel quale si portava la magistratura a conoscenza delle misure che il sindaco Stefàno non avrebbe preso a tutela della salute dei cittadini.
Sono dunque pronto ad essere ascoltato dai magistrati per fornire loro tutti i dovuti chiarimenti in ordine ai fatti a me eventualmente contestati”.Qui l'articolo integrale
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