A proposito di Osservatorio Regionale Salute Ambiente,per non dimenticare, riportiamo alcuni precedenti post
Post del 13 marzo 2013
Leggi su Il Segno News
Scritto da Andrea Ghiazza.
Comuni di Vado e Quiliano e Ministero dell' Ambiente ,il braccio di ferro continua .
E questa volta a giudicare lacunosa e incompleta l' Aia ,l'autorizzazione integrata ambientale ,non sono direttamente le due amministrazioni ma i rappresentanti dell' Osservatorio Regionale incaricati di controllare i valori emissivi della centrale Tirreno Power di Vado . E spuntano nuovi punti che faranno discutere
Tra questi la campionatura dell' inquinamento marino che all' interno dell' Aia viene solo accennata.
Ma a far parlare è anche la presa di posizione della Tirreno Power che appare come "UN PRETESTO PER CONTINUARE AD AGIRE SENZA FRENI."
Parola di Virginio Bettini,rappresentante per il Comune di Quiliano presso l' Osservatorio Regionale Salute Ambiente della centrale Tirreno Power."In attesa di una convocazione ufficiale ho esaminato personalmente il documento redatto dal Ministero - spiega Bettini - e ritengo che ,oltre a quanto detto dalle due amministrazioni,all' interno dell' Aia non ci siano proposte atte a TUTELARE L' AMBIENTE MARINO .
Su come analizzare l'inquinamento delle acque prodotto dall' azienda Tirreno Power non ci ha pensato nessuno.Se il problema è solo appena abbozzato,IL FATTO GRAVE E' CHE NON CI SONO PRECISATE NE' DISPOSIZIONI E METODOLOGIE DI CAMPIONATURE NE' SOLUZIONI AL PROBLEMA."
MA LE "MANCANZE DELL'AIA",secondo il Professore Associato di Analisi e Valutazione Ambientale all' Università di Venezia,NON FINISCONO QUI.
"Dalle prime carte studiate -continua Bettini-l' Ecologia del paesaggio appare sballata e su questo aspetto occorrerà lavorare molto. E' necessario stabilire qual'è l' area vasta interessata dall' impianto per capire come intervenire e quali "armi" tecnologiche utilizzare.Ma alla domanda se il ricorso presentato dai Comuni di Vado e Quiliano al Tar del Lazio possa far scaturire a Tirreno Power quache dubbio sui futuri investimenti, Bettini non ha dubbi."Di certo la decisione delle due amministrazioni-conclude il rappresentante dell' Osservatorio Generale-allungherà i tempi ma la discussione e il chiarimento sui punti del decreto è assolutamente doveroso.
Più che altro l'azienda,vista la scelta dei comuni e minacciando a più riprese la possibilità di destinare altrove gli investimenti, non fa altro che cercare un pretesto per continuare ad imporre la propria linea senza tenere conto delle esigenze di tutta una comunità."
Se la convocazione ufficiale tarda ad arrivare,le idee di Bettini sembrano invece già molto chiare.
Ed il post del 3 12 2012
ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI SAVONA.
In relazione al rilascio dell' AIA transitoria per i gruppi a carbone della centrale Tirreno Power, l'Ordine dei Medici di Savona ribadisce con forza la necessità di una strategia volta ad abbandonare il carbone come combustibile per la produzione di energia elettrica nel nostro territorio.
E' ben ferma l'opinione,suffragata dalla letteratura scientifica,che ad una significativa riduzione dell' inquinamento e del conseguente danno sanitario si possa giungere realisticamente solo sostituendo il carbone con il gas naturale,per il quale esistono già localmente le infrastrutture necessarie.
Solo in questo modo si potrebbe realizzare un equilibrio fra le necessità di energia e la salvaguardia della salute che l' Ordine intende tutelare in ogni sede ed ad ogni costo.
Nè valgono a compensare questa decisione le varie prescrizioni di cui si parla,fra cui un miglior controllo delle emissioni ed
un Osservatorio Salute e Ambiente che potranno al massimo fungere da
notaio di danni ambientali e sanitari già ampiamente prevedibili essendo solo la prevenzione primaria la strada maestra e più rispettosa dell' individuo per perseguire la salute dei cittadini.
Ricordiamo ancora una volta che negli anni la Comunità Europea ha redatto studi e rapporti (ultimo in ordine di tempo il rapporto n° 15 del 2011"Revealing the costs of air pollution from industrial facilities in Europe",in cui si forniscono in dettaglio stime dei danni sanitari ed ambientali che deriveranno dalla realizzazione di insediamenti industriali,da cui si evince che, a parità di energia prodotta,il carbone è sicuramente il combustibile più inquinante e pericoloso per la salute .
A questi rapporti si deve fare riferimento
PRIMA DI PRENDERE DECISIONI CON CONSEGUENZE SENZA RITORNO
IL PRESIDENTE DOTTOR UGO TRUCCO
la posizione dell'
ORDINE DEI MEDICI NEI CONFRONTI DELLA CENTRALE A CARBONE E' UNA POSIZIONE DI NETTO CONTRASTO.
Il Medico che ha una funzione sociale di informare dei pericoli che ci sono legati all'inquinamento , adesso ha la necessità proprio di esigere che si venga a ridurre al massimo l' inquinamento in quanto l' inquinamento ambientale è un fattore di rischio indipendente per l' insorgere delle malattie.
UN OSSERVATORIO A POSTERIORI dell' ambiente e della salute,su cosa inciderà e quanto inciderà l' inquinamento sulla salute dei cittadini savonesi è un qualcosa che viene fatto come atto notarile a posteriori invece NOI DICIAMO DA TEMPO CHE BISOGNA INTERVENIRE PRIMA E PREVENIRE LE MALATTIE".......
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Tratto da VITERBO OGGI
"Concrete novità per i comitati che si battono contro il carbone e da anni denunciano l'inaffidabilità dei rilevamenti di qualità ambientale effettutati da Enel o dall' Enel controllati.
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta per indagare sulla reiterata omissione di atti d'ufficio da parte di funzionari pubblici incaricati di acquisire e pubblicare i dati ufficiali delle centraline di rilevamento della qualità dell'aria.
Inchiesta della Procura di Civitavecchia sull'Osservatorio Ambientale
"Concrete novità per i comitati che si battono contro il carbone e da anni denunciano l'inaffidabilità dei rilevamenti di qualità ambientale effettutati da Enel o dall' Enel controllati.
La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta per indagare sulla reiterata omissione di atti d'ufficio da parte di funzionari pubblici incaricati di acquisire e pubblicare i dati ufficiali delle centraline di rilevamento della qualità dell'aria.
La questione riguarda
l'Osservatorio Ambientale di Civitavecchia istituito in base alle
previsioni prescrittive della V.I.A. di TVN, che al punto n.5
stabilisce: "si dovrà istituire un osservatorio ambientale allo scopo di
analizzare lo stato ambientale del comprensorio"
L'Osservatorio Ambientale, che avrebbe dovuto essere un presidio a tutela delle popolazioni, non ha prodotto un solo studio sulla reale condizione ambientale e sanitaria del comprensorio, perché è stato pianificato per non funzionare......
L'inquinamento comunque prodotto non si ferma a Civitavecchia e
difendere la salute dei cittadini della città portuale è difendere la
salute di tutti, perché le particelle ultra fini emesse bruciando
combustibili fossili si spostano molto velocemente spinte dal vento e
non risparmiano nessuno.
Purtroppo la latitanza delle istituzioni preposte a vigilare è cosa grave........
La nostra preoccupazione ora è rivolta all'evidenza delle omissioni da parte dei responsabili dell' Osservatorio Ambientale, che oltre le centraline hanno riguardato anche le indagini epidemiologiche necessarie a monitorare lo stato di salute degli abitanti del comprensorio inquinato prima e dopo l'accensione della centrale di TVN, ma che non sono mai state fatte.
L'Osservatorio Ambientale, che avrebbe dovuto essere un presidio a tutela delle popolazioni, non ha prodotto un solo studio sulla reale condizione ambientale e sanitaria del comprensorio, perché è stato pianificato per non funzionare......
Purtroppo la latitanza delle istituzioni preposte a vigilare è cosa grave........
La nostra preoccupazione ora è rivolta all'evidenza delle omissioni da parte dei responsabili dell' Osservatorio Ambientale, che oltre le centraline hanno riguardato anche le indagini epidemiologiche necessarie a monitorare lo stato di salute degli abitanti del comprensorio inquinato prima e dopo l'accensione della centrale di TVN, ma che non sono mai state fatte.
Ora manca del tutto lo stato sanitario prima
dell'accensione dell'impianto a carbone e i sindaci che prenderanno in
carico questa omissione potranno essere responsabili di ciò che accadrà
in futuro.
Rimarrà tra le mani dei 4 sindaci un cerino acceso: se i
monitoraggi saranno falsi i comitati saranno i primi a dare l'allarme.
Se invece daranno risultati allarmanti quale sindaco per primo ammetterà
che il nostro territorio è compromesso?
Dato che hanno stipulato un accordo economico per l'esercizio della
centrale, quando verranno diffusi i dati allarmanti sull'inquinamento
cosa faranno?
Chiuderanno il traffico nelle città? Se la prenderanno con
le caldaie casalinghe? Se la prenderanno con gli agricoltori? Daranno,
come a Brindisi, la colpa dell'eccessivo aumento di PM10 alla
combustione delle potature delle campagne?
Enel S.p.a. li sta impacchettando".
Movimento no coke Alto Lazio
Movimento no coke Alto Lazio
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